30.

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Chloe

Oggi ho le prove, ma sono ancora in sala relax perché hanno deciso di far cominciare chi ieri ha avuto una lezione più intensa, quindi oggi impiegheranno meno tempo e si dedicheranno a chi non lo ha fatto ieri.

Filippo è molto carino con me oggi, come sempre. Ma oggi particolarmente..

Sto ripassando le canzoni, sono un po' tesa e non so perché.

Simone si avvicina, mi lascia un bacio sulla tempia

"Che hai?" mi accarezza un braccio sedendosi accanto a me

"Non so, dopo devo raccontarti un po' di cose"

Poggio il gomito sul tavolo per poi mettere la testa sulla mano e mi giro verso di lui.

"Certo" sorride

Allarga le braccia e non ci penso due volte a lasciarmi stringere. Simone sa di certezza, di famiglia, di felicità.

Sorrido ad Emma che sta osservando la scena con un dolce sorriso sulle labbra. Alzo la testa e sussurro un "Va da lei" a Simone

Mi rimetto con i miei testi, ma poco dopo mi chiamano per andare a provare

"Ti aspettiamo, così puoi spiegarmi" mi dice Simone prima che io esca

Gli alzo il pollice ed esco dalla saletta, sarà una giornata molto pesante.

***

Dopo ben tre ore di prove posso ritornare in hotel, devo iniziare a decidere cosa scrivere nella lettera.

"Merito il serale perché.."

Non ho la minima idea, vorrei abbozzare qualcosa per non arrivare completamente impreparata.

Così, dopo aver appurato che Simone ed Emma sono già tornati in hotel passeggio con molta calma.

Arrivata in camera, mi rendo conto che la cena è già stata servita. Penso di ordinare qualcosa da internet e farmelo portare in hotel, infatti avviso alla hall di ciò.

La ragazza al bancone mi dice che mi è permesso, solo perché avevo le prove fino a tardi e perché ho avuto problemi riguardo il cibo.

La ringrazio e torno in camera.

Recupero un quaderno vuoto e una matita, cominciando a scarabocchiare qualcosa:

Merito il serale perché..iniziare una lettera in questo modo non è esattamente nel mio stile. Mi sembra da arrogante, no. Questo percorso è stato ricco di emozioni, di sentimenti forti, di alti e bassi, di grandi amicizie. Per questo penso che se sono arrivata fino a qui, qualcosa ce l'ho. Qualche anno fa, provai ad accedere alla scuola di Amici, ma non riuscii nemmeno a fare i casting. Mi dispiacque ma non mi arresi. Ho sempre voluto che la musica diventasse il mio lavoro, che il canto facesse parte della mia vita ogni singolo giorno. Così, nonostante mi sentissi piccola piccola, continuai e continuai fino ad oggi. Non mi pento di nulla. E se il mio percorso ad Amici dovesse finire qui..beh vorrà dire che la fortuna non è proprio dalla mia parte. Ma se dovesse continuare vuol dire che io e la musica siamo destinate a stare insieme. Questo percorso è stato molto duro per me, ho affrontato tante difficoltà eppure ho avuto accanto persone fantastiche. Devo innanzitutto ringraziare la QUEEN, senza di lei non sarei qua, Maria. I professori che mi hanno insegnato tanto, mi hanno aiutato e mi hanno fatto crescere sia musicalmente parlando che emotivamente. I miei compagni,  in modo particolare Simone, sempre protettivo nei miei confronti, una spalla su cui piangere, un posto sicuro in cui rifugiarsi. Alice, che mi sta accanto da sempre e mi conosce meglio di chiunque altro. Emma, col suo italiano inglesizzato (?) mi ha aiutato quando ero in difficoltà anche per il mio fisico. Filippo, per avermi stretto forte tra le sue braccia, per avermi asciugato le lacrime e aver fatto nascere sorrisi. Un grazie va a chi, da fuori mi sta supportando, ognuno di voi che mi scrivete ogni giorno. Ai miei genitori e in particolar modo ai miei nonni , quelli che non ci sono più e quella che mi sta ancora accanto. Che mi hanno vista crescere, mi hanno rialzato quando mi facevo male. A mio nonno che per primo mi aveva sentito cantare e strimpellare cose a caso con la chitarra, accovacciata in un angolo accanto al suo letto. A mia nonna, a cui nei suoi ultimi mesi di vita ho dedicato "Vorrei" di Lunapop. A mio nonno, che si è spento piano piano, ma che era stato più forte di tutti. Infine a mia nonna che è ancora accanto a me, mi supporta e mi sopporta sempre. Quindi abbiamo appurato che anche se non dovessi arrivare al serale sono una persona fortunata, perché nonostante tutto ho accanto delle persone bellissime. Sono felice di quello che ho e che avrò in futuro. Aspetterò che il destino faccia il suo corso, anche in questo caso!"

Ripiego il foglio e lo metto nella borsa che domani porterò agli studi, mi passo velocemente la mano sotto gli occhi per asciugarmi le lacrime.

Mi sistemo un po' e scendo per andare a mangiare qualcosa, ho deciso di uscire alla fine. Ho voglia di fare due passi, mi sono stancata di stare in camera.

"Dove vai?" mi blocca Simone

"Vado a mangiare qualcosa qui, nei paraggi" alzo le spalle

"Scusa se siamo andati via, ma era davvero tardi. Ci hanno mandato via.." mi accarezza una guancia

"Hai pianto?" mi guarda accigliato

"No, mi bruciano maledettamente gli occhi" gli mento

"Vuoi accompagnarmi?" chiedo poco dopo

"Va bene" sorride

Mi avvicino alla ragazza di prima e l'avviso del mio cambio di programma, non voglio che per me arrivi del cibo dall'esterno e agli altri no.

Ci allontaniamo dall'hotel e Simone non azzarda a parlare. Ci fermiamo ad un parchetto lì vicino, alla prima panchina vicino all'entrata.

Odio gli insetti, mi fanno schifo. Tutti i tipi di insetti esistenti. Mosche, vespe, scarafaggi. Tutti sulla mia lista nera, però stasera mi tocca. Spero che nessuno dei moscerini che sta girando attorno al lampione accanto a noi mi cada addosso, potrei urlare e correre via.

"Perché stavi piangendo?" mi chiede riferendosi a quanto mi ha visto scendere

"Ho scritto la lettera che ci avevano chiesto, o meglio l'ho abbozzata. Non penso di consegnare questa" dico tirandola fuori dalla borsa

Non so per quale strano motivo me la sono portata dietro. Ormai ce l'ho qua, tanto vale che gli mostro quello che ho già scritto.

Gliela porgo e lui è quasi insicuro sul da farsi, non sa se prenderla o no.

"Prendila" lo incito

Alza lo sguardo dalle mie mani e mi guarda negli occhi, allunga la mano e la prende.

La apre lentamente, stirandola con le mani. Alza di nuovo lo sguardo su di me prima di iniziare a leggerla.

Mi guardo le mani e attendo con ansia che finisca.

Quando lo sento tirare su col naso, lo guardo. In quel preciso istante una lacrima solitaria gli scivola velocemente sulla guancia.

Mi spunta un sorriso malinconico mentre lo osservo continuare a leggere quella lettera, è davvero tenero.

"Secondo me dovresti consegnare questa. Sei una persona speciale Chlo, questo devi mettertelo bene in testa. Ed oltre ad essere speciale, sei anche bellissima. Dentro e fuori. Non ci sono molte ragazze come te, ora come ora" mi bacia la fronte porgendomi nuovamente la lettera

"C'è scritta tutta la mia vita, Simo. E ho paura, perché com'è iniziata la mia carriera così può finire.." sospiro "un minuscolo malinteso potrebbe rovinare tutto, non sono pronta"

"Pensa positivo per una volta, potrebbe andare tutto bene. Potresti entrare al serale e magari vincerlo, o semplicemente avere un contratto discografico con la Warner, Vevo o qualsiasi altra etichetta discografica. Sei brava, non lasciare che il pessimismo ti butti giù, okay?" mi accarezza il volto

"Dovevo venire qui, per incontrare una persona così buona come te, Blondie. Ti voglio tanto bene, lo sai" lo abbraccio

17/08/19; 22:51

Ti perdono, anche sta volta..  ||IRAMA PLUME||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora