11:00 di mattina
le gambe come macigni
gli occhi non si aprono, si perdono nel vuoto.
Senza scopo, senza via, senza sguardi da incrociare, senza un vellutato viso da poter accarezzare.
Tastiera, mouse, din dal mio computer, rifugio dei miei sogni e sulla rete marinaio.
Quì litigano invece di ascoltare la poesia, sono io il pazzo che si emargina nel suo mondo, non si rendono conto da quanto abbia toccato il fondo.
"Ma che problemi hai? Perchè non parli mai? Perchè stai a lamentarti di tutto ciò che non va? Guardati intorno, vedi? Hai tutto ciò che vuoi..." rispondo: "Peccato che non sia un mediocre come voi".
2 mesi e cambio vita, forse un inferno migliore
furore di chi agogna il podio in tutte le ore.
Speranza di chi ama, speranza di chi brama
senza urla alla mia mente che indignata si rintana.
