Capitolo 12

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Sono passate circa due settimane da quella sera e va tutto benissimo, Nic è sempre con noi, viene con me ogni giorno a prendere Emily a scuola e rimaniamo a guardare le sue lezioni di danza dopo scuola.

Sono in libreria nella mia solita postazione vicino alla porta e sto registrando un po' di cose sul computer.

"Ciao Elly" dice David.

È un ragazzo che ci prova con me dal giorno zero, e io dal giorno zero cerco di fargli capire che con lui non ci voglio avere niente a che fare.

"Ciao David" dico.

"Come stai?" mi chiede.

"Bene grazie, tu?" chiedo.

"Bene bene, è un po' che non vengo, ti sono mancato?" chiede.

"Veramente mi ero completamente dimenticata di te" dico io e lui ride.

"Va bene dolcezza, ci vediamo dopo" dice e si va a sedere.

È un bel ragazzo, me è troppo viscido, mi da fastidio la sua presenza, infatti mi alzo e vado a sistemare libri dove non possa vederlo.

Quando finisco vado a rimettermi alla mia postazione.

Da lontano vedo Niccolò arrivare, e lascio un sospiro di sollievo.

Lui entra e mi sorride.

"Ciao amore mio" dice mettendomi le mani sulle guance e stampandomi un bacio sulle labbra.

"Ciao cuore" sorrido contenta.

"E questi occhiali?" chiede lui notando i miei occhiali da vista.

"Questi mi servono per leggere, non sono molto pesanti, ma fanno la differenza" dico io.

"Sei bellissima lo stesso" dice sorridendo "Hai bisogno di una mano?" chiede.

"No tranquillo, siediti pure qui io devo solo mettere alcuni libri a posto" dico.

Prendo i 3 libri che sono appoggiati alla mia scrivania e li metto a posto, faccio il prima possibile per poter tornare da lui.

Quando finisco vado da lui e mi siedo sulle sue gambe.

"Posso sapere perché quel tizio ti continua a fissare?" chiede infastidito.

Non mi giro nemmeno per guardare chi è, so già che è David.

"Lascialo perdere, è solo un rompi palle che ci prova con me" dico io.

Dopo questa frase lo guarda malissimo.

"E non mi hai detto niente?" chiede.

"No perché per me è insignificante, e se devo essere sincera è venuto oggi dopo un sacco di tempo, me l'ero scordato" dico.

Lui non dice niente ma non mi guarda nemmeno in faccia.

Lo prendo dal mento e gli faccio girare la testa verso di me.

"Non ci sarà mai nessun essere umano al mondo che potrà far cambiare i miei sentimenti per te, chiaro?" dico io e lui annuisce.

"Mi da fastidio che ti guardi così tanto però" dice lui.

"Anche a me, ma è stupido poverino" dico e lui ride.

"Senti ti volevo parlare di una cosa" dice lui facendosi più serio.

"Dimmi tutto amore" dico io.

"Volevo mettere a Emily il mio cognome, sempre se per te va bene" dice lui.

"Si, possiamo aggiungerlo al mio" dico io e lui sorride.

"Grazie, ci tengo davvero tanto" dice lui.

"È giusto così, è anche tua figlia dopotutto" dico io.

"Poi...ecco..."

"Cosa Nic?" chiedo io.

"Non so come chiedertelo" dice lui.

"Tiralo fuori e basta" dico e lui sorride "Quello che devi dire, ritardato" alzo gli occhi al cielo.

"Scusa ma me le servi su un piatto d'argento" dice ridendo.

"Dai su" dico.

"Beh.... ecco... prenderesti in considerazione di tornare a vivere a Roma?" chiede.

"Non lo so Nic, insomma, come faccio con la libreria?" chiedo io.

"Potresti aprirne una a Roma" dice lui "Ovviamente nessuna fretta, prenditi tutto il tempo che ti serve per pensarci bene, ma sappi che sarei più contento se veniste a Roma"

"Ci penserò" dico io.

"Grazie" dice e mi bacia.

"Che palle" dico tirando indietro la testa.

"Che c'è?" chiede lui.

"Domani devo rimanere qui tutto il giorno perché Alice va da sua madre" dico io.

"Oh mi dispiace" dice lui.

"Quindi, amore mio bello, domani ti dovrai occupare tu di Emily" dico io.

"Va bene, non c'è problema" fa spallucce "Magari ci raggiungi a casa mia, così suoniamo un po' il pianoforte insieme, io e lei" dice.

"Perfetto allora, grazie" dico e gli do un bacio.

Dopo poco arriva David.

"Elly, io prendo questo" dice lui allungandomi un libro.

"Sono € 12,80" dico io.

Lui mi da i soldi e gli passo il sacchetto col libro dentro.

Niccolò lo sta guardando male, cosa normale.

"Uno di questi giorni ci prendiamo un caffè insieme?" chiede a me.

O ha voglia di morire, o è stupido, oppure tutte e due.

"Scusa ma ce la fai? Sono il suo fottuto ragazzo e ti permetti di chiederle di uscire davanti a me?" chiede Nic infuriato.

"Mi permetto di fare quello che voglio" dice lui.

Amati Sempre 2 - UltimoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora