Ti perdono, anche sta volta.. ||IRAMA PLUME||

29.

Chloe

Mi sono svegliata molto presto stamattina, d'altronde avevo dei controlli importanti e da questo sarebbero derivate le conseguenze sulla mia carriera ad Amici. Ovvero se io sarei rimasta o sarei dovuta tornare a casa.

Mi hanno detto di non mangiare stamattina, per via del prelievo. Così mi sono vestita velocemente e sono uscita dalla mia camera senza svegliare Alice ed Emma.

Non ho ancora dato delle spiegazioni a Simone, tantomeno ad Emma, per quello che è successo il giorno precedente..

Oggi stavo pensando a qualche anno fa, sono stata in Spagna. Ho frequentato il liceo linguistico, o meglio lo frequentavo fino a poco tempo fa.

Fu un'esperienza fantastica, ma il tempo nel paesino in cui mi trovavo era talmente tanto instabile che mi ammalai. Erano anni che il mio raffreddore non era così. Molto probabilmente avevo qualche linea di febbre ma presi una Tachipirina per migliorare un po' la situazione.

Avevo gli occhi gonfi e lacrimanti, il naso che mi colava e stavo continuamente ad asciugarmi gli occhi.

Era l'ultimo giorno di lezioni con il mio insegnante di Spagnolo, Jose Maria. Era un uomo molto alto, capelli brizzolati, occhi azzurri e tanto tanto simpatico.

Uscii dalla classe quasi per ultima, mi guardò e mi disse "y sonríe siempre" che in spagnolo significa "sorridi sempre".

Lo avevo conosciuto si e no da tre giorni, la forza che mi ha dato con quella semplice frase fu incredibile. Ricordo quel giorno come se fosse ieri, un ricordo indelebile. Di come una persona ti conosca poco ma quanto riesca a cogliere di te.

Con lui parlavamo quasi sempre italiano, ma abbiamo imparato tanto. Era il mio prof preferito, molto probabilmente lui avrà ancora tanti alunni e non si ricorderà di me. Ma lui avrà sempre un posto nel mio cuore.

***

Oggi è stata una giornata piuttosto lunga e pesante. Mi sono annoiata a morte, pensavo mi trattenessero per poco ma no!

Mi hanno trattenuto tutto il giorno quindi ho perso un giorno di prove!

Alla fine hanno detto che devo mangiare e rimettere qualche chilo. Per il resto è tutto okay.

Ora sto tornando in hotel, l'aria è fresca ma sopportabile. Mi stringo le maniche della mia felpa passando più volte la mano sopra di essa per riscaldarmi un po'.

Tra cinque giorni è il mio compleanno, fantastico.

Sarò una diciannovenne un po' troppo magra, con tanti sogni e piena di malinconia.

Passavo tutti gli anni il mio compleanno con i miei parenti, mi annoiavo a morte ma adesso mi mancano. Purtroppo il 5 febbraio è in settimana, non riesco a ritornare dai miei cari.

Mentre raggiungo l'ingresso dell'hotel un gruppo di ragazze mi chiede una foto, sorrido e concedo questa foto.

Qualcuna mi ha chiesto anche di autografare il diario, sono davvero felice di tutto questo.

Mi scuso per le mie condizioni pietose, poi mi congedo. Ho bisogno di dormire, tanto.

Salendo le scale incrocio Filippo, che mi prende per un polso fermandomi al corridoio del primo piano.

"Come..cioè tutto okay?" mi accarezza una guancia con il dorso della mano

"Si, tranquillo. Sto bene, non vedi? Ho solo tanto bisogno di dormire" sorrido debolmente

Annuisce quasi insicuro

Se dormissi con te, sarebbe ancora meglio

Penso, non voglio dirglielo. Non voglio dargli troppe certezze

"Ti accompagno" mi avvolge con un braccio sulla spalla tenendomi stretta a se

Arrivati in camera mia recupero la sua felpa ed entro in bagno. Mi faccio una doccia veloce e indosso la felpa di Filippo.

Quando rientro in camera lui è ancora lì, sul mio letto. È crollato, poveretto. Anche lui mi sembra molto stanco.

Mi abbasso alla sua altezza e gli passo una mano sul viso per poi accovacciarmi accanto a lui, il tempo di poggiarmi sul letto che già mi stringeva saldamente

Così, mi addormento. Il calore delle sue mani su di me, il suo fiato sul collo e il suo profumo intorno.

Era così che lo immaginavo..

Filippo

L'altra notte non ho chiuso occhio, ero preoccupato per Chloe.

Sapevo che era stata male, che la causa di questo malessere non ero solo io. Ma qualcosa che lei non mi aveva ancora raccontato

Quando l'ho vista farsi le foto con delle ragazze giù sono corso alla hall, aveva un viso stanco eppure ha fatto la foto con tutte.

Lei ora è in bagno, sento il rumore della doccia. Scopro il letto e mi ci appoggio sopra, è davvero tanto morbido che riesco ad addormentarmi subito.

Sento la sua mano sul mio viso poi si mette accanto a me, sono sicuro che abbia solo la mia felpa. Le metto una mano attorno alla vita e la attiro a me, stringendola

Lei mi ha stregato, sono completamente perso per lei..

***

"Che carini! Mi sa che hanno fatto pace, dai" l'accento maltese di Emma è inconfondibile ormai

Mi sveglio silenziosamente, mimando un "fa piano" ad Emma dato che Chloe sta ancora riposando

"Sorry!" sussurra prima di uscire dalla camera

La saluto con un cenno della mano

Poi mi tiro di nuovo la ragazza accanto a me, tirandola per i fianchi. Gli lascio alcuni baci sulla spalla, per poi riprendere sonno. Con quella meraviglia accanto.

Con lei ho capito cosa significa innamorarsi davvero, mi ha letteralmente cambiato. Il suo carattere sta bene con il mio, siamo un po' gli opposti su certe cose.

Ma io preferisco qualcuno che sia diverso da me, anziché qualcuno che magari mi somiglia caratterialmente. Non sopporto me stesso, figuriamoci sopportare qualcuno simile a me.

Per cui sono dell'idea che gli opposti si attraggono.

Lei è sempre stata quella ragazza buona, che il sabato sera lo passava chiusa in casa con un buon libro o a guardare la sua serie tv preferita.

Io sono sempre stato casinista, sempre a fare festa. A casa non c'ero quasi mai, se c'ero passavo il tempo a dormire. Non mi è mai piaciuto leggere, non ho mai aperto un libro seriamente. Leggevo le trame, li compravo e li tenevo nella libreria. Mi piacciono di più i film, le saghe, cose che non devi passarci una vita intera.

Qualche volta discutiamo su queste cose, altre volte su stronzate. Ma sono convito che lei è davvero la mia persona..

28/07/19 ; 23:59