level V [five]
﹂' The truth is alive and well
It's underground living '《Cos'è questo posto?》
《Non lo so》
《Come ci siamo finiti?》
《Non lo so》Josh si trattenne dallo sbuffare di fronte alla sterile conversazione che stava cercando di portate avanti. Non che gli interessasse parlare con quello sconosciuto -che un po', lo agitava anche-, ma restava comunque la sua unica fonte di informazione dentro quel luna park.
Perso tra confusione e smarrimento, non si era ancora soffermato sui particolari del luogo. Wsso sembrò chiamarlo a catalizzare tutta la sua attenzione, un istinto che seguì dimenticandosi persino di far caso a dove stesse mettendo i piedi.
A primo impatto, di fronte ad una visione poco minuziosa, era a tutti gli effetti un luna park. Solo se si guardava da più vicino, si notava come sì, fosse un luna park, ma non di quelli che Josh conosceva.
In un parco divertimenti, non ci sarebbero mai stati peluche intrisi di liquido scuro appesi al banco dei premi. se fossero premi o troferi, non se lo volle domandare.Ogni struttura era cosparsa della sua dose di ruggine e puzzo di marcio, che più volte lo costrinse a respirare solamente con la bocca.
Forse per la puzza, forse per la vista, sentì il cervello vorticargli quasi fosse nuovamente sul carousel, e prevalse in lui il bisogno di concentrarsi su qualsiasi altra cosa non fossero le attrazioni per non vomitare l'anima sul prato paglierino.《E tu? Come ti fai chiamare?》ritentò con lo sconosciuto, nella speranza di non essere ricondotto nuovamente ad un vicolo cieco, incapace di evadare dalla realtà del momento. Lltretutto, poi, spospettata che avrebbe avuto a che fare con l'altro a lungo; venire a conoscenza del suo nome avrebbe dovuto essere una prassi.
《Blurryface, il mio nome è Blurryface》la voce continuava a restargli piatta, priva di ogni emozione che prima aveva avvertito, nascosti dietro la giostra; per lo meno, portava con sé un'informazione, e lo ritenne come un primo passo -verso dove?
Blurryface -finalmente poteva chiamarlo con il suo, o non così suo, nome- continuò a tenere fisso lo sguardo davanti a loro, poco curandosi di quanto a fatica riuscisse a stargli dietro, ancora scosso dal carousel e dalla realtà attorno. Ciò gli suggeriva quanto sarebbe stato scomodo per lui tentare disperatamente di ottenere altre parole, acqua che dissetasse la sua necessità di informazioni.
Si tenne la gola secca, e con lo stomaco che pian piano gli scivolava fino ai piedi, osservò i palazzi che andavano a stagliarsi sulle loro teste.

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game over; joshler
FanfictionA Dema, periodicamente, il Carousel si accende seguendo le note della medesima e raccapricciante melodia. Nessuno sa come ci arrivino, ma su di uno dei cavalli giace privo di sensi il prossimo giocatore. Sarà il nuovo componente dei Nove, personaggi...