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"Sono nato negli Hamptons"
Lo guardo
"Hamptons?"
"Si, mia madre è...era un'attrice e mio padre, un regista..."
Si mette i guanti
"Quando avevo 18 anni hanno avuto un incidente in barca in Australia e sono morti..."
"Mi dispiace"
"Sono rimasto solo con mio fratello e ho deciso di arruolarmi. Mi hanno mandato in Iraq. Sono stato lì sette anni. Ho studiato medicina, ho fatto il chirurgo da campo e ho salvato milioni di vite. Una mattina una bomba ha svegliato l'intero reggimento. Le forze nemiche avevano iniziato a bombardarci. Sono rimasto ferito a una spalla, ma ho continuato a salvare uomini, nonostante sanguinassi. Quando l'emergenza è cessata, c'erano centinaia di morti. Ho fatto richiesta di tornare a casa, dopo tutte le crudeltà che avevo visto in guerra ero stanco. È stato difficile riprendere. Appena tornato ho scoperto che mio fratello era diventato il direttore di un'importante industria che commercia in tutto il mondo e che ha arricchito il patrimonio di famiglia. Per tornare alla normalità, ho iniziato a lavorare come medico in un ospedale degli Hamptons. Un giorno però, ho commesso un errore...adesso inizio a mettere i punti, vuoi un po' di anestetico?"
"No, no..."
Inizia a mettere i punti
"È arrivata una donna incinta con un tumore all'ultimo stadio. Voleva salvare sua figlia e io ho rispettato le sue volontà. Lei è morta dopo aver visto il visino della sua piccola. Il marito ha fatto causa all'ospedale e, essendo un importante avvocato, ha vinto la causa e io sono stato licenziato e screditato perché ero il responsabile di tutto l'accaduto con accuse che miravano anche alla mia poca stabilità psichica a causa del periodo di guerra. Dicevano che avevo subito un PTSD come capita a molti medici che hanno vissuto la mia stessa esperienza, ma non è vero! Stavo bene e ho consultato sei diversi psicologi in tutto lo Stato per certificare la mia sanità mentale. Niente è servito a reintegrarmi, perciò due anni fa mi sono trasferito a Boston e poi qui, dove nessuno sapeva chi fossi e così sono finito a fare il paramedico..."
Mentre racconta guardo le sue mani muoversi talmente velocemente, ma in modo preciso
"Mi dispiace. Se vuoi posso parlare con Nico...ah, no..."
"Sta bene, ne sono certo..."
Sorride
"Ti ho messo sette punti inoltre, nella salina che hanno iniziato c'è dell'antibiotico, quindi ti sentirai subito meglio..."
"Grazie"
"Ti aiuto ad alzarti..."
Mi leva l'ago dal braccio
"Ci facciamo un giro?"
Lo guardo e annuisco."Ada, come stai?"
Mi chiede Olivia mentre passa nel corridoio con sacche di sangue in mano
"Bene, ma Nico?"
"È in condizioni critiche. Credo che lo opereranno per un'emorragia al fegato, ma devi parlare con Travis..."
Si allontana
"Dov'è adesso?"
Mi guarda
"Venite con me"
Andiamo in una sala trauma. Nico è steso sul lettino. A terra solo sangue, lui stesso è ricoperto di sangue
"Ada..."
"Travis, come sta?"
"Dobbiamo operarlo, ma ho paura che non si risveglierà facilmente..."
"C-come?"
"Ha preso una botta molto forte alla testa e anche se riparassimo il danno al fegato, non potremmo operarlo subito anche alla testa e così aumenterebbero i rischi di un danno permanente..."
"Fa' di tutto affinché mi dica -Buongiorno- quando mi sveglio..."
Esco."Leo..."
Lo vedo seduto nella sala d'attesa
"Te l'hanno detto, vero?"
"Si..."
Lo guardo
"Adesso sei tu l'unico che può prendere decisioni su Nico, ti prego, non sbagliare..."
Lo abbraccio
"Non ti preoccupare..."
Sorride un po' malinconico. Arriva anche Emily con due caffè. Parliamo un po', poi decido di andare ad aiutare con i pazienti in emergenza, mentre aspetto notizie di Nico.
Philip lavora accanto a me. Non mi interessa delle conseguenze legali che quest'azione può avere, ma per adesso Philip è l'unico che mi sta accanto. Strano che io mi fidi così tanto di uno sconosciuto.Trattiamo un bambino con ustioni sul 50% del corpo. Abbiamo dovuto fasciare gli arti superiori e intubarlo, ma ce la farà.
È tardi. Sono passate circa tre ore da quando ho avuto notizie di Nico. Chiamo Olivia
"Ada, stiamo entrando in sala operatoria..."
"Come sta?"
"Ha avuto un arresto cardiaco...devo andare..."
Chiude.
Mi giro verso Philip
"Hai sentito?"
"Si, vieni, devi mangiare..."
Usciamo e andiamo al bar. Prendo un avocado toast e un succo di pompelmo. Philip prendere un waffle, un'insalata e un'acqua minerale
"Pensi che ce la farà?"
"Quando parlavi con Leo ho visto gli esami. I valori erano bassi e l'emorragia molto estesa, ma so che faranno di tutto per salvarlo"
Dopo aver mangiato torniamo in ospedale.
Un'infermiera mi dice che Nico è uscito dalla sala operatoria.
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NYC Health
Romance[STORIA COMPLETA - REVISIONATA] •L'inverno si avvicina a New York e Ada, giovane medico chirurgo, ha un insolito incontro, mentre passeggia il suo cane Shia. Nel frattempo al NYC Health, l'ospedale più grande e longevo della Big Apple, arriva il nu...