La paura...

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(T/n) p.d.v.

Io avvertivo la paura di chiunque mi passasse accanto; ero stesa in un lettino nell'infermeria di Recovery girl. Sentivo nella mia testa delle voci, urla. Erano le urla disperate delle persone che avevo ucciso.

Tu li odi.

Chi te lo ha detto. Non sai niente di me

Cosa dici mia cara? Io sono te!

Menti

Sono tante cose ma non bugiarda

Chi sei?

Te... te... te... te... te... te... te... sei... morta...

Gridai di dolore alzandomi di scatto. La vecchietta schizzò in piedi impaurita e mi fece sdraiare

"Su cara calmati..." dei grossi lacrimoni mi rigavano il viso, e me le asciugò con quei guanti gialli che sembravano da cucina

"I-io ho paura... recovery girl mi aiuti!!" Esclamai disperata. Stava per dirmi qualcosa ma entrò Bakugou, con il fiatone. Probabilmente aveva corso... scoppiai in lacrime aprendo le braccia; titubante si avvicinò a me, e mi diede un abbraccio. Lui mi temeva, non era più spontaneo come prima

"Katsuki mi dispiace... i-io sto perdendo il controllo di me stessa!! P-però tu mi temi, non è forse vero?" Chiesi prendendo un grosso respiro per calmarmi. Abbassò lo sguardo

"I-io... ho paura che tu possa di nuovo star male e non voglio che succeda, ok?? (t/n) io sono preoccupato per te dannazione!" Esclamò. Lo guardai negli occhi rossi rubino

"K-Katsuki..."

"E cascasse il mondo io darei la vita per salvarti... è questo che fanno gli heroes..  ma che dico, fotte sega gli eroi di sto cazzo io ti voglio salvare perché ti amo! E niente mi farà cambiare idea, lo capisci questo?? Quindi ora per favore fammi rimanere qui accanto a te..."

"Ma Katsuki io..."

"(T/n)" mi zittì. Sorrisi con le lacrime agli occhi

"Grazie tesoro..." mi diede un leggero bacio, e piombai di nuovo nel sonno.

Katsuki p.d.v.

Quella notte rimasi insieme a (t/n) nell'infermeria, controllando se avesse dei problemi. Era notte fonda quando lei cominciò a parlare nel sonno; un ghigno le solcò le dolci labbra e cominciò a ridere

"Ciao di nuovo! Hahahah! Sei pronto per il secondo round?! Sono io, sono io!!" Esclamò prima di tornare in silenzio. Io non sapevo cosa volevano dire quelle frasi e avevo paura che la stessero influenzando troppo. Girai la testa e soffocai un urlo, che si tramutò in un gemito; il pappone era lì e ci stava fissando con occhi vitrei e privi di vita. Lo presi per il colletto, furioso 

"Cosa le hai fatto bastardo..." Non rispose. Sospirai buttandolo a terra 

"Ora mi metto pure a parlare con un cazzo di peluche inquietante... sto perdendo anche io la ragione mi sa.. (T/n) non so cosa devo fare..." Guardai il pappone e lo ripresi in mano, tirandogli il papillon viola melanzana 

"Amico.... aspetta..." Lo sollevai in aria e deglutì, scoprendo mio malgrado che mi seguiva con lo sguardo veramente! Gli strinsi il petto 

"Dimmi che sto solo sognando... che cazzo tu non esisti!!" Sibilai a denti stretti. Buttò la testa da un lato e mi fece raggelare il sangue. Poi i puntini bianchi si posarono su di lei, che era ignara di ciò che stava succedendo in quel posto; lo scossi facendolo sbattere avanti e indietro 

"Se sei vivo dimmi perché cazzo continui a tormentare me e (T/n)... o giuro che ti faccio esplodere quel delizioso faccino di peluche che ti ritrovi, naso tondo" Ringhiai furioso. Le zampette paffute si poggiarono sulle mie nocche che erano diventate bianche per quanto stavo stringendo 

"ᴋɪɴɢ ᴇxᴘʟᴏꜱɪᴏɴ ᴍᴜʀᴅᴇʀ🔥" ʙᴀᴋᴜɢᴏᴜ x ʀᴇᴀᴅᴇʀDove le storie prendono vita. Scoprilo ora