CAPITOLO TRENTUNO

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Alex


Avevo deciso di sputare fuori ogni parola, ogni cosa che mi fossi tenuta dentro nell'ultimo anno, perché non aveva senso continuare a guardare Jake negli occhi e mentirgli, giorno dopo giorno. Avevo deciso di avere coraggio per la prima volta nella mia vita e lanciarmi, con la consapevolezza che qualsiasi fosse stato l'esito di quella conversazione, io non lo avrei perso.
Reprimere i miei sentimenti mi aveva consumata.
Non avrei sopportato di continuare così per sempre. Avere Jake vicino era dannatamente facile e difficile allo stesso momento.
Facile perché era lui, lo era sempre stato, quello in grado di rendermi felice.
Lui era ciò che si incastrava alla perfezione nel mio cuore e nella mia anima, non riuscivo più a vedere un futuro che non lo ritraesse al mio fianco.
Ora sapevo com'era la vita senza di lui, e non mi piaceva affatto.

E poi era successo tutto così all'improvviso, ci eravamo ritrovati lì dove ci eravamo persi, a quel pomeriggio di passione ad Ibiza, con lo stesso ardore in corpo, con le stesse sensazioni sulla pelle.
Il tempo e la distanza non avevano fatto cambiare le cose, tutto era ancora perfetto come avrebbe dovuto essere all'inizio.

Così, quando le sue labbra si erano incontrate con le mie, avevo ricominciato a vivere, a sentirmi una persona e non più un automa, tutto aveva ricominciato a girare nella giusta direzione, riuscivo a vedere nuovamente quella luce che ero andata cercando per tanto tempo, ma che avevo trovato solamente guardando negli occhi di Jake.

Ed ora mi trovavo seduta in macchina accanto a lui, sui sedili posteriori della macchina di Dean, a scambiarmi occhiate complici e a desiderare che potessimo stare nuovamente soli.
Nessuno di noi due voleva parlare di quello che fosse successo nel bosco, non perché ci fossimo pentiti, ma perché volevamo che rimanesse nostro ancora per un po'.
Decidemmo, silenziosamente, di mantenere quel segreto, almeno per un po'.

- Non vedo l'ora di farmi una doccia – sbuffò Cass, nel vano tentativo di iniziare una conversazione e rompere il silenzio che aleggiava in macchina.

- Non vedo l'ora di dormire su un letto vero – continuò Dean.

- Vi rendete conto che siamo stati via solamente una notte, vero? - rise Jake, lanciandomi l'ennesima occhiata. Allungò la mano nella mia direzione e accarezzò la mia, intrecciando poi le sue dita alle mie. Sorrisi e accolsi quel contatto, sentendomi il cuore battere all'impazzata.

- Lo so, amico, ma quei sacchi a pelo sono davvero una noia. - Mi guardò dallo specchietto retrovisore. - Alex tutto bene? Sei silenziosa. -

- Sto bene – risposi, facendo un largo sorriso – sono solo un po' stanca. -

Il pollice di Jake mi stava accarezzando la mano ed io mi sentivo come una bambina alle prese con il primo fidanzatino, ogni suo minimo tocco mi mandava in estasi.
Era come se le sue mani fossero state create per toccarmi, non vi era nulla in grado di accendermi come il contatto con il suo corpo.

- Suppongo che perderti ti abbia tolto molte energie – commentò, ridendo.

In realtà me le aveva ridate tutte, tutte quelle perse nell'ultimo anno.
- Mi prenderete in giro a vita, vero? -

Ma forse perdersi non era stato un male, anzi forse "perdersi" non era nemmeno la parola giusta da utilizzare.


❋❋❋



Finalmente arrivammo a casa e, a turno, ci facemmo tutti una doccia, per poi mangiare qualcosa alla veloce e prepararci per andare a letto. Avevo una gran voglia di vedere Jake, ma durante tutta la serata non riuscimmo a stare soli nemmeno per un secondo.
Avevo percepito il suo sguardo addosso più volte e più volte, alzando lo sguardo nella sua direzione avevo incrociato i suoi occhi, per poi abbassarlo nuovamente e sorridere al solo pensiero di tutto quello che era successo quella sera.
Solamente quando mi misi a letto sentii bussare piano alla mia camera, andai ad aprire per trovarmelo davanti.
Sorrisi, anche se un po' me lo aspettavo che si sarebbe presentato, più che altro lo speravo ma non avevo avuto il coraggio di chiederglielo.
E invece lui era lì, presente ancora una volta per farmi capire che c'era, che ci sarebbe stato.
Che non sarei mai stata sola, con lui.

About a kiss.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora