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"Ultime lettere in vita e morte di Oscar Wilde"

Quando Dazai si era svegliato,non aveva perso molto tempo a guardare l'ambiente intorno a lui dato che lo conosceva fin troppo bene. Se non si ricordava male,quella stanzetta piena di macchinari in cui lo avevano messo doveva essere il Canto V dell'Inferno,cioè la parte al livello minimo della Divina Commedia.
Ridacchiò,recitando nella sua mente alcune parole che ricordava.
"Amor, ch'a nullo amato amar perdona,
mi prese del costui piacer sì forte,
che, come vedi, ancor non m'abbandona"
Il moro tentò di stiracchiarsi ma sentì un dolore lancinante all'altezza dello stomaco,probabilmente dove si trovava la ferita conseguente all'operazione. Si tolse la mascherina d'ossigeno e perse qualche istante a ricordarsi dell'ultima volta che era stato lì,proprio fuori da quella stanzetta a fissare il vetro dopo aver salvato un membro della squadra catturato da un'organizzazione criminale.
Quando aveva chiamato Dante,giocando così il suo ultimo jolly di riserva,era sicuro che sarebbe riuscito a salvarli: eppure una strana sensazione di angoscia al ricordo di Chuuya che beveva la fiala di veleno e sveniva accanto a lui gli attenagliò lo stomaco; tutto ciò che desiderava in quel momento era vederlo.

Provò ad alzarsi,ma notò con disappunto che gran parte dei suoi arti erano semi paralizzati a causa dell'anestesia: non ce l'avrebbe fatta ad alzarsi e camminare,tuttavia riuscì a mettersi dritto seduto sul letto,seppur con difficoltà. Davanti alla porta non c'era nessuno e non vedeva nemmeno qualcosa che gli permettesse di chiamare qualcuno in caso si fosse svegliato; inoltre era collegato a delle flebo e dei macchinari che limitavano decisamente i suoi movimenti.
<<Che noia>> borbottò Dazai,sbuffando e appoggiandosi allo schienale osservando il macchinario che segnava il suo battito cardiaco,così simile a quello dell'ospedale di Yokohama in cui era stato ricoverato con Faith.
Già,Faith. Anche lui si chiese che fine avesse fatto. Se le sue supposizioni erano corrette,sicuramente non era con loro nella stanza quando Dante era arrivata,ma che fosse viva o morta era un'incognita puramente fisiologica.
"In ogni caso" si disse il ragazzo "se è intelligente non si farà più vedere per un po'.."
Improvvisamente, guardandosi intorno,notò una specie di tavolino basso accanto al letto,su cui c'erano alcune buste da lettere e un foglio piegato che le sovrastava.
"Saranno fatti di qualcun altro. Uh,almeno qualcosa da fare" si disse,notando solo dopo che sul foglio c'era scritto il suo nome.
Lo prese anche se con un po' di sforzo dovuto al dolore alla ferita e lo aprì,leggendo.

Caro Dazai,
Nel caso ti dovessi svegliare senza trovare nessuno,invece che giocare a smontare i macchinari come fai di solito <3,perdi tempo a leggere queste,sono arrivate a casa tua e Joyce le ha portate qui dopo averla perquisita per assicurarsi che non ci fosse nessuno.
Rimettiti presto,il nano soffre la tua mancanza e sembra depresso xd

Dante

Dazai ridacchiò,Chuuya soffriva la sua mancanza? Non riusciva ad immaginarsi un Chuuya depresso: era il tipo che la tristezza rendeva solo più scontroso.
Dopo aver posato il foglio sulla coperta accanto a sè,ormai incuriosito,prese la prima busta: erano una decina.
Il destinatario era stato scritto evidentemente molto tempo dopo aver scritto il mittente,poichè l'inchiostro usato era diverso così come la calligrafia,che sembrava essersi evoluta nel tempo.
Dazai sussultò leggendo il nome del mittente: Oscar Wilde.
La prima busta sembrava piuttosto vecchia,alcuni angoli erano rovinati e il bianco della carta di era ingiallito,tuttavia il francobollo era recente,così come il timbro postale. Le lettere erano tutte mandate da Oscar Wilde e dirette a Dazai Osamu.
Quest'ultimo,sorpreso e incuriosito,aprì la prima busta e lesse il contenuto del foglio che vi era piegato all'interno.

Caro Osamu,
Si ricorda di me? Sono Oscar,Oscar Wilde! Ci siamo incontrati qualche mese fa alla sede della Port Mafia lì a Yokohama.
Spero che la mia lettera non la disturbi...Oh cielo,forse lo sta facendo.. Ma in ogni caso,ci tenevo a ringraziarla ancora per quello che ha fatto per me. È stato davvero gentile,Dazai-san..
Oh cielo! Ho appena versato una lacrima sulla busta da lettere.. Sono proprio imbranato. Ad ogni modo,ho intenzione di dire a mio padre che non voglio succederlo a capo dell'organizzazione e che voglio intraprendere la mia strada.. Mi auguri buona fortuna!

‧͙⁺˚*・༓☾ Gli Immortali II (Croce e Delizia)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora