76||fratello||

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Pov's Rocco

Mi siedo sul divano accanto ad Carlotta, anche se starei volentieri in piedi e soprattutto fuori di qui, ma me ne sto zitto e mi guardo intorno, la casa di mio padre come me l'ero immaginato è enorme e moderna, solo il salotto sembra un campo da calcio. Per la maggior parte è bianca, infatti anche il divano a forma di elle, è immacolato, difronte ad esso c'è un tavolino in vetro, sotto di esso una tappeto con varie linee curve bianco e nero. Ma la cosa che ovviamente mi colpisce di più è la televisione al plasma che mi si presenta davanti, attaccata alla parete difronte a me e ne compre la maggior parte, nella parte alle mie spalle c'è un immensa libreria, che anche se mia sorella cercherà di nasconderlo, so che vorrebbe spiegarmi per filo e per segno la trama di tutti i libri che contiene. L'altra parete ha diversi scaffali e mensole, sia chiuse che aperte, e senza dover vedere cosa c'è dentro già so che contiene tutti i vari alcolici che costano ciascuno tutta la nostra piccola casa difronte al mare, ed è quello che mio padre serve alle persone importanti quando vengono a trovarlo.
L'ultima parete è occupata interamente da un camino a legna, dall'aria antica e ovviamente costosa. Smetto di guardami intorno e mi concentro sulla mia sorellina, è appena tornata da quella che credo sia la cucina, e ha portato alcune cose da bere e da mangiare. Le sorrido
-da quando sei diventata una così brava donna di casa?- le chiedo, lei alza lo sguardo incrociando i miei occhi verdi uguali identici ai suoi, solo che lei mi guarda male, ma poi continua ad appoggiare le varie cose sul tavolino di vetro, e ho paura di vederlo sgretolarsi per terra tra pochi secondi. Nicole si siede sul pouf difronte al divano, dando così le spalle a quella gigantesca televisione
-allora si sa già se è un maschietto o una femminuccia?- chiede entusiasta con un sorriso mia sorella, lo devo ammettere Nicole con il tempo non è cambiata, era splendida da piccola e ora è meravigliosa. Dal primo istante in cui l'ho vista ho sentito dentro di me la gelosia da fratello maggiore sbranarmi, nessuno può toccare la mia sorellina, e ancora meno farla soffrire. Lo so forse sono troppo iper protettivo, ma me l'hanno portata via una volta, non voglio perderla di nuovo.
-è un maschietto- dice Carlotta sorridendo accarezzandosi dolcemente la pancia, e io le prendo la mano stringendogliela
-è così dolce, voi siete dolci- dice sorridendo sia a me che a Carlotta
-dovresti averli 24 ore su 24 con te, fidati dopo un po' cominciano a diventare davvero nauseanti- dice Azzurra ridendo, e mia sorella scoppia a ridere di gusto. Sento il campanello suonare
-cazzo, me ne ero dimenticata, scusatemi un attimo- dice mia sorella alzandosi, e lanciando una strana occhiata alla mia ragazza, io sposto lo sguardo da Nicole a Carlotta, cercando di capire che cosa cazzo si stanno dicendo. Ma a quanto pare la mia ragazza sembra aver decodificato lo sguardo di Nicole, prima ancora che io capissi che si stavano mandando una messaggio tramite sguardo, le sorride e poi si volta verso di me, mentre Nicole va verso la porta per vedere chi c'è.
-che succede?- chiedo a Carlotta abbastanza confuso, lei mi sorride
-nulla di che, cose tra donne- dice e mi stampa una bacio sulle labbra.
Dall'entrata sento due voci quella di mia sorella e quella di un ragazzo. Dopo pochi secondi Nicole torna in salotto con la mano intrecciata a quella di un ragazzo, mi irrigidisco di colpo. Sento il fegato e le budella ritorcersi dentro il mio stomaco. Da quando la mia sorellina ha un fidanzato? Questa cosa non mi convince, lui non mi convince. Il ragazzo in questione ha un ciuffo castano come i suoi occhi che sono di un color nocciola chiaro, è abbastanza alto e alquanto muscoloso, quando incrocia il mio sguardo non lo distoglie e nemmeno io.
A prendere parola è Nicole, che si schiarisce la voce, l'aria in pochi secondi si è fatta irrespirabile a causa della tensione
-questo è Nate, il mio fidanzato, Nate questi sono mio fratello Rocco, la sua fidanzata Carlotta e Azzurra la sorella di Carlotta- dice presentandoci, Carlotta si alza da divano, mandandomi però prima un occhiata di avvertimento, e quella l'ho capita ormai da 9 anni a questa parte, significa "fai una cazzata e te ne pentirai amaramente", dopodiché va verso il ragazzo sorridendo porgendogli la mano, che lui stringe ricambiando il sorriso, distogliendo così lo sguardo dal mio.
-piacere di conoscerti- dice la mia fidanzata. Io mi alzo in piedi di scatto
-Nicole puoi venire un attimo, per favore?- chiedo continuando a guardare quello che dovrebbe essere Nate e distogliendolo solo alla fine per incrociare lo sguardo di mia sorella. Lei sospira ma annuisce, e insieme andiamo in corridoio, lei incrocia le braccia al petto
-mi spieghi chi cazzo è quello?- chiedo alzando le sopracciglia
-è Nate, Rocco, il mio fidanzato- esclama continuando a guardarmi negli occhi
-e da quando tu hai un fidanzato?- chiedo a voce leggermente alta, e continuando a guardarla negli occhi, lei li alza al cielo
-Rocco per favore, non fare il fratello iperprotettivo ora, ho 18 anni ormai, è normale che io esca, mi faccia degli amici e che trovi anche un fidanzato- dice esasperata, come se stesso parlando con un idiota
-non sono d'accordo sulla parte in cui dici mi trovo un fidanzato- dico incrociando le braccia al petto
-sei impossibile Rocco- esclama
-ah io impossibile?- chiedo
-già- e torna spedita in salotto, ma per me la discussione non è finita, la seguo e la prendo per l'avambraccio per farla girare verso di me.
-sei ancora una bambina Nicole- dico a denti stretti
-ho 18 anni Rocco, non sono più una bambina da un pezzo, e mi dispiace, mi dispiace che papà mi abbia portato via lontano da te, ma come non si sono fermati gli anni per te, non si sono fermati nemmeno per me, sono cresciuta parecchio dall'ultima volta che ci siamo visti a faccia a faccia- esclama, Carlotta sia avvicina a me e mi prende un braccio.
-ehi tranquillo okay?- dice sottovoce così che sia io l'unico a sentirla e prende ad accarezzarmi dolcemente, cosa che mi tranquillizza, di poco ma almeno fa sparire quella voglia di prendere a pugni Nate. Noto che anche Nate si è avvicinato a mia sorella e ora le sue mani sono posate sulle sue spalle
-prima di metterti ad urlare ascoltami Rocco per favore, quando sono arrivata qui, nessuno mi voleva come amica, ero quella nuova quella strana, mi sentivo sola e fuori dal mondo. Tu non mi chiamavi, inizialmente non sapevo che papà aveva fatto in modo di toglierci tutti i contatti, pensavo fossi tu che non mi volevi più sentire. Io stavo davvero male e il primo a parlarmi è stato lui- dice indicando Nate -è stato l'unico a venire da me e a presentarsi, da lì siamo diventati amici, anzi migliori amici- alza lo sguardo incontrando così quello del suo ragazzo e sorride -lui mi ha aiutata quando tu non potevi esserci, lui c'era quando avevo bisogno, mi ha fatto rendere conto che persona di merda è papà, e che non eri tu a non volermi più vedere ma lui che ci ha separati, e dopo alcuni anni quella che pensavamo fosse solo una forte amicizia si è trasformata in amore- dice tornando a guardarmi negli occhi. Io sospiro a fondo.
-sarà difficile accettarlo ma a me basta che tu sia felice- le dico, e lei sorride venendomi incontro, io la abbraccio, stringendomela al petto come non facevo da troppo tempo -ho solo paura di perderti di nuovo, Scimmietta- le sussurro quando è abbracciata a me. La sento sorridere
-non mi perderai mai Rocco, tu sei il mio fratellone e niente e nessuno potrà mai cambiare questa cosa- mi dice stringendomi forte. Quando ci stacchiamo alzo lo sguardo e incontro quello del ragazzo di mia sorella -ma che sia chiaro, falle del male e ti raddoppio le ossa a calci- dico guardando negli occhi Nate, lui mi sorride per la prima volta e alza le mani in segno di resa.
-ricevuto- dice abbracciando i fianchi di Nicole e baciandole la testa

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