mi dispiace

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(T/n) p.d.v.
Mi svegliai di soprassalto, guardai il telefono ma notai che era sabato. Erano le cinque del mattino e nella casa di bakugou regnava il più assoluto silenzio. Decisi di andare a fare una passeggiata, misi un top sportivo dei pantaloncini neri e uscì di casa prendendo il telefono. Cominciai a correre, mettendo la musica alle cuffie. Beh, forse dovevo dirlo a Katsuki che ero andata a correre, ma non me ne importava più di tanto; non sapendo più che fare decisi di trasformarmi nell'essere che mi era solito essere nonostante fosse ingombrante; il Tryco, o così lo chiamavo io. Era quell'animale mezzo topo, mezzo gatto, mezza gallina... mi arrampicai su un campanile e mi sdraiai su un tetto di un palazzo, con disinvoltura. All'improvviso, mi squillò il cellulare e per poco non mi cadeva dal palazzo. Era Bakugou. Quando andai da lui, mi ordinò di dargli il mio numero di telefono; mi ritrasformai e risposi
"DOVE CAZZO SEI?!" Urlò dall'altra parte del telefono
"Hem io... avevo una mezza intenzione di scriverlo un foglio... sono andata a fare una passeggiata, tutto qui" dissi cercando di fare la vaga. Mi ordinò di tornare a casa e così feci, senza fiatare. Mi urlò per una mezz'ora buona e preparai anche la colazione. Mangiammo in silenzio; feci un sospiro un po' troppo rumoroso e mi guardò; cercai di far finta di niente
"Se vuoi... poi ci possiamo allenare" disse con Ancora del cibo in bocca. Cercai di non ridere e annuì. Dopo colazione andammo fuori in giardino e lui si mise in posizione di combattimento; io feci lo stesso, trasformandomi nel dinosauro di ieri; durante il combattimento, scoprì che lui era molto forte anche nell'ambito fisico -come se non avesse gli addominali noooo- e aveva una sua forma di combattimento veramente stupefacente e impressionante. Mi buttò a terra un paio di volte, e ogni volta mi derideva come era suo solito fare. Ma io, trovavo sempre la forza di rialzarmi. Finché non persi la pazienza e mi accasciai a terra sbuffando
"Che pippa" disse lui dall'alto. Ringhiai
"parla per te" fu l'unica cosa che riuscì a dire. Fece una smorfia e mi trascinò fino a casa e mi portò in camera mia di peso. Mi buttò sul letto e mi guardò
"Io stasera esco con degli amici..." cominciò
"Strano che tu ne abbia" lo stoppai. Ringhiò
"Tu non fare cazzate, chiaro?" Chiese. Alzai gli occhi al cielo
"Certo mamma, se vuoi dimmi pure dove hai messo i pannolini" risposi sarcastica. Il ragazzo mi guardò in cagnesco e se ne andò in bagno. Mi accasciai sul letto e presi il telefonino cominciando a guardare le foto del profilo dei miei contatti su WhatsApp. Quella di Katsuki non l'avevo mai vista

Era.. lui. Chi gliela aveva scattata quella foto?? Boh. Non mi soffermai troppo e vidi che dovevo anche io aggiornare la mia. Non sapevo che mettere, non mi ero mai piaciuta io nelle foto. Venivo sempre male secondo me; perciò misi una foto di

Un gatto, giusto per riempire quello spazio vuoto sull'icona. Sorrisi soddisfatta e mi rigirai nel letto. Poi sentì la porta dell'ingresso schiudersi e vidi Bakugou dalla finestra che parlava con quel suo gruppi di amici, tra cui quello con i capelli rossi sparati al vento, quello con i poteri da Pikachu e il ragazzo scotch. Sospirai guardandolo andar via. Subito colsi l'occasione per attaccarmi al soffitto e uscire di casa senza il suo permesso; tanto, non era di certo lui la mia mamma! Mi arrampicai sul muro e feci un balzo, cadendo dritta sul muro della casa di fronte. Girovagai per le strade deserte, mi arrampicai sugli alberi, mi trasformai in un piccolo rapace e volai per la città. Alla fine decisi di poggiarmi sull'antenna della Yueei, e li decisi di schiacciare un sonnellino giusto per far qualcosa e per scacciare la noia. Quando mi svegliai presi il telefono e... caspio era tardissimo, Bakugou mi avrebbe beccata di sicuro. Cercai di fare il più in fretta possibile e mi venne in mente un'idea che subito bocciai. Non potevo di certo usare il quirk di teletrasporto digitale, perché mi ero ricordata che il suo computer era rotto; mi trasformai in Tryco e in pochi salti arrivai a casa. Katsuki era fuori casa purtroppo, che sbatteva il piede a terra nervosamente
"Guarda che ti ho vista! Non fare la tonta e trasformati!!" Esclamò furioso. Ormai vinta, scesi e mi ritrasformai in me andando dal ragazzo che mi fissava con sguardo furente, mi aspettava un mese di punizione da lui! Mi prese e mi portò in casa cominciando a sbraitare
"QUANTE VOLTE TI DEVO ANCORA DIRE CHE NON DEVI ASSOLUTAMENTE USCIRE?!" Urlò. Ringhiai
"Faccio quello che voglio!! Non ho bisogno di te!!" Esclamai cercando di trattenere le lacrime
"Cazzo no invece! Tu abiti qua adesso, e farai quello che cazzo dico io, chiaro?! Non puoi fare sempre di testa tua, io non mi fido di te!!" Urlò facendomi zittire. Rimasi in silenzio davanti a lui; cominciai a graffirmi i polsi
"Bene" dissi prima di andare su, troppo arrabbiata per continuare a parlare con lui. Mi rinchiusi in camera cominciando a piangere a dirotto. Però cercavo di far silenzio, per non farmi sentire da lui. No, niente maiuscola stavolta. Il giorno seguente, dovemmo andare a scuola; il tragitto lo facemmo insieme, in silenzio. Io non usavo guardarlo, nemmeno per sogno.

Bakugou p.d.v.
Ogni tanto guardavo la ragazza camminare al mio fianco, a testa bassa. Vidi che alzò lo sguardo per guardarmi, e cominciò a mordersi il labbro inferiore, poi prese e mi abbracciò all'improvviso. Rimasi pietrificato
"Scusa! Scusami tanto!! N-non volevo... N-non volevo... mancarti di rispetto..." balbettò affondando il viso nella mia giacca. La guardai senza dir nulla, poi con uno sforzo immane le poggiai le mani sulle spalle
"Cazzo (T/n)... lo sai quanto mi fai incazzare... ma si, ti prendono" dissi a bassa voce. Mi rivolse un sorriso, che non feci che apprezzare. Entrammo in classe e notammo il professore che parlava con il preside. Stavano discutendo animatamente
"Ma signor preside... non è entrato regolarmente..."
"Senti Aizawa, ha superato l'esame d'ammissione con il massimo dei voti... non fa niente se lo ha fatto dopo! Ha l'età di questi ragazzi, e ha un padre americano. E un'opportunità per la nostra scuola! Non dire più nulla, oggi verrà qua" disse infine. Il professore abbassò la testa
"Sissignore" disse. Poi ci vide
"Entrate in classe voi due."

"ᴋɪɴɢ ᴇxᴘʟᴏꜱɪᴏɴ ᴍᴜʀᴅᴇʀ🔥" ʙᴀᴋᴜɢᴏᴜ x ʀᴇᴀᴅᴇʀDove le storie prendono vita. Scoprilo ora