Atempo

Capitolo 18

< ve lo giuro, aveva un grandissimo vicino il labbro inferiore! Certe cose, anche dopo dieci anni, si ricordano sai?> cominciamo a ridere tutti e quattro, compresa Serena che ha appena finito di raccontare la sua storia. < invece io abitavo in campagna...> aggiunge Carmen con un sorriso molto coinvolgente e così inizia a raccontare anche la sua vita. Siamo sedute in cerchio io, Anna, Carmen e Serena; difronte a me riesco a vedere Dani che fa un bagno con altri ragazzi, lo guardò per un po', finché non si gira verso di me; le ragazze ridono come delle matte nel guardare la scena.
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Ho riletto la lettera, di nuovo. È come se la risposta fosse così semplice ma allo stesso tempo complicata, come quelle domande con la risposta scontata che non capisci, ti ci vuole un po' oppure qualche suggerimento; e se fosse la lettera il suggerimento? Le capsule! Quella che vedevo nei miei sogni! E se quelle che lei ha visto fossero le stesse che ho visto io... e se i miei sogni fossero ricordi? Forse nelle capsule ghiacciate ci siamo noi in una specie di ibernazione... se così fosse tutto avrebbe un senso; il tempo, ad esempio, non scorre, niente cambia apparte noi, forse perchè le nostre menti percepiscono il tempo, solo che il tempo non passa perchè noi rimaniamo sempre gli stessi esternamente! Però com'è possibile che siamo bloccati insieme, come una specie di coma di gruppo...
Se questo fosse vero allora come possiamo uscirne?
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Daniele:
Vorrei sapere cosa le passa per la testa alcune volte, parlo di Sofi, è così misteriosa, soprattutto mentre la sorprendo a guardarmi; mi guarda con aria dolce ed enigmatica, escluso ciò devo dire che mi piace quando lo fa. Fino a qualche anno fa non ci avrei mai visto in questa situazione, ci immaginavo seduti in una sala lezione a imparare qualcosa.
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Eccola, è avanti a me, solo che non può vedermi, sono dietro l'albero che separa il tronco dove è stesa e il deserto. Si, è tornata in questo posto. guarda l'orologio che è fermo, come sempre. A un certo punto comincia a ticchettare, guardo allibito la scena, mette lei si alza in piedi e, come se si aspettasse qualcosa comincia a sorridere, poi rivolgendosi a Enri fa < hai visto? Ce l'abbiamo fatta!> indietreggio e sento qualcuno cadermi addosso. No, non è Sofia, sono dei ragazzini di 10-11 anni. Dormono, come se non fossero appena caduti dal cielo, a un certo punto vedo Sofi che mi fa< forza, alzati!> con uno scatto mi alzo ad abbracciarla e vedo cadere dei bambini, sei o sette; hanno sui 4-5 anni e sono davvero teneri. < cosa ci fai qui><ehm...><aspetta...> eccone altri però di diverse età <ecco, loro erano gli ultimi><come lo sapevi?><ho parlato con Marco ><come lo hai trovato?> era in una grotta, con lui solo il vuoto, poveretto... Mi ha spiegato tutto,loro erano gli ultimi, ora ci tocca uscire><uscire?>< si, beh... svegliarci><cosa?><si è tutto un sogno, siamo in ibernazione. Credo che ci nascondano qualcosa gli altri, perchè Marco, come altri era una specie di "portatore d'informazioni", infatti solo lui sa come uscire, basta che si sveglino una o due persone per svegliare gli altri, dobbiamo fare in fretta, prima che alcuni di noi muoiano><ok, nel caso che qualcuno muoia ?><non ne usciremo vivi><come ne usciamo?><ehm.. dovremmo aspettare notte e addormentarvi credo...><credi?> < non far svegliare i bambini>
***
Sofia:
Sarà difficile seguire i piani di Marco, però vedo che funziona, è quasi buio, io e Dani appena abbiamo visto il sole spostarsi abbiamo fatto un sospiro di sollievo, davvero sta succedendo? In quasi 3 anni è la prima volta che vedo il sole spostarsi, ora siamo al tramonto, è bellissimo. Dovremmo addormentarci, solo che non ne abbiamo voglia, è il nostro primo tramonto...
Il sonno si fa sentire, non c'è più luce e stiamo ammirando le stelle affascinati come non mai.
<buona notte><notte>