Eyes In The Dark ~1

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Erano giorni che non dormivo, e stavo cominciando a uscire di testa per davvero. Alex era preoccupata, e onestamente lo ero anche io: da un po' di tempo avevo cominciato a sentire una voce che come un sussurro mi chiamava. Poi erano arrivate le allucinazioni, accompagnate da brividi di freddo e vertigini. In ogni buco scuro, in ogni posto nascosto vedevo quegli occhi lattei privi di iride e pupilla, incorniciati solo dall'alone confuso di un viso.
E nel silenzio della notte quei sussurri erano lame taglienti che laceravano la mia sanità mentale, quegli occhi un'inquietante faro davanti a me che sembrava avvicinarsi lentamente a me.
Andò avanti per una settimana, fino a quando all'improvviso scomparve tutto come in un miracolo. Quella mattina mi alzai dal letto stranamente calmo, nonostante l'ennesima notte insonne. Nel silenzio dell'alba, l'unico suono udibile era il cinguettio degli uccellini fuori dalla mia finestra. Rimasi piacevolmente sorpreso da quella novità, trascorsi una giornata serena e mi ripresi rapidamente, convinto che fosse finalmente tutto risolto. Ma quando il sole cominciò a calare e arrivò l'ora di andare a dormire cominciai a sentirmi inquieto. Non dissi nulla ad Alex, e dopo cena andai a dormire.
Per un tempo che mi parve infinito rimasi all'erta, con gli occhi che vigili scattavano da una parte all'altra della stanza.
Cominciai a pensare che forse quella cosa, qualsiasi essa fosse, una maledizione, un demone, mi avesse dato solo un attimo di tregua per poi assalirmi quando meno me lo sarei aspettato.
Finalmente, dopo un paio di ore, cominciai a calmarmi, e finii con l'addormentarmi.

Faceva freddo e caldo allo stesso tempo c'erano continui e intensi sbuffi di vento che provenivano da ogni parte, e un ticchettio come di un orologio che risuonava tutto intorno a me.
Era tutto molto buio, ma percepivo la presenza di qualcosa intorno a me, un luogo concreto, non come fosse vuoto.
-C'è nessuno?
La mia voce suonò ovattata e flebile, accompagnata da sospiri pesanti. Feci un passo in avanti, lentamente, e poi un'altro e un'altro ancora. Più avanzavo, più i fischi del vento ai facevano intensi nelle mie orecchie, e più il ticchiettio diventava rapido e insistente, fino a quando si aggiunsero le voci.
Non erano come quelle che avevo sentito fino alla notte prima, sembravano più umane; certe erano grida di dolore, altre erano lamentose, altre ancora dei sussurri divertiti, altre suonavano minacciose. Tutte mi chiamavano, continuamente, mentre il vento si faceva più reale e mi avvolgeva e mi strattonava come fossero braccia umane.
Un ultimo passo, e tutta l'oscurità che avevo intorno cominciò a vorticare davanti ai miei occhi. Le voci cominciarono ad abbassarsi piano piano, come all'arrivo di un personaggio importante.
E infatti, subito dopo quel volto dagli occhi vuoti e bianchi comparve davanti a me, stavolta così vicino che potevo sentirne il respiro.
La sua bocca, che ora vedevo meglio, si aprì in un ghigno sottile, e quando parlò, la voce che sentii mi lasciò pietrificato, con le gambe di gelatina.
Con voce gracchiante, tutto quello che disse fu: -Steve... Fratello...

Finalmente ho trovato la voglia di aggiornare -///-
Devo dire che non sono soddisfatta del capitolo, ma non ho più scritto perché non avevo ispirazione. Quindi se a qualcuno viene qualche idea strana per una storia, me lo può benissimo far sapere, e mi renderebbe felice ^^

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