Capitolo 17: L'ultima Sera

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Chloe

Avevano preso la macchina di David, che aveva guidato allegro fino al Club. I loro amici arrivarono quasi in contemporanea, e si sistemarono su dei divanetti con un tavolino basso al centro, ma più grande degli altri in modo da poter contenere i piatti di tutti.

Chloe si era accomodata accanto a David, posto che nessuno aveva messo in discussione. La salutarono tutti come se fossero suoi amici da sempre, riservandole ampi sorrisi e facendole mille domande. Alex, il festeggiato della sera precedente, sembrava in particolare avere una predilezione per lei, ma non di quelle tossiche che aveva sempre conosciuto. Una di quelle spontanee di amicizia che non aveva mai provato, era di quelle persone che adorava vedere gli altri felici.
Non smise un momento di stuzzicare David, che dimostrava sempre più da quanto si conoscessero perchè gli rispondeva sempre per le rime. Ma aveva in Marcus una fedele spalla, per cui non riusciva mai a spuntarla davvero. Il tavolo era ricolmo di piatti tra panini e bruschette, e si chiacchierava tutti assieme mangiando in compagnia.
- Quindi vi conoscete da cosa, un mese? - pensava Alex ad alta voce, rivolto a lei - Ci hai messo appena un mese a trasformare il nostro David?

Lei rise, mentre David scuoteva il viso ormai senza speranza di sfuggire:
- E voi da quanto vi conoscete? David mi ha detto che siete amici fin da piccoli...- disse, cercando di distrarli.
Annuirono: - Oh sì, da quando era un piccoletto pestifero. Conosciamo tutte le sue malefatte e le sue conquiste - rispose Alex con l'aria saggia di chi la sa lunga.
- A proposito - lo interruppe Marcus dandogli una gomitata, e rivolgendosi a David - ora che hai Chloe, non rischi di spezzare un fragile cuore a casa?

Chloe guardò David, ma sembrava altrettanto dubbioso. Alex se la rideva sotto i baffi.
- Povera Antoniette - scosse poi il viso gravemente, e David fece un sospiro d'aiuto. Marcus si voltò divertito verso di lei:
- Devi sapere, mia cara Chloe, che questo ragazzone qui è una vera calamita per le vecchine, non c'è nulla da fare lo adorano tutte.
Chloe sbattè gli occhi: - Come scusa?
- Oh ma che caro ragazzo che sei, magari avesse un bravo ragazzo come te la mia nipote pronipote bisnipote bisbisnipote...- imitò Alex verso David, che scuoteva il viso ripetendogli quanto fosse idiota.
- Cos'ha Antoniette, 90 anni? E' la bibliotecaria dove andiamo, dimentica tutto tranne che dire a David quanto sia un caro ragazzo - ribattè Marcus stuzzicandolo, e David gli puntò contro il dito ridendo:
- Ehi, ho la faccia da bravo ragazzo e le rispondo educatamente, ho un fascino che conquista che ci devo fare? - finse di atteggiarsi facendo ridere i due.

Chloe lo guardò piegando il viso, e poi sorrise: - Oh, come la vecchina del planetario?
Marcus dovette voltarsi perchè gli uscì un po' della bibita che aveva sorseggiato andandogli per traverso, e sputacchiò ridendo. Alex invece semplicemente stava letteralmente morendo dalle risate battendo il pugno sul tavolo.
In quel momento, capì che lo avrebbero preso in giro per quello a vita. Si nascose la bocca e cercando di non scoppiare a ridere, e guardò David: - Scusami!
Lo sguardo del ragazzo era divertito, anche mentre fingeva di offendersi.
Perfino il ragazzone Henry che aveva assistito vagamente alla scena era scoppiato a ridere, nonostante fosse dall'altro lato del tavolo.

- Dai Chloe - disse Marcus tra le risate - ora dì a David che sei troppo giovane per trovarlo attraente e siamo a posto!
Alex dovette tenersi la pancia mentre già aspettavano di godersi le reazioni dell'amico. Anche lui si voltò a guardarla divertito, decisamente partecipe allo scherzo. Quegli occhi intensi sembravano luccicare allegri quando si specchiarono nei suoi, quel viso delicato che solo quella mattina aveva accarezzato rapita non smetteva di affascinarla.
Avrebbe fatto presto a rispondere come richiesto, se lo aspettavano tutti. Sarebbe entrata sicuramente a far parte dei suoi amici, e li avrebbe conquistati stando ai loro scherzi come complice. Eppure, tutto ciò che le importava era lì a osservarla irresistibile. Non poteva che scegliere lui.
Si posò con i gomiti sulle gambe e si mordicchiò le labbra guardandolo:
- Questo non posso farlo - sussurrò piano. Il sorriso che si aprì sulle labbra di David ne sarebbe valsa la pena comunque. Eppure gli amici si portarono una mano al cuore, e Alex disse:
- Ci hai conquistati - ed annuì tutto serio, facendoli scoppiare a ridere.

[Darktown] La mia notte é tuaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora