‧͙⁺˚*･༓☾ Gli Immortali II (Croce e Delizia)

16.

"Non sembri tu"

Chuuya non aveva aperto bocca,non aveva detto nulla.
Non sapeva nemmeno da quanto tempo fosse sdraiato supino con gli occhi fissi sul soffitto tanto familiare dell'abitazione di Dazai con quest'ultimo che dormiva profondamente in preda ad un mezzo coma etilico accanto a lui.
Non si riconosceva,ecco.
Normalmente gli avrebbe tirato un ceffone tanto forte a ribaltargli quella bella mascella che si ritrovava,avrebbe preso tutte le sue cose e sarebbe andato via,ma non si era mosso; aveva ricacciato indietro le lacrime e il risentimento,aveva ingoiato quel nome insieme al sangue che aveva fatto colare dalle labbra del partner a forza di morsi.
Ma quel nome non era il suo.

Cosa era diventato Chuuya Nakahara? Il re delle pecore,il temibile Chuuya Nakahara dove era finito? Perchè tutto ciò che vedeva in quel momento,guardandosi allo specchio,era il protagonista di una storia per ragazzine: come se il suo cuore spezzato potesse divertire qualcuno molto più in alto di lui,le sue gioie potessero essere solo ragione di chiacchiere e le sue lacrime di empatia. Lui non voleva essere questo,non voleva essere il protagonista di uno spettacolo in cui solo lui non si divertiva.
Ma l'amore è così.

L'amore è come il filo che tiene in vita le marionette: quando c'è sono piene di vita,ma hanno da accettare la consapevolezza di non essere mai davvero liberi,mai davvero sè stessi,sempre pieni di qualcun altro. Ma noi lo facciamo,accettiamo quel filo perchè sappiamo che senza ci accasceremmo al suolo privi di emozioni,sicuri certo,ma esiste davvero tutta questa sicurezza nell'essere nulla?

Ora Chuuya avrebbe voluto spezzare quel filo,avrebbe voluto essere nulla perchè tanto il vuoto dentro di sè lo sentiva lo stesso.
"Sto impazzendo" pensò,passandosi le mani sul viso stanco.
Si alzò facendo attenzione a non fare rumore anche se era piuttosto sicuro che Dazai non si sarebbe svegliato comunque,e si rivestì con più cura del solito: come se ogni indumento fosse una parte di sè stesso e rimettendosela addosso si ricordasse poco a poco chi fosse. Quando,infine,si infilò il cappello,scoprì che quello strano gioco aveva funzionato: lui era Chuuya Nakahara,il terrore al servizio del bene. E aveva un lavoro da fare.

[...]

<<Abbiamo avuto notizie dei tuoi spostamenti da fonti anonime>> spiegò Kunikida con in mano la sua agendina.
Si trovavano all'ospedale di Yokohama,che portava al rosso tanti ricordi; solo che stavolta si trovavano nella parte sotterranea,quella dove si trovava l'obitorio per i casi speciali di persone che era meglio se non si fossero fatte vedere alla luce nemmeno da morte. Si sentiva puzza di cadavere coperta da litri e litri di spirito e disinfettante,tutto intorno a loro era di un bianco/azzurro accecante e la temperatura era scesa di almeno dieci gradi rispetto alla brezza primaverile esterna.
<<Fonti anonime?>> Chuuya corrugò la fronte,poi ci pensò "Dazai? Mori? Chi è che ci teneva d'occhio?"
In mezzo alla stanza in cui entrarono c'era un lettino metallico con sopra un corpo coperto da un telo azzurro.
<<Come mai eravate sulle tracce di Graham?>> chiese il rosso esaminando la scena che aveva difronte: non riusciva a crederci che colui che era quasi riuscito a uccidere il Doppio Nero con tanta facilità adesso giacesse morto davanti a lui.

Soddisfacente,certo,ma solo se l'avesse ammazzato di persona.
Con quella faccia poi,sembrava un civile disperato,cosa gli era successo in quella manciata di mesi in cui non si erano visti?
Il biondo rispose alla domanda.
<<Ricordi,no? I furti alla casa farmaceutica,grazie alle vostre indagini siamo riusciti a risalire a lui anche se non avevamo idea di dove fosse. Era svanito nel nulla>>
Chuuya sussultò.
<<Vuoi dirmi che Graham Young è sparito da Yokohama per mesi e io l'ho incontrato praticamente il giorno del suo ritorno?>>
L'altro scosse la testa.
<<Non da Yokohama,ma dal Giappone intero. C'erano squadre che lo cercavano per svariati crimini ovunque,abbiamo scoperto. Tuttavia qualche avvistamento c'è stato nel corso di questi due mesi,ma solo qui a Yokohama>>