Capitolo 3

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Svegliandosi, Crowley si rese conto di due cose

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Svegliandosi, Crowley si rese conto di due cose.

La prima, che Aziraphale non era più con lui, la seconda, che era presto. Così presto che ancora non filtrava nessuna luce, Londra era immersa nella notte, così come quella piccola stanza.

Strizzò gli occhi, iniziando a guardarsi attorno nonostante nel buio si potesse vedere ben poco.

"Angelo?" chiese, senza capire dove fosse andato l'altro.

Si mise seduto e si passò una mano tra i capelli. Si sentiva decisamente riposato, almeno. Certo, in quanto entità sovrannaturale non aveva in bisogno di dormire più di poche ore ogni tanto, ma così come Aziraphale mangiava senza avere bisogno di nutrirsi, Crowley amava dormire.

Sognare era meraviglioso e la sensazione di totale relax era anche meglio. Lo faceva sentire tranquillo. Dolce far niente, quanto lo amava...

Ma ora, il problema era Aziraphale.

Crowley si alzò in piedi, rischiando di impigliarsi in una coperta e uccidersi (o, più che altro, farsi molto, molto male).

"Angelo? Sei qui?"

Crowley proseguì a tentoni per qualche metro, andò a sbattere contro un muro e si ricordò di essere capace di accendere le luci con uno schiocco di dita solo dopo aver fatto violentemente scontrare il proprio naso con il muro.

La stanza si illuminò. Sembrava tutto normale.

"Crowley?" chiese una voce familiare dall'altra stanza.

Aziraphale apparve dopo qualche secondo dalla porta, con un paio di occhiali a pince-nez sul naso e uno di quei suoi vecchi libri in mano, con un dito infilato saggiamente tra le pagine per tenere il segno.

"Oh, sei qui. Era solo perché... sì, ti eri svegliato e mi chiedevo dove fossi. Vado... io vado a dormire."

"Ti eri preoccupato?"

"Non dire idiozie, perché dovrei?"

Crowley sentiva di essere bravissimo a mentire, ma lo sguardo di Aziraphale diceva esattamente il contrario.

"Comunque - intervenne l'Angelo - Adesso torno a letto. Dovevo solo controllare una cosa."

"Alle tre del mattino?"

"Alle cinque, se vogliamo essere precisi."

"Cosa dovevi controllare?"

"Nulla di importante - Aziraphale gli sorrise, ma c'era incertezza nella sua voce come nella sua espressione - Va tutto bene."

"Guarda che non devi consolarmi. Cerco solo risposte."

L'Angelo posò il libro sullo scaffale più vicino e rivolse all'altro uno sguardo leggermente infastidito.

The Fall | Good OmensDove le storie prendono vita. Scoprilo ora