Nine

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Mi sveglio.
In realtà non ho mai preso sonno questa notte. È passata una settimana da quando Nico è entrato in coma. Guardo la mia mano, i punti sono ancora lì, Philip ha preferito non rimuoverli perché la ferita è molto profonda e preferisce che si rimargini bene. Le condizioni di Nico sono stabili. Anche se l'ematoma non si è riassorbito, sono speranzosa, sono sicura che si sveglierà.

•••

Sono passate due settimane e mezzo da quando Nico è entrato in coma. Ogni mattina vado a lavoro mezz'ora prima per stare un po' con lui. Gli racconto le mie giornate, sono sicura che mi può sentire. Oggi faranno un'altra TAC per vedere se l'ematoma si sta finalmente riassorbendo.
Intanto Travis, in qualità di temporaneo direttore dell'ospedale, ha assunto Philip come chirurgo, per sostituire Nico, ma anche per reinserirlo nel mondo dell'ospedale dal quale era stato allontanato in passato.
Faccio un respiro profondo ed entro in ospedale. È difficile lavorare pensando che non posso aiutare Nico a svegliarsi.

•••

È passato un mese. Un mese da quell'incidente nel quale Nico ha avuto la peggio. La TAC di un paio di settimane fa ha avuto esito positivo. L'ematoma si sta riassorbendo. Nico non avrà bisogno di un'altra operazione, che sarebbe stata molto rischiosa perchè avrebbe potuto peggiorare la situazione, e ci sono buone possibilità che si risvegli presto.

•••

Sono passati quasi due mesi da quando non sento più la voce di Nico, non vedo i suoi occhi azzurri e non mi accarezza più il viso. Sono seduta nel mio studio. Sto leggendo delle cartelle come faccio di solito alla fine della settimana. Bussano alla porta
"È aperta!"
Dico
"Ciao Ada..."
Entrano Travis e Leo
"Ciao. È successo qualcosa? Con...Nico?"
Mi alzo
"Eh"
Dice Travis
"Dall'ultimo encefalogramma è venuto fuori che Nico ha pochissima attività cerebrale"
Mi lascio cadere sulla sedia
"No...no...voglio vedere questi esami!"
Inizio a piangere. Leo mi guarda senza dire niente
"Ada"
Travis viene dietro di me e mi abbraccia
"Abbiamo fatto di tutto"
"Cosa volete fare ora?"
Chiedo
"Io..."
Dice Leo per la prima volta da quando è arrivato
"Ho deciso di donare gli organi..."
"No-no vi prego. Nico si può ancora svegliare"
Dico asciugandomi le lacrime sul viso
"Datemi...una settimana, una settimana per trovare una soluzione, tanto la situazione non può cambiare. Giusto?"
Leo e Travis si guardano
"Va bene. Una settimana."
Escono.
Secondo gli esami Nico è quasi cerebralmente morto. Ho visto molte situazioni del genere nella mia carriera e nessuno si è mai svegliato, ma Nico. Io credo che lui ce la possa fare. Mi corico sul divano e inizio a piangere. Piango per più di un'ora. Piango tutte le lacrime che non ho pianto in due mesi.
Sento la porta aprirsi
"Ada..."
È Max. Si avvicina e si siede accanto a me
"Travis mi ha detto tutto. Ero in sala operatoria. Mi dispiace, però sei un medico, devi considerare la possibilità che qualsiasi cosa farai probabilmente non servirà a niente"
Lo guardo
"Troverò un modo"
Mi alzo. Mi asciugo le lacrime
"Vado in archivio"
"Vengo con te"
Mi segue. Lo guardo
"Grazie"
Sorrido.

Arriviamo in archivio e iniziamo a controllare nella sezione dei ricoverati in terapia intensiva in stato vegetativo e, poiché le cartelle sono infinite, decidiamo di considerare solamente gli anni 2010/2019. Dividiamo ulteriormente le cartelle in pazienti che si sono svegliati e pazienti che invece non ce l'hanno fatta. Rimangono pochissime cartelle sul tavolo davanti a noi.
Apro una cartella
"Keira Flint"
Inizio a leggere
"È stata in coma due settimane a causa di un proiettile incastrato tra due vertebre cervicali. Dopo l'intervento di rimozione del proiettile si è risvegliata"
"No"
Dice Max guardandomi
"Io ho trovato Alex Ross. È entrato in coma in seguito ad un incidente d'auto. Aveva un'emorragia cranica e si è svegliato dopo quattro giorni dall'intervento per bloccare l'emorragia"
"No. Nico è in coma da troppo tempo. Continuiamo a cercare"
Leggiamo cartelle per più di tre ore. Analizziamo ogni virgola per non farci sfuggire niente. Dopo più di tre ore siamo ancora seduti attorno al tavolo dell'archivio
"Ci sono!"
Dico alzando una cartella
"Cosa hai trovato?"
"Leggi..."
Gli passo la cartella
"Potrebbe essere una buona idea"
Dice sorridendo.
Sistemiamo tutto e saliamo da Travis con ancora la cartella in mano. Busso ed entro.

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