Twenty-seven

1.6K 47 0
                                    

Sto fissando il soffitto.
Sono coricata a fissare il soffitto da più di un'ora.
Non riesco a prendere sonno in questi giorni, ho troppi pensieri per la testa, come il fatto che ho sviluppato l'anemia e per la quale sto prendendo delle pillole di ferro, che fra l'altro hanno un sapore orribile!
Mi muovo nel letto. Nico non è accanto a me. È dovuto scappare in ospedale per un'emergenza
"Sto tornando. Ti amo."
Mi ha sussurrato così prima di uscire. Forse pensava che io dormissi, ma in realtà non avevo mai preso sonno.
Chiudo gli occhi.
Pensieri. Immagini.
Vedo Eva che mi dice
"Non c'è battito" riferendosi a quando ho perso il bambino.
Vedo Nico su una barella poco dopo l'incidente che l'ha mandato in coma, non sapevo se si sarebbe mai svegliato.
E poi vedo me e Nico nella tenda in campeggio. Non volevo più stare con lui, parlarci, vederlo, dopo aver perso il bambino.
Sorrido se penso a quello che ci siamo detti
"Non è importante per me avere un figlio, sono molto geloso"
Mi disse.
Come potevo non tornare fra le sue braccia.

Nico mi asseconda in tutto. C'è sempre stato anche quando l'avevo allontanato.
Mi rigiro nel letto. Provo a prendere sonno.
Chiudo gli occhi, ma li riapro di colpo quando sento bussare alla porta.
Un colpo. Un altro lo segue. Poi silenzio.
Sento un altro colpo
"Ada! Ada aprimi, ho bisogno di aiuto! Ada!"
Una donna grida il mio nome.
I colpi sulla porta si fanno sempre più forti e ravvicinati
"Ada, Ada!"
La sento piangere
"Ada! È qui!"
Non sento più niente. Mi alzo e prendo il telefono, esito un attimo. Non so cosa fare
"Leo. Leo sono Ada!"
"Ada, che succede? Stai bene?"
"Io si, ma..."
Un colpo alla porta mi blocca. Altre grida, lei gratta con le unghie il legno della porta
"Ada!"
"Leo...Leo-c'è una donna fuori dalla mia porta, credo sia con qualcuno...dice che..."
Faccio un respiro
"Ada, rilassati, cosa succede?"
"Vieni ti prego!"
"Arr..."
Cade la linea.
Sento un colpo di pistola verso la mia porta. La donna grida.
Mi siedo in un angolo sotto la finestra. Sto tremando.
Shia si alza e abbaia contro la porta. Cookie si accuccia vicino a me.

"Ada non mi lasciare qui fuori!"
Sto tremando. Shia continua ad abbaiare. Un altro colpo di pistola colpisce la serratura facendo aprire la porta. La donna entra e cade a terra. Un uomo dietro di lei le punta la pistola ad una tempia. Mi alzo, le luci di casa non sono accese, lui non mi vede, ma lei grida il mio nome. Sento dei movimenti. Cookie, che è sempre stato accanto a me, comincia a correre, morde l'uomo. Non vedo la scena, ma sento lui gridare per il dolore, credo gli abbia preso la gamba. Lui spinge Cookie che si accascia a terra facendo un verso di dolore.
L'uomo si avvicina, sento i suoi passi sempre più vicini a me. Mi prende per un braccio, mi tira a se. Mi libero dalla sua presa, sento un colpo di pistola. Lui viene colpito, cade a terra ai miei piedi. Trattengo il respiro. Non so cosa sia appena successo, vedo arrivare Leo e Emily seguiti da altri due uomini in divisa e due paramedici.
"Ada!"
Dice Leo avvicinandosi
"Leo"
Inizio a pingere
"Cosa è successo?"
"Non lo so...non lo so..."
Emily prende una felpa dalla mia camera
"Metti questa, sta arrivando la scientifica..."
"È morto?"
Chiedo
"No. Ho sparato ad un fianco."
Dice Leo.
"Cookie...come sta?"
"Che è successo a Cookie?"
Chiede Leo
"Cookie..."
Sento la voce di Nico. Forse l'ho solo immaginata, ma lo vedo nelle scale discutere con un poliziotto
"Fatelo passare!"
Dice Leo
"Nico!"
Gli corro incontro
"Stai bene?"
"Si..."
"Cosa è successo?"
"Un uomo...è entrato in casa...Cookie..."
Inizio a piangere
"Cookie cosa?"
Chiede Nico
"Cookie mi ha difeso. Ha morso l'uomo, lui l'ha cacciato. È caduto a terra..."
"Sta bene!"
Dice Emily accarezzandolo. Cookie si è rimesso in piedi. Salta addosso a Nico appena lo vede.
"Vedi che sta bene..."
Leo mi accarezza il viso. Mi tocco il polso che l'uomo ha stretto con la sua mano. È comparso un livido violaceo. Nico si avvicina
"Olivia mi ha detto che sarebbe arrivata un'emergenza partita da qui. Ho preso la macchina, ma si era scaricata la batteria, Travis...Travis mi ha accompagnato qui. Pensavo ti fosse successo qualcosa!"
Vedo Travis abbracciare Emily
"Ho cercato parcheggio!"
Dice giustificandosi per essere arrivato dopo Nico
"Chi era quella donna?"
Chiedo a Leo
"A quanto pare è stata una tua paziente. Era stata ricoverata per lesioni da percosse, mesi fa, quell'uomo era l'ex marito..."
Dice Emily leggendo il fascicolo
"E come è arrivata qui? Le informazioni sui medici sono private, nessuno può accedervi!"
Dice Travis
"Questo è quello che cercheremo di scoprire..."
Sorride Leo
"Riposati..."
Dice. Travis mi guarda
"E quel livido?"
Chiede
"Fammi vedere..."
Prende il mio polso tra le sue mani
"Metti un po' di ghiaccio, si gonfierà nelle prossime ore, probabilmente hai una contusione..."
Sorrido
"Vorrei andare in ospedale. Nico..."
Nico sorride
"Si...andiamo in ospedale..."
Prendo un cambio di vestiti e usciamo.
La serratura è rotta. Il proiettile si è incastrato nella toppa della chive, i poliziotti hanno transennato l'intero pianerottolo.

NYC HealthDove le storie prendono vita. Scoprilo ora