Visione 109- A presto.

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Incalcolabili le mie lacrime, quasi come le mie pagine ispirate a mille donne che non ho amato mai, che neanche ho conosciuto, ma che con uno sguardo, un vestito e qualche curva, ispirano i miei versi o le mie perversioni.
So che ti mancherò e spero mi perdonerai, pensando che appena timidamente aprirò gli occhi, vorrei dirti che ti amo e che il giorno ti sorriderà, mentre, quando li sto per chiudere, vorrei stringerti al mio petto, così forte da soffocarti.
Forse tra pochi mesi mi odierai o avrai già scordato il mio nome, la mia voce, mentre io spererò ancora di sentirti bussare alla mia porta; in caso contrario, aspettami, in un modo o nell'altro potrò finalmente stringerti, accarezzare quelle guance come se dovessi morire un secondo dopo, assaggiare le tue labbra, farti capire quanto io possa amare senza dirlo, perchè non esiste parola o frase che possa esprimere appieno ciò che sento.
Se dovessi venirmi a trovare tu, avvisa, hai sempre il mio numero, hai due piattaforme delle quali non ti ho voluta privare, perchè l'Arte non va negata a nessuno, a te men che meno, tu che mi hai dato un motivo per svegliarmi ogni mattina, tu che mi hai tenuto compagnia nelle notti in cui avevo paura del giorno, tu che hai accettato anche i miei lati peggiori, quelli più ridicoli. che non mi ami, ma mi vuoi bene come una sposa.
Forse è ancora presto, ma non posso smettere di pensarti e accecarmi con le mie lacrime fino a non poter respirare, come non posso non darti almeno un'altra buonanotte, gattina.

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