Sei un villain, lo sei sempre stata sin da quando eri piccolina. Tuo padre, All for One, ti ha presa quando eri piccola, e ti usò per degli esperimenti. Eri una senza quirk, ma lui te ne mise dentro il DNA abbastanza da renderti l'arma vincente dei...
Bakugou p.d.v. Un fastidioso solletico mi fece arricciare il naso. Era ancora presto, e scoprì che a darmi fastidio erano i (l/c) di (T/n). Aveva il volto sereno e rilassato, una cosa che mi faceva star bene. Rimasi fermo a guardarla per un po', tanto era presto; le diedi un leggero bacio sulla nuca e il suo irresistibile profumo di (profumo a scelta) mi invase le narici facendomi sospirare. Poi un senso di protezione mi pervase, e non potei fare a meno di circondarle il collo con le braccia. Lei era mia, proprietà privata; feci un sospiro silenzioso e giocai con i suoi capelli. Poco dopo infatti la sentì mugugnare e pian piano aprì gli occhi, quei suoi bellissimi occhi (c/o). Mi rivolse un debole sorriso "Buongiorno Kachi..." mormorò strusciando il nasino a punta sul mio petto. Le diedi un bacio sulla guancia. Cazzo, sembravamo una di quelle coppiette appena sposate. Così decidemmo entrambi di alzarci e di uscire a fare una passeggiata. Durante il tragitto la ragazza mi tenne la mano tutto il tempo "Sai, ho sentito al notiziario che hanno preso l'Assassino d'eroi, Stain. Ora è in terapia intensiva... cazzo, è stato Endeavor... quello è un cazzone assurdo" dissi per rompere il ghiaccio. Mi preoccupai vedendo il suo sguardo, che era spento. Che cazzo avevo detto di male?! "Hey... che c'è?" Chiesi. Mi guardò triste "Sai, io conoscevo Stain... eravamo praticamente migliori amici... stavamo sempre insieme, dove c'era lui c'ero anche io... all'inizio anche io avevo gli stessi ideali di quell'uomo... ma furono proprio quegli ideali a separarci. Litigammo, e fu veramente pesante. Ci insultammo a tal punto che non ci rivedemmo più. Ma sentire adesso che sta in terapia intensiva, mi fa pensare che è solo colpa mia... io lo consideravo un grande, e gli volevo tanto bene... ancora adesso provo affetto nei suoi confronti, perché so che lui dentro è una brava persona e oltretutto era l'unica persona che c'era per me quando stavo male. Kacchan, mi sento colpevole" in tutto questo aveva le lacrime agli occhi. Sembrava una cazzo di cucciola, così indifesa... la portai a me abbracciandola forte per calmarla e consolarla "Hey hey... calma... non metto in dubbio ciò che tu dici perché sai che hai sempre fottutamente ragione... vuoi che lo andiamo a trovare?" Chiesi cercando di renderla contenta, anche con quel gesto sprovveduto. Una scintilla le illuminò gli occhi "Lo faresti sul serio per me, Kacchan?" Chiese "Cazzo, mi pare ovvio! Che hai nella testa? Una noce?" Chiesi scettico. Colto alla sprovvista, mi abbracciò fortissimo. Sospirai e ricambiai. Quindi ci dirigemmo all'ospedale dove risiedeva il villain più temuto dai supereroi. (T/n) chiese, e ci indicarono la stanza. Poi, davanti alla porta mi chiese di rimanere fuori, e dopo una leggera discussione mi fece fermare.
(T/n) p.d.v. Entrai e richiusi la porta alle spalle. Un dottore mi guardò "Lei deve essere un'amica... vede di far attenzione, ok? Vi lascio soli" mormorò prima di uscire dalla stanza. Mi misi a sedere su una sedia in legno e presi la mano del villain, stringendola piano per evitare di peggiorare le cose. Poi poggiai la testa sul lettino bianco. All'improvviso sentì la sua mano stringere la mia e le mie dita intrecciarsi con le sue come fossero un puzzle "(T-t/n)... mormorò girandosi appena. Mi vennero le lacrime agli occhi "C-Chizome..." balbettai cercando di reprimere le lacrime che minacciavano di scendere dai miei occhi. Fece un debole sorriso "M-mi sei mancata..." disse con un filo di voce. Sorrisi asciugandomi le lacrime. Continuava a stringere la mia mano "(T/n), non sono mai riuscito a chiederi scusa... quel giorno... ero fuori di me .." disse con voce roca. Scossi il capo "N-no Chizome, è stata colpa mia... ti stavo intralciando, sono io a dovermi scusare" dissi guardandolo negli occhi. Sospirò "Io voglio solo far pace" disse tornando a guardarmi. Sorrisi annuendo, con le lacrime agli occhi "Anche io, mi sei mancato tanto" dissi. Mi fece cenno con il capo di avvicinarmi a lui e mi abbracciò
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-senza il bacio- e mi circondò le spalle con le braccia bendate. In fondo, era sempre lo stesso. Sorrisi appoggiando la fronte nell'incavo del suo collo. Ridacchiò sommossamente e con qualche colpo di tosse "Non sforzarti troppo su..." dissi io con un sorriso scherno. Ricambiò "Certo. Sai, ho avuto il tempo di vederti in TV prima dell'accaduto... come si chiama quel biondino che ti segue Come un cane?" Chiese. Sorrisi arrossendo "Si chiama Katsuki Bakugou; è il mio ragazzo" dissi abbassando lo sguardo. L'uomo annuì "Che umiliazione... io che mi sono fatto battere... non ti do un buon esempio eh" mormorò sorridendo. Ricambiai il suo sorriso "Non mi deluderai mai. Lo sai questo Chizome?" Chiesi scettica. Annuì "Mh mh... guarda, io... cough cough... sono al corrente di tutto... sei una grande" disse solo. Sorrisi scostando una ciocca di capelli (c/c). Lui allungò una mano e prese una ciocca, giocandoci fiaccamente. Gli accarezzai un braccio "Io ti verrò a trovare.." dissi. Sorrise "Lo farò prima io. (T/n) io ti troverò; e sappi che ho ancora un conto in sospeso con quei maledetti villains... sia per te, che ti hanno fatto soffrire... sia per miei fatti personali; ah e devi fare..." tirò un sospiro per riprendere fiato "...devi fare attenzione a quel All for One... ti sta cercando (T/n)... tieniti stretta le persone a te care, e non abbandonarle mai, intesi? Non posso dire di essere cambiato, ma posso aiutare te, che sei una persona a cui tengo assai. Tuttavia non posso ancora muovermi, ma quando mi rifarò... verrò da te, promesso. Ora, torna dal tuo fidanzato e sparisci..." disse sorridendo. Annuì e portai la sua mano sulla mia bocca. Poi uscì dalla stanza e trovai Kacchan seduto su una sedia con il telefono in mano. Appena mi vide scattò in piedi "Bhe? Hai fatto? Ci avete messo troppo!" Esclamò trascinandomi fuori dalla struttura. Gli circondai il braccio destro con le mie braccia. Sbuffò affondando la faccia nella sciarpa rossa e rabbrividendo "Oggi fa fottutamente freddo... grrrr" ringhiò. Lo strinsi forte a me e lo guardai dal basso "Così senti meno freddo?" Chiesi. Fece un piccolo sorriso poco visibile e mi diede un bacio abbassandosi "Ora va meglio cucciola"
