16. Snacks

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Pietro'S POV

<<Niente...Sta' attenta la prossima volta. >>

Appena pronunciate queste parole mi pento. Tantissimo. Dovevo farlo.
Forse si aspettava che gli dicessi qualcosa di importante, ed in effetti era così. ERA.

Mi giro per non far vedere la faccia delusa che ho in questo momento, facendo finta di andarmene dalla parte opposta alla sua. In realtà salgo le scale con la mia super velocità, passandole accanto.
Riesco a vedere il suo volto sorpreso trasformarsi pian piano in uno triste.
Io, che vorrei sempre vederla sorridere.

Once upon a time not so long ago
Tommy used to work on the docks, union's been on strike
He's down on his luck, it's tough, so tough
Gina works the diner all day working for her man
She brings home her pay, for love, for love...

Mi butto sul letto, non avendo voglia di fare niente. Oltretutto, è meglio riposarsi prima della Danger Room. Per carità, indossiamo tute fighissime e facciamo cose fighissime, ma capita spesso che qualcuno si faccia male, sopratutto durante le simulazioni avanzate. Probabilmente sono quello che si ferisce di meno, dato che riesco a schivare meglio i colpi, ma sono anche quello che si stanca di più perché devo anche cercare di deviarli agli altri.

Schiudo un occhio e noto Kurt uscire dalla porta.Al suo posto entra Scott, guardandomi con quegli occhiali un po' inquietanti. Diciamocelo, questo ragazzo è una bomba ad orologeria camminante.

<<Ti devo parlare di una cosa. >>

Scendo in cucina a prendere un pacchetto di patatine e mi ributto sul letto. Mi guarda stranito.

<<Quand'è che hai preso quelle
patatine? >>

<<Emh... Ora. >>

<<Ah, ok. Comunque, la cosa di cui ti devo parlare. Nel prossimo fine settimana vorrei organizzare una festa per il compleanno di Jean...>>

<<Fico. >>

<<Mi daresti una mano ad organizzare il tutto?>>

<<Certo,amico.>>

Scott alcune volte è così noioso che non gli lascerei mai organizzare una festa tutto da solo. È capace di mettere come sottofondo solo il disco degli Spandau Ballet senza problemi.

<<Grande,ora lo devo solo chiedere a
Xav->>

Sentiamo un forte tonfo provenire dal corridoio, e ci fiondamo fuori.

Kurt è poggiato ad un muro, completamente fradicio e svenuto.
Quella che mi preoccupa di più però è Alyssa. Lo guarda con i suoi occhi blu completamente in preda al panico.
Scott mi raggiunge, e con la testa ammicco verso di loro.

<<Cos'è successo? >>

Chiede allarmato.

<<I-io non lo so... >>

La vedo tremare leggermente, come se avesse paura.

<<Scott, va' a chiamare il professore. >>

<<Ma non sarebbe meglio se->>

<<Va' a chiamare il professore. >>

Dico con la voce più autoritaria che conosco. Sbuffa e corre verso le scale.

For a second || Pietro MaximoffDove le storie prendono vita. Scoprilo ora