Dimmi dove sei, ammesso che tu esista.
Fragile, immersa nel filtro blu della notte.
Mi scruti misteriosa mentre sciolgo il gelo col mio calore.
È passione, ma è dolce.
Acceleriamo i battiti, così, quando si azzereranno, lasceremo il nostro ricordo sulla pelle.
Musa senza forma, senza nome, forse condanna eterna.
Una galleria di pensieri tra me e i tuoi tessuti, tanto importanti quanto evanescenti. Mai conoscerò la tua voce, ma l'ascolto ogni giorno: mi abbraccia, mi bacia, poi ansima fino alla morte e tutto è solo liquido, e in quanto tale, assume varie forme. Respiro, luce fioca, suoni esterni ovattati, saliva e lacrime, sudore. Resta sporca e sporcami se vuoi, non esiste giudizio, non esiste vergogna, non esiste il rimpianto. Tienimi la mano fino a mattina mentre diventiamo cechi e ci continuiamo a respirare addosso. Chissà se ci rivedremo, chissà se altri arti ci toccheranno come ci tocchiamo noi, col favore e brivido della notte, mentre vanno in loop 50bpm, mentre abbattiamo malinconia e angosce.... con l'insicurezza del futuro, ma con la voglia di rendere eterna la notte.
