Esplorazione

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Siamo arrivati avanti una porta con sopra il numero 23, del 2 piano, suppongo che ad ogni piano ricomincino da uno a cento. Umberto mi porge una chiave e se ne va dicendo solamente<alle 3 scendi al piano terra, intanto fatti un giro> rimasta confusa entro nella camera. Con mille domande intesta, faccio due passi avanti e cado a terra inciampando, una ragazza mi sta guardando, credo di averla fatta cadere, anzi so di averlo fatto. Lei si alza e mi porge la mano, ha i capelli rossi e gli occhi azzurri, è più grande di me, sia di statura sia, di età. <piacere, io sono Laura e tu?> Non rispondo, non so che dire, mi faccio rossa come al mio solito <Laura non lo vedi? La novellina non ha la lingua> ridacchia una con capelli e occhi marroni, poi aggiunge<forse l'hanno messa nella stanza sbagliata>-<sta zitta Stella. Ciao io sono Chiara >, mi affretto a bisbigliare <Sofia> poi Laura con un sorriso mi prende sotto braccio e fa<vuoi fare un giro con noi e i ragazzi aspettando che ci chiamino?>-<perchè dovrebbero chiamarci?> mi guardano un attimo e poi Chiara fa<beh per l'assegnazione, ci sono diverse categorie, tra cui: i così detti"piantagrane" che coltivano di tutto, poi ci sono i "guerrieri" che lottano contro tutto e tutti, sono una vera forza della natura, gli "intellettuali" sono dei super geni che potrebbero dissezionare una persona da appena nati, i "buoni" beh loro non dicono bigie e non si lamentano e fanno ruoli socialmente utili. Queste sono le categorie più frequenti, cene sta una che beh forse solo dieci su mille che ogni anno arrivano qui possiedono. > -<cosa sono esattamente?>-< talenti è così che li chiamiamo, ogni uno di noi qui ne ha uno, beh apparte gli esclusi o inadatti e quelli dell'ultima categoria, quest'ultimi ne hanno più di uno>, conclude Laura dandomi una pacca dietro la schiena. Usciamo dalla stanza e raggiungiamo il primo piano, dove ci fermiamo avanti la stanza numero 12. Una volta bussato, un ragazzo alto con capelli bruni e occhi verdi,ci apre e sbuffando aggiunge<Denise!! Umberto!! Scendete ci sono le altre!!!>; poi girandosi verso di me fa<e tu? Chi dovresti essere?>-< lei è... una novellina, è timida negli approcci con altre persone>risponde Stella con un sorrisetto. Mentre si fanno le 2, Umberto e Denise si sono presentati, siamo verso il piano terra, per le scale hanno parlato del fatto che Stella e Umberto saranno sicuramente dei geni, mentre Dante e Laura si troveranno tra i guerrieri e Denise e Chiara tra i gentili e, beh io sarò una piantagrane, sicuramente una di loro...
Siamo arrivati ad un laboratorio scientifico, siamo venuti per una ragazza alta quanto me, magari è l'unica della mia età; si presenta<ciao! Sei nuova? Comunque io sono Carmen, piacere tu sei..?>-<Sofia > è letteralmente la prima volta che mi presento a qualcuno senza essere incoraggiata o invogliata ovviamente. Poi passiamo per gli edifici dei piantagrane, non vediamo nessuno per tutto il corridoio del 3 piano; poi ad un certo punto, in una specie di terreno lungo e coltivato, alcuni ragazzi raccoglievano ciò che era cresciuto, si girano, mi mettono a disagio quegli sguardi ad occhi aperti e spalancati...
E io dovrei stare con loro!?
<ecco la tua nuova famigliola tesoro > aggiunge Stella con aria superiore, Chiara vedendomi chiaramente a disagio mi prende sotto braccio e mi porta via. Si giustifica per il suo comportamento.
Verso le 2:45 ci dirigiamo verso la stanza dove c'erano più di 500 ragazzi per la "selezione" di cui mi hanno parlato per quasi un ora.
Iniziano per anno, io sono tra i primi, mi fanno entrare in una stanza poco illuminata, dove un anziano mi accoglie, con poche parole, ma buone.  Finito con il macchinario, l'uomo mi fa<non tutti i superpoteri sono quelli che conosciamo, alcuni sono quelli che possediamo...>, dopo ciò mi da un foglio di carta vuoto. <cosa vorresti che ci fosse scritto?>, non so cosa rispondere, non vorrei essere nemmeno qui...<niente...><e bene sì hai indovinato, malgrado questo il silenzio vale più di tutte le parole del mondo no?  Cosa deduci da ciò?> non so davvero cosa pensare, ma ho capito, <tutto?>

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