28.

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Chloe

"Voglio solo dirti che mi dispiace, ultimamente ti sto solo facendo del male. Ma sai che non dormo da quando non mi parli? Mi dispiace perché sono stupido, agisco d'impulso, sempre! E se tu non vuoi più vedermi ti capisco" fa una pausa "In tutto questo tempo non ho fatto altro che farti soffrire, ma credimi se ti dico che c'ho provato a starti lontana. E vuoi sapere una cosa? Non ci sono riuscito. Ritornavo in camera tutte le sere e mi ripetevo: 'non posso continuare a starle vicino, non posso farle del male'. Ma ogni volta che mi rivolgevi uno sguardo ero andato, mi ero dimenticato di tutto. Non voglio tenerti lontana da me, perché con te ho imparato tante cose. Non ti prometto che non ti farò più del male, ma ti prometto che cercherò di migliorare. Con te accanto, va tutto bene" dice prima di staccare la chiamata

Io riprendo a respirare normalmente, guardo Simone che mi lascia i polsi.

Apro la porta di camera, lasciando uno sguardo insicuro a Biondo prima di uscire.

Salgo le scale per arrivare alla sua camera. Arrivata davanti alla sua camera alzo la mano per bussare e noto che è leggermente sudata e trema anche un po'.

Faccio un respiro profondo e avvicino la mano alla porta per bussare.

Dopo qualche minuto di silenzio la porta si apre, Filippo mi guarda un po' sorpreso.

Mi verrebbe quasi voglia di accarezzargli una guancia, anche se in questo momento ci vorrebbe solo una sberla.

Mi verrebbe voglia di stringerlo, o meglio, stritolarlo tra le mie braccia. Anche se ora dovrei solo respingerlo.

Mi verrebbe voglia di prendergli a morsi le labbra, poggiare le mani sul suo petto, passare le dita tra i suoi morbidi capelli.

Mi limito a fissarlo, immobile difronte a lui. Mi prende per il polso e mi tira dentro, richiude la porta e mi guarda ancora.

Non abbiamo proferito parola, ci fissiamo come se nessuno volesse rompere questo silenzio.

"Senti, mi dispiace" l'ha detto a voce così bassa che mi sembra di averlo immaginato

"Dispiace anche a me.." mi siedo accanto a lui

"Credimi non volevo, solo che non volevo che tu lo sape-"

Sono quasi più sorpresa di lui, l'ho baciato.

Ricambia quasi subito, tenendo la sua mano sulla mia nuca. Mi tira a cavalcioni su di lui tenendomi una mano sul fianco e una sulla coscia.

Mi sento quasi in imbarazzo quando la porta si spalanca e appare Einar.

Quest'ultimo ha un'espressione divertita ma allo stesso tempo imbarazzata e sorpresa.

Io cerco di ricompormi il più possibile, mi rimetto a sedere accanto a Filippo passandomi più volte le dita sulle labbra ancora inumidite da quel bacio che c'è stato poco fa.

Mi passo poi una mano tra i capelli, per aggiustarli.

Noto che i due mi stanno guardando con uno sguardo divertito, infatti poco dopo ridacchiano entrambi. Ma peggiorano la situazione visto che io arrossisco e mi nascondo il viso tra le mani.

Ti perdono, anche sta volta..  ||IRAMA PLUME||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora