Alex
Jake passò a prendermi all'ora di pranzo e mi portò a mangiare nel ristorante dove lavorava mia mamma. Mio padre aveva insistito per anni con lei, dicendole che non doveva lavorare a tutti i costi, ma una volta che io e le mie sorelle eravamo cresciute aveva sentito la necessità di tornare a fare qualcosa.
Così aveva trovato lavoro in un ristorante sulla spiaggia e faceva qualche turno durante la settimana.- Mija! - esclamò vedendomi e dandomi un bacio sulla guancia, quando vide Jake lo abbracciò, sinceramente felice di vederlo.
Aveva sempre stra veduto per lui.
- Sedetevi pure in veranda, vi porto subito il menù. - Si allontanò dandoci varie occhiate, mi posizionai davanti a Jake, cercando il più possibile di non guardarlo negli occhi.
- Allora, hai già chiesto le ferie? -
Me ne ero completamente dimenticata, con tutto quello che era successo in quei giorni, ma qualche settimana prima avevamo deciso di fare una vacanza tutti insieme, promettendoci di chiedere tutti le ferie nello stesso periodo e poi decidere dove andare.
Non viaggiavo da una vita, dall'inizio del college avevo riposto tutte le mie energie sulla creazione del mio futuro, ma l'idea di staccare la spina per una settimana intera ora mi allettava parecchio.- Me lo sono scordata – ammisi – ma oggi lo farò. Dove ti piacerebbe andare? -
In quel momento passare un'intera settimana con Jake non mi sembrava l'idea migliore, ma lo avevo promesso a tutti i miei amici, e la parte più egoista di me desiderava passare quel tempo con lui.
- Dean ha proposto Barcellona o Ibiza, a me vanno bene entrambe. -
Annuii. - Sì, poi ne parleremo tutti insieme se riuscirò a prendermi le ferie. -
Si grattò il capo. - Senti, prima che la cosa si faccia imbarazzante.. Pensi sia il caso di chiederlo anche a Kevin? So che hai intenzione di scaricarlo, ma è pur sempre il mio coinquilino e sarebbe brutto non coinvolgerlo. In più mi sta simpatico, è un bravo ragazzo. -
A questo non avevo pensato, sembrava il momento più inappropriato per scaricarlo, ma non potevo continuare a fingere così.
E poi sarebbe stato veramente di cattivo gusto lasciarlo a casa da solo mentre noi tutti partivamo per un viaggio all'insegna del sole e del divertimento.- Credo sia giusto chiederglielo – mormorai – comunque dovrò parlargli in ogni caso, gli parlerò anche di questo. -
- Va bene, preferivo essere sicuro. Non vorrei che diventasse imbarazzante per te. -
Mia madre tornò con i menù, fermandosi poi per vari minuti a parlare con Jake.
Gli fece un sacco di domande, chiedendogli del lavoro, della famiglia, della vita sentimentale. Non si lasciò sfuggire proprio nulla.- Ho visto tua madre con la bambina – commentò – è proprio carina, un angioletto. -
Un sorriso puro apparve sul viso di Jake, illuminandosi sentendo parlare della sorellina.
Jake teneva molto alla madre e alla sorellina, fortunatamente da qualche anno la loro situazione famigliare si era sistemata da quando sua mamma si era risposata, ma in passato, quando erano solamente lei e Jake, le cose erano state veramente dure.
L'abbandono del marito l'aveva devastata e Jake, seppure piccolino, iniziò a nutrire un senso di protezione nei suoi confronti, cercando di essere forte per tutti e due. Poi erano arrivati anche i problemi economici, la donna faceva due lavori e Jake lavorava dopo la scuola per permettersi gli studi e nel frattempo in lui cresceva un vuoto incolmabile per non aver avuto un padre accanto.Le cose iniziarono ad andare meglio quando sua madre conobbe Clark, un uomo amorevole con cui si sposò un anno più tardi.
Da come Jake lo descriveva, Clark era proprio l'uomo perfetto, ma nonostante ciò non parlava molto di lui.
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About a kiss.
ChickLitCONCLUSA | Alexandra e Jacob sono migliori amici da quasi dieci anni, insieme hanno affrontato quella che è la tormentata età adolescenziale e ora si ritrovano ad essere dei giovani adulti che cercano di costruirsi il loro futuro. Ma può uno stupido...