La Leggenda di Beta-Arcadia

Introduzione

La lotta più antica del mondo: il bene contro il male. Quante volte ne abbiamo sentito parlare?

Si dice che il bene è nelle persone che compiono gesti altruistici, mentre il male è in coloro che non esitano ad effettuare la più vile delle azioni.

Bene e male sono racchiusi in ogni vivente individuo ospitato dal nostro mondo, in un imperfetto equilibrio che rende una persona più buona o più malvagia.

Questa verità, in bilico tra genio e follia, viene tramandata dai più grandi filosofi della storia, ma c'è stato un tempo ove l'eterna lotta è realmente avvenuta al di fuori dell'animo umano.

Due Semidei furono i prescelti dell'eterne facce della stessa medaglia. Ai tempi di Pangea e Panthalassa, si sono dati battaglia per eoni sino a decedere entrambi. Un conseguente pareggio.

Questa leggenda è stata dimenticata nel tempo; tuttavia ha risuonato in due differenti epoche, condizionando per sempre la vita di alcuni eletti.

Ai giorni nostri, chiunque verrebbe preso per pazzo al sol divulgare tale storia. Ma presto, nel Paese chiamato Giappone, alcune persone scopriranno la Leggenda di Beta-Arcadia, trasferendo la loro routine quotidiana in un posto misterioso: a tratti primitivo, a tratti medievale con sfocature moderne, infestato da creature dalla provenienza ignota.

Il destino ha scelto dai cinque agli otto non giovanissimi di ambo sessi, per continuare l'antica lotta... nel presente.

Entrando nella loro psicologia, il tutto viene raccontato in prima persona.

Ognuno di loro viene impregnato dei poteri verso il quale non gli è stato concepito il dono della scelta; tali verranno sfruttati per amore, vendetta, giustizia o sopravvivenza.

L'ennesima avventura, ispirata dall'arte dei manga-anime giapponesi, sta per iniziare...

E stavolta, nessuno dei partecipanti, a questa nuova battaglia tra bene e male, è davvero un eroe o un assoluto villain.

Nota dell'autore

Se state leggendo su Wattpad: talvolta, durante i dialoghi sono presenti errori grammaticalmente voluti, atti alla caratterizzazione delle emozioni e-o parlantina del personaggio di parola. Vi richiedo gentilmente di segnalarli tramite commenti; in questo modo, se non voluti, potranno essere corretti ai fini di una coerente dialettica. Grazie a tutti coloro che contribuiranno.