CAPITOLO QUATTRO

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Jake

Scoppiai a ridere, sentendo la malsana idea della mia amica di procurarmi un appuntamento con Cassidy.
Non volevo essere frainteso, volevo davvero bene a Cassidy, ma pensavo che non fosse il mio tipo.
Lei era sempre stata abbastanza fantasiosa sul trovare il principe azzurro e vivere felice e contenta, io in quelle cose non ci credevo e non volevo illudere nessuno.
Era una bella ragazza, magari me la sarei portata pure a letto, ma non sapendo che lei provava dei sentimenti per me, non avrei mai giocato così con lei.

- Abbiamo affrontato un sacco di volte questo discorso. - Dissi serio, mentre bevevo una birra con Alex e Dean al Crown – non uscirò con lei.

- Dai amico - cercò di convincermi Dean – è solamente un'uscita a quattro, non te la devi mica sposare, falla contenta così non ti rompe più.

- Vi ricordo che stiamo parlando della mia migliore amica – precisò Alex – e non "rompe". Semplicemente, per qualche oscuro motivo, trova Jake particolarmente attraente e vuole un'occasione, non ci vedo nulla di male.

- Gli muore dietro dalle superiori – proseguì Dean, finendo la sua terza birra – non è ora di trovarsi qualcun'altro? -

- Ok, ora basta! – Alex pareva stizzita, si innervosiva subito quando qualcuno le toccava le persone a cui era affezionata, decisi di intervenire prima che la situazione degenerasse.

- Dean ha un modo particolarmente rude per dire le cose, lo sai, però io sono sempre stato chiaro, non sono interessato a lei sotto quel punto di vista, ma solo come una cara amica.-

- Resta il fatto che io domani devo uscire con Kevin e non ho intenzione di andarci da sola, quindi dovete per forza venire con me! -

- Da quando ti fai problemi ad uscire con i ragazzi? - si intromise nuovamente Dean.

- La ragazza è un po' arrugginita ultimamente – risi, dandole un pizzicotto – da quando è che non ti dai da fare con qualcuno? Tre mesi?-

- Non sono affari tuoi! - squittì, sobbalzando al mio pizzicotto.

- Io penso che lo siano, sono io che devo sopportarti tutti i giorni..

Sbuffò e guardò l'orologio. - Ok, io devo andare a lavorare. Posso contare su di te, sì o no? -

Stavo per dire per l'ennesima volta che la mia risposta era un no ma qualcosa nel suo sguardo mi suggerì che aveva veramente bisogno di me, che io stessi accanto a lei in quella serata particolare. Sospirai, maledicendomi per essere così malleabile quando si trattava di lei, non ero così generoso con nessun altro.

- Mi devi un favore, un grossissimo favore! -

Saltellò verso di me, abbracciandomi fortissimo. - Grazie, grazie, grazie! Sei il migliore al mondo!
Mi stampo' un bacio sulla guancia poi uscì dal locale, lasciandomi senza parole.
Come diamine riusciva a convincermi a fare tutto quello che voleva?

❋❋❋


Mi preparai svogliatamente per l'appuntamento, cercai di pensare a quella serata come ad una semplicissima serata tra amici; anche se effettivamente la situazione era veramente strana.
Non mi era mai capitato di avere un doppio appuntamento con Alex, anzi, solitamente tendevo a tenere ben separate le ragazze con cui uscivo da lei, perché ben presto risultavano tutte gelose della nostra chimica.
Ma Cass era diversa, lei sapeva esattamente com'era il nostro rapporto, perciò quel problema non si sarebbe manifestato.
Ma come avrei potuto comportarmi con lei? Come avrei potuto vederla diversamente da come l'avevo sempre vista?

About a kiss.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora