23. Fly

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<<Alyssa... Alyssa mi senti? >>

Una voce tanto somigliante a quella del professor Xavier mi sveglia da un sonno... doloroso, devo dire. Mi sento come se avessero atrofizzato ogni parte del mio corpo.

Ma mi basta alzare la testa per capire che non è la mia stanza. E qui non c'è nessuno, con me.

Alyssa, ascoltami. Dimmi dove ti trovi. Non riesco a percepirti bene e...

Non lo so. Non ne ho la più pallida idea.  Sono in una specie di areo... O elicottero. Il soffitto è molto basso.

C'è qualcuno lì con te?

No...

Non preoccuparti, stiamo arrivando.

Sbatto le palpebre ripetutamente. È stato come se mi avesse fatto una chiamata al telefono...rassicurante.

Questa sensazione, però, dura meno di qualche secondo.
Sono stata rapita.
È questa la realtà. Che scema, sono stata, per pensare che avrei finalmente vissuto una vita semi-tranquilla.

Comunque, non posso andare nel panico. Sarebbe assolutamente inutile, anche perché non potrei scappare in alcun modo. Devo solo aspettare e... Sperare che non mi uccidano.

Potrei approfittare di questo tempo per capire chi abbia potuto architettare tutto questo. Sicuramente deve essere un tipo intelligente. O una tipa. Anche se il sesto senso qua mi dice che c'è... Qualcuno che conosco. Del governo, magari. Il problema che io non ho alcun legame con nessun politico o persone quantomeno famose. Mio padre è un medico e mia madre una casalinga.

Poi, perché proprio me? Perché non qualcuno più "conosciuto"? Se morissi io, non fregherebbe a troppa gente. Se morisse qualcun altro degli X-men la voce si spargerebbe sicuramente...

Osservo le manette che tengono legate le mani. Perché mi hanno messo solo le manette? Potrei liberarmi abbastanza facilmente con il mio potere...

Non c'è acqua. Qui dentro l'aria è... terribilmente secca.

Deve essere qualcuno che mi conosce.

PIETRO'S POV

<<RAGAZZI, MUOVETEVI! >>

Grido quasi correndo verso il jet. Stanno ancora indossando quelle tute maledette.

Mi raggiunge Hank, che si aggiusta gli occhiali sul naso.

<<Vedrai che la troveremo.>>

<<Il problema non è trovarla. Il problema è trovarla prima che la uccidano.>>

Non ha il tempo di rispondere che sentiamo gridare qualcosa.

<<VOGLIO VENIRE ANCHE IO!>>

Questa... È la voce di Jubilee.
Scendo dal jet, per poi trovarmi a pochi passi davanti una Jubilee con gli occhi lucidi.

<<Voglio venire con voi. Non si discute. Datemi una di quelle fottute tute.>>

Jean, dietro di lei, mi fa segno di no con la testa.

<<Non... hai mai fatto allenamento nella Danger Room e... >>

<<NON MI INTERESSA! VOGLIO SALVARLA ANCHE IO! L'ho ignorata tutta la serata... perché... Avevo capito le tue intenzioni... Mi sento in colpa... >>

Tira su col naso, visibilmente scossa. Corro negli spogliatoi, e prendo una delle divise. Osservo un secondo quella di Alyssa.

Chiunque abbia fatto tutto questo... la pagherà cara.

For a second || Pietro MaximoffDove le storie prendono vita. Scoprilo ora