Era ormai quasi un mese che i due giovani, nascosti, convivevano. Dopo l'episodio della fontana non avevano più litigato, al massimo qualche bisticcio, risolto subito amorevolmente. Ogni tanto gli Auror gli facevano visita, per controllare la situazione, e dopo andavano via immediatamente. Quando era il turno di Harry e Ron invece, era diverso: essendo i migliori amici di Hermione, dopo la ronda stavano con lei tutto il giorno, ridevano, mangiavano e parlavano. Ron cercava sempre di mettere in cattiva luce Draco, e lui se ne accorgeva sempre, si incazzava e andava via bofonchiando, seguito poi da Hermione che doveva tranquillizzarlo. La giornata finiva sempre con una discussione tra lei e il rosso, che Harry doveva sempre mettere a posto.
Oggi era una di quelle giornate e nel pomeriggio inoltrato, Ron iniziava come al solito a innescare una discussione:
~Allora Herm, come va con il mangiamorte schifoso? Ti vuole usare? O peggio convertire?~
~Ronald smettila, ogni volta che vieni qui finiamo per litigare, dobbiamo andare avanti così per molto? Fai l'adulto per una volta! Mi stai stancando~
~Ma certo! Ti ha già fatto il lavaggio del cervello!~
~Lenticchia io sono qui, devi smetterla, perchè un pò posso fare finta di niente, ma poi finisco per perdere il controllo, e non voglio storie se ti trovi il setto nasale rotto ok?!~
~Non puoi picchiare un Auror a meno che tu non voglia fare una visitina a mamma e papà~
~Ronald!! Ma che dici?~
~Ok basta! Lurido schifoso poveraccio~
~Draco no! L'ultima cosa che ci serve e che tu ti mette nei casini con la legge~
~Infatti Malfoy~
~Tu stai zitto~
~Draco non ascoltarlo! Penso che per oggi possa bastare~
~Certo noi andiamo. Su Ron andiamo! Scusa Herm~
Ron uscì senza salutare, e invece Harry salutò cordialmente.
~Scusa Draco, non era mai arrivato a tanto~
~Lenticchia non lo sopporto proprio. Potter è già più passabile, ma Lenticchia! Mi fa uscire dai gangheri! È davvero troppo geloso!~
~Ma no, non è geloso, è solo iperprotettivo. Mi vuole un gran bene, e non è abituato a vedere questo genere di cose~
~Se lo dici tu~
~Dai, tu cosa vuoi per cena?~
~Niente...~
~Come niente?~
~Se ti portassi fuori?~
~Come mai?~
~Così, per festeggiare il nostro rapporto bizzarro~
~Sìììììììì~
~Perfetto. Vai a prepararti!~
~Ok~
Hermione appena arrivata in camera si fiondò nella cabina armadio: non trovò nulla che solo lontanamente si potesse avvicinare a quello che le sarebbe piaciuto indossare. Uff...era in questi momenti che sentiva maggiormente la mancanza di Ginny. Stufa di lanciare abiti da una parte all'altra della stanza, prese una vecchia toga di Grifondoro e la trasfigurò: un meraviglioso vestito rosa confetto si presentò davanti a lei; era leggermente sopra il ginocchio, con il corpetto attillato il tutto fatto di un fine pizzo. La particolarità era la balza in tulle, che partiva dalla cinta, del medesimo colore. Le scarpe erano bianche, chiuse, e con il cinturino da cui pendeva una piccola luna d'oro. I capelli li lasciò cadere sciolti sulle spalle come al solito. La borsetta era una pochette bianca trapuntata, perfettamente in pandant con le scarpe.
Quando scese le scale, Draco era lì ad aspettarla, con il suo solito elegante abito nero
~Wow, sei bellissima, Hermione! Bé, che sciocco, tu lo sei sempre~
~Ma smettila Draco, così mi farai arrossire, che fine ha fatto il ragazzo trasgressivo che eri un tempo?~
~Cos'è ti piacevo di più prima? Se vuoi posso ritornare subito così~ disse avvicinandosi ad Hermione e prendendola per i fianchi.
~Ehm...magari...~ finendo con un bacio
~Per quanto mi piace come sta prendendo piega la serata, dobbiamo andare, il taxi ci aspetta qui fuori. Ci sarei andato volando con la scopa, ma tu avresti contestato quindi... andiamo~
~ Il taxi? Ma scusa, pensavo andassimo al ristorante dietro l'angolo~
~Ma figuriamoci, ti porto fuori da questo paesino bella, andiamo in centro città~
Il taxi, come dichiarato, era fuori ad aspettarli. Da galantuomo come voleva dimostrarsi, Draco le aprì la porta dell'auto e l'aiutò ad entrare. Il viaggio fu piacevole grazie alle loro mani intrecciate e agli sguardi maliziosi: i lampioni facevano intravedere la strada e il paesaggio dell'Italia Centrale. Il ristorante era piccolo e discreto, con l'ingresso fatto di mattoncini e l'edera che si arrampicava su di essi. I tavoli erano presenti sia fuori che dentro; il biondo aveva optato per uno fuori arricchito di candele e fiori di loto come centrotavola.
~Ho pensato che avresti preferito un tavolo all'aperto. So quanto ami la natura~
~Ma come fai a conoscermi così bene? Insomma non ti ho mai parlato di queste banalità, eppure tu le conosci~ chiese sedendosi.
~Sai, un buon cattivo conosce ogni minima cosa della sua vittima, quindi io so tutto di te~
~Quindi fammi capire. Visto che ero nel tuo mirino da quando eravamo a scuola, sai tutto su di me?~
~Esatto, ora vogliamo ordinare?~
~Sì ho una fame!! Scusi potremmo avere il menù gentilmente?~ chiese al cameriere lì vicino.
~Certo signorina~ disse porgendole due menù
~Grazie~
Osservarono tutti e due le pietanze scritte, fino a quando il biondo parlò:
~Penso che prenderò una pizza~
~Io prendo un filetto di manzo con verdure~
~Bene Signori, avete deciso cosa ordinare?~
~Sì grazie, per me una filetto con verdure e per il mio amico una pizza~
~Certo ragazzi~
~Bene ora vai a far preparare i nostri piatti~ disse facendo allontanare il giovane
~Draco!~
~Cosa? Ti stava mangiando con lo sguardo~
~Ma smettila~
~No, era evidente, solo che tu non lo vedevi visto che eri di spalle~
~È solo un cameriere che ci stava cordialmente chiedendo che cosa volessimo ordinare, ma non voglio discutere Draco, quindi ti asseconderò e quando torna, non gli parlerò più. Per farti felice~
~Grazie, vedi sei proprio l'unica che mi capisce~
La cena proseguì meglio, e quando il cameriere tornò, come d'accordi, Hermione non lo guardò nemmeno. Si sentì un pò in imbarazzo, perchè era segno di maleducazione, ma voleva che le cose con il biondo andassero bene, e quindi questo era un piccolo prezzo da pagare. Arrivati al dessert Hermione si alzò per andare a pagare, ma Draco, come quel giorno ai Tre Manici Di Scopa, dissentì:
~No, non se ne parla, ma quante volte te lo devo ripetere? E' il maschio che paga!~
~Ma no! Al massimo pago la mia parte~
~No, sarà sempre no la mia risposta~
~Uff... che barba~
~Tu inizia ad andare fuori nel caso arrivasse il taxi, io ti raggiungo subito~
~Ok~si avviò fuori, seguita da qualcuno
~Sei proprio un bella ragazza~
~Uhm.. oh salve, lei è il cameriere giusto?~
~Sì ma ti prego chiamami Bill~
~Ok Bill, io sono Hermione~
~Il tuo ragazzo è molto protettivo~
~No, lui non è il mio ragazzo, è un mio amico~
~Bé è proprio un idiota ad essere solo un tuo amico~
~Oh, il taxi, devo andare~
~Ma come, cosa dovrai mai fare, vieni con me ci potremmo divertire...~
~Non credo sia possibile~
~Dai~
~No grazie~ma il ragazzo non l'ascoltò e trascinò la ragazza nel vicolo lì vicino, tappandole la bocca. Lei cercò di opporre resistenza ma era più forte e muscoloso. Cercò di trascinarla più lontana, fino ad una porticina. Hermione riuscì a mordergli il palmo della mano
~Aiuto! Draco! Draco!~
~Zitta, ragazzina, ora succederà una cosa molto piacevole per me e forse meno per te, ma tranquilla, durerà poco, poi potrai tornare dal tuo amico~
~Hermione, dove sei? Herm... ~ vide le due ombre nel vicolo, così corse e si avventò sul ragazzo. Dopo aver messo a terra il verme, si mise sopra di lui e iniziò a prenderlo a pugni.
~Draco! Basta, così lo ucciderai! Sta arrivando la polizia, lo porteranno via~
Dopo la testimonianza parziale e veloce della giovane, i due salirono finalmente sul taxi, che li riportò a casa
~Stai bene? Non dovevo lasciarti sola. Avevo visto come ti guardava.~
~Sì sto bene, solo scossa. Ho avuto tanta paura, se non fossi arrivato tu, mi avrebbe fatto cose orribili~
~Lo so, ma io c'ero e ci sarò sempre per te~
~Grazie Draco~ un bacio, poi due, tre, quattro, cinque e la serata prese una piega molto passionale. Arrivati in casa non si presero neanche la briga di accendere la luce o di togliersi le scarpe, e corsero nella camera da letto. Per una notte di fuoco.
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I Restart With You || Dramione
FanfictionLei riuscì a trovare la luce nel suo cuore, una luce ormai sepolta da anni e riuscì ad abbattere il muro che lo separava da tutto e tutti, salvandolo dal buco nero in cui stava lentamente sprofondano.