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"Capo"

Erano passati due mesi da quando Beatrice,o meglio Dante, era salita sulla Divina Commedia,il dirigibile brevettato e ideato da James,e aveva fatto la conoscenza dei membri della D.A.N.T.E.
<<Gnocca>> aveva detto Victor.

<<P-piacere>> l'aveva salutata Kano. 
<<Fumi erba?>> era stata la domanda di Saffo. 
Hermann aveva fatto un cenno col capo borbottando dei suoi esaurimenti nervosi. 
James l'aveva presentata come 'la loro nuova collega'. 
Le aveva dato una stanza come tutti gli altri,le aveva spiegato le regole del posto e cosa facevano. 
Principalmente le toccavano la maggior parte delle pulizie,e ne era sollevata perchè era una scusa per stare il più lontano possibile dagli altri che invece si occupavano di questioni burocratiche. Certo,le ore di lavoro sembravano infinite. La sera,quando finalmente aveva finito di lavare e spolverare ogni singola stanza dei tre piani del dirigibile,si stendeva sul letto della sua stanza e si addormentava senza nemmeno togliersi il grembiule di dosso. 
James aveva detto che l'avrebbe portata all'Inferno personalmente,ed evidentemente non stava scherzando. 
Avrebbe preferito morire. 

I sensi di colpa la divoravano durante il giorno e vedere la sua faccia riflessa sulle superfici riflettenti le causava dei temporanei attacchi di panico che cercava di calmare il più in fretta possibile senza essere vista; inutile dire che nonostante si addormentasse presto i suoi incubi la svegliavano ogni qual volta provasse a dormire per più di mezz'ora. Spesso preferiva alzarsi dal suo letto e andare in giro in piena notte per avvantaggiarsi rispetto alle pulizie del giorno dopo. 

James la ignorava praticamente tutto il tempo. 
La trattava come una signora delle pulizie,le sorrideva fintamente quando c'erano gli altri e le lanciava occhiatacce di puro disgusto quando invece la incontrava nei corridoi. Le faceva cadere il secchio con l'acqua oppure le faceva lo sgambetto per farla cadere. 
Bea scoppiava a piangere. 
Le sembrava di essere tornata a quando era lei a fargli continuamente scherzi perchè era arrabbiata. 
Avrebbe dato qualsiasi cosa per tornare a quel momento. 
Per far tornare Dante in vita. 
Ma ora era lei Dante,e si rese conto mano a mano che James Joyce le aveva davvero garantito una condanna lunga quanto la sua vita,condanna molto peggiore che essere confinata fra quattro mura: le aveva messo il volto della donna che aveva ucciso,l'aveva obbligata a diventare lei. 

[...]

Mangiavano al tavolo tutti insieme nella sala centrale,ma Dante era sempre praticamente invisibile per loro. 
Saffo e Kano conversavano amichevolmente, il tedesco e il francese di cui non ricordava mai i nomi litigavano in continuazione,soprattutto quando quest'ultimo approfittava delle soste fatte a terra per rifornirsi per portare a bordo un paio di belle ragazze che rimanevano lì fino alla sosta successiva. 
Non che non le rivolgessero la parola,ma probabilmente erano tutti convinti che fosse strana. 

Troppo solitaria,troppo...strana. 
James,invece,sembrava incoraggiare gli altri a comandarla facendole fare quello che volevano. 
Nessuno le aveva mai chiesto niente però,se non un bicchiere d'acqua o di Vodka nel caso di Victor quando la incontravano nei corridoi dei piani bassi. 

L'irlandese la guardava con quello sguardo calmo,apatico,lo sguardo di un capo,ma che dietro nascondeva un odio impossibile da percepire. Sembrava minacciarla di non pensare mai a qualcosa come togliersi la vita. Era dottore,probabilmente l'avrebbe salvata solo per umiliarla pubblicamente e rimetterla al lavoro,per questo Bea non lo fece mai. 

E in quel modo passarono i primi quattro mesi nella D.A.N.T.E,senza che nulla di diverso accadesse. 

[...]

Come per far bene intendere che Dante fosse inferiore agli altri,James le aveva dato la stanza più piccola al piano più basso (ironicamente,quello dell'Inferno). Più di una volta aveva avuto paura lì,anche se non sapeva bene di cosa. 
Dopo un certo periodo aveva iniziato a dormire più a lungo della solita ora e mezza,probabilmente perchè si stava abituando all'ambiente. 
Una sera,tuttavia,sentì bussare alla porta più forte del solito. 
<<Si?>> quando aprì fu investita da una figura alta e da un forte odore di alcool. Forse Assenzio? Whisky?

‧͙⁺˚*・༓☾ Gli Immortali II (Croce e Delizia)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora