Capitolo 1 - Spariti dalla Mia Vista! [Parte 1]

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DANIEL


28 aprile 2011 – Ore 16:00

"Dieci Win Streak! Oggi sono proprio in forma, non ce n'è per nessuno!"

Ammiro la posa della bella ragazza che controllo: lo faccio ogni volta che vinco in un duello di questo fantastico videogame. Non me ne stancherò mai! Soprattutto se sono alla FubukArcade Station.

Mi guardo intorno e sento qualcosa dall'altro lato del cabinato. "Cazzo, Daniel è sempre il più forte con quella biondina! Ma come fa?"

Subito dopo, terremoti sonori provocati dal contatto tra le braccia del cretino di turno e il povero cabinato; ignoro categoricamente, poiché ora voglio ammirare il posto ove più sono a mio agio! Tanto, quello lì è il solito rosicone che vorrebbe avere più tempo e soldi per battermi.

Lascio la postazione a un altro giocatore; la mia mente s'immerge nell'entusiasmo delle magnifiche immagini riflesse nei miei occhi! Beat'em up¹, shoot'em up verticali e orizzontali², hack'n slash³... Ormai, ho impiantato nel cervello ogni singolo gioco. Mi capita di dare informazioni ai non clienti fissi della FubukArcade perché, probabilmente, la mia faccia dice gioca sempre qui e potrebbe lavorarci per il resto della vita!

Avvicinandomi alla porta scorrevole dell'ingresso, il riflesso del sole che scalda di molto una giornata fuori stagione, altrimenti tiepida, mostra il mio corpo sul vetro di un cabinato.

Non mi reputo per niente bello, data la mia magrezza unita a elevatissima altezza di uno e ottantaquattro e pelle molto chiara... a ventiquattro anni di vita! Ma quando ottengo una vittoria così eclatante, posso solo essere fiero di guardarmi allo specchio. Infatti, i miei occhi castano scuro sono belli gasati, ma in genere sono spenti, poiché traspaiono qualcosa che non fa capire cosa mi passi per la testa, almeno quando non sono triste. Grazie videogame! Grazie perché oggi riuscite a non farmi distogliere lo sguardo dalla mia posa; ci riuscisse lo specchio di casa mia...

La mia maglietta – credo le chiamino T-shirt queste estivate – la adoro per le fiere del fumetto e per le sale giochi: a mezze maniche, nera sul davanti, col logo di un videogioco poco conosciuto; una bella ragazza bionda stile anime disegnata sul retro, vestita in T-shirt – credo – e jeans rosa, la quale ha un paio di fiamme tra le mani e bracciali abbinati al copri gambe – i quali credo le conferiscano il potere del fuoco. Molto più semplice invece il mio di blue jeans semi-stretto, condito di cintura nera dalle borchie grigio metallizzato, dalla forma di monete dell'antica Roma. Scarpette nere taglia quarantacinque, con un logo bianco di una famosa marca occidentale stampato ai lati. E i miei capelli neri, lunghi per appartenere a un uomo, pieni di gelatina: li rende brillanti e appuntiti al punto da farti quasi male sfiorandoli!

Indico un cabinato e inneggio nei miei pensieri.

Riccio blu! Ti adoro, ma ho i tuoi aculei: gli stessi!

Insomma, oggi ho proprio l'aspetto del gamer perfetto! Favorito dal fatto che non sono giapponese, ma occidentale, mi aiuta ad apparire meno brutto.

Peccato che non sono venuti i miei amici e le mie amiche. Quando sono con loro tutti i problemi spariscono, così come quando sono qui. Dimentico quasi che due mesi fa mi sono lasciato con una ragazza molto importante. Oggi, come spesso accade, le amiche fanno altro; invece i miei amici non potevano, soprattutto uno in particolare: volevo fargli vedere cosa sono io in forma smagliante.

Di conseguenza, immaginando che c'è il mio amico ragazzino semi-gamer, mi sento ispirato per giocare un retrogame⁴ che lui ama molto, da un po' non lo toccavo. Ma si sa: sconfiggere avversari forti nei fighting games⁵ richiede tantissimo allenamento – soprattutto quando vogliono farmi scendere dal trono della FubukArcade Station. Stesso discorso per il record del mio Regno in quello shoot'em up assurdo.

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