LA PASSIONE DI CRISTO DA UN PUNTO DI VISTA MEDICO

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La passione di Cristo da un punto di vista medico.

C'è anche un buon film che rende bene l'idea (il trailer è sovraimpressione). Uscito nel 2004 "The Passion of the Christ" (La passione di Cristo) del regista Mel Gibson, con l'attore protagonista Jim Caviezel.

Entriamo nei dettagli fisiologici relativi alla passione di Gesù. I racconti degli apostoli hanno descritto sintomi, per cui un medico, anche a distanza di duemila anni, può spingersi a esprimere qualche verità scientifica.

L'ultima cena, Gesù sa già tutto. Sa del tradimento. Giov 13: "Dette queste cose, Gesú fu turbato nello spirito, e testimoniò e disse: 'In verità, in verità vi dico che uno di voi mi tradirà'. [...]'Signore, chi è?'.
Gesú rispose: 'è colui al quale io darò il boccone, dopo averlo intinto'. E intinto il boccone, lo diede a Giuda Iscariota, figlio di Simone.
Or dopo quel boccone, Satana entrò in lui. Allora Gesú gli disse: 'Quel che fai, fallo presto!'.
Ma nessuno di quelli che erano a tavola comprese perché gli avesse detto ciò.
Alcuni infatti pensavano, poiché Giuda teneva la borsa, che Gesú gli avesse detto: 'Compra le cose che ci occorrono per la festa', oppure che desse qualcosa ai poveri.
Egli dunque, preso il boccone uscí subito. Era notte."

A quanti è capitato di non essere capiti dalle persone che ci stanno vicino e questo ha portato dolore nel proprio cuore. Questo lo ha provato anche Gesù. Sapeva anche, a che cosa stava andando incontro, la sua percezione era totale. Prova angoscia è a cena con i suoi, ma è teso, stressato. "In termini medici si deve pensare necessariamente al corpo di Cristo non in uno stato di rilassamento", con tutto ciò che un tale stato comporta: aumento del battito cardiaco e della pressione sanguigna, maggiore fluidità del sangue nella circolazione, produzione di saliva. Deve mantenersi lucido, ma il suo corpo manda molteplici segnali di allarme. La prova del Getsemani si avvicina e Gesù, in quanto uomo, manifesta i sintomi di chi si appresta ad affrontare un esame durissimo.

Mat 26:36: "Allora Gesú andò con loro in un luogo, chiamato Getsemani, e disse ai discepoli: 'Sedetevi qui, mentre io vado là a pregare'."
Non a caso la parola originale di questo giardino Getsemani in greco significa "frantoio o luogo di frantumazione"

Lu 22:44: " Ed egli, essendo in agonia, pregava ancor piú intensamente, e il suo sudore divenne simile a grumi di sangue che cadevano a terra."

Luca, che è medico, racconta che Gesù, entrato nel giardino, suda sangue. Un uomo in quelle condizioni psicologiche può avere un aumento della sudorazione in quella maniera. Il fenomeno ha un nome, ematoidrosi: di fronte a una grande paura, le ghiandole sudorali si dilatano e contemporaneamente abbiamo una vasodilatazione dei capillari sottocutanei collegati alle ghiandole. Le ghiandole sudorali, dilatate, comprimono i capillari e questi si rompono. Il sangue dei capillari rotti si mescola al sudore e la miscela sale in superficie. Una volta usciti, sangue e sudore si separano, per cui vediamo gocce d'acqua e grumi rossastri. Non a caso Luca parla di tromboi, ovvero proprio grumi, non gocce, e dice che questi tromboi cadono a terra: perché avviene in effetti così quando i grumi, spinti dal sudore, scivolano verso il basso. Gesù si stava caricando del peccato dell'uomo. Questo lo stava allontanando da Dio; perché il peccato separa da Dio.

Gesù è 100% Uomo e 100% Dio.
In quanto uomo, manifesta un sintomo raro, ma possibile, e tipico dell'uomo terrorizzato. In quel momento è già estremamente spossato (fra l'altro l'ematoidrosi rende più sensibile la pelle ai traumi, rendendola più fragile) ed è in queste condizioni che si avvicina all'arresto e alle successive prove.

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