Visione 104- Sopra la maschera, sotto il cappuccio.

9 0 0
                                    

È sempre lei, una musa della quale non conosco nome, labbra, suono, meta; una musa diversa nella forma, poco nella sostanza, perchè anche nella mia forzata ignoranza, sarà sempre la mia ispirazione. Mi parla e neanche se ne accorge, mi mostra le sue ciocche che non ho bisogno di toccare per definirle setate, un tappeto sul quale danzano i miei occhi, una carezza per i miei pensieri.
Scorre fulmineo l'ambiente mentre veniamo traghettati verso una meta diversa per entrambi che ognuno tiene per se'. Probabilmente lei non mi avrà neanche notato, ma chissà se un giorno, proprio lei, o una della stessa sostanza, starà leggendo queste parole e si starà sentendo apprezzata, perchè forse, questo è il modo più sincero, alto ed educato di esprimere un apprezzamento in un mondo ipocrita come quello in cui viviamo, dove sarebbe risultata una molestia anche solo alzarsi per cederle il posto volontariamente e non perchè fossi giunto alla mia meta.

VisioniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora