SHAWN
Difficile accordarsi in questo con l'opinione comune, ma anche a Miami piove. In piena estate, come adesso, il fenomeno non è neanche tanto sorprendente: la città intera viene lavata violentemente da grandi portate d'acqua con andamento torrenziale. Per poi venire baciata nuovamente dal sole, come se nulla fosse successo.
Il Me Gusta è deserto in questo buio pomeriggio di rovesci, ma l'unica persona che mi interessa vedere gira liberamente per i tavoli, straccio alla mano e sguardo perso in chissà quali pensieri.
Apro la porta della caffetteria attirando l'attenzione di una cameriera bionda, che spalanca gli occhi non appena mi riconosce. Guarda poi in direzione di Cami, che canticchia distrattamente in fondo alla sala.
«I-io... » esita la bionda «Posso chiederti un autografo?» sussurra.
Sorrido, non sapendo in quale altro modo affrontare il suo imbarazzo.
«Ma certo! Come ti chiami?»
Essendo io l'unico cliente al momento, Cami si accorge della mia presenza nei pressi del bancone e non fatica a riconoscermi, reagendo però in modo strano. Dapprima stupita, cala poi un velo di freddezza in viso.
«Buongiorno. Desidera?» pronuncia, gelida.
Interdetto, mi giro lentamente verso l'altra ragazza per non mancarle di rispetto e prendo l'iPod che mi porge.
Corrugo la fronte: devo autografare un iPod?
«Mi chiamo Noelle.» sorride la ragazza, raggiante.
Osservo il lettore multimediale rigirandomelo tra le mani. Non ho molta scelta, dopotutto, perché l'unico posto in cui ho spazio per scrivere il mio nome è il retro.
Mi servo di un pennarello indelebile incastrato fra le altre penne e matite nel portapenne sistemato appena oltre il bancone.
«È davvero un bel nome.» commento, firmando. «Ecco a te!»
Le restituisco l'iPod e lei sparisce in quella che suppongo sia la cucina, lasciandomi solo con Cami.
O, meglio, con la versione seccata di Cami. Che le è successo?
«Ehi, tutto a posto?» domando.
Solleva un poco le sopracciglia, ma il suo sguardo privo di calore rimane immutato.
«Desidera?» ripete.
«Desidero sapere perché sei arrabbiata.» rispondo, sincero.
Alza gli occhi al cielo e si mette a strofinare il bancone, di umore più nero di prima.
«Cami...»
«Perché dovrei essere arrabbiata, secondo te, Shawn? Mmh? Spiegamelo.» sbotta.
Fermo la sua mano frenetica poggiandovi sopra la mia, che racchiude facilmente le sue piccole dita calde.
La guardo negli occhi, costringendola a fare lo stesso con me.
«Io non posso sapere cosa ti passa per la testa. Mi devi parlare tu.» insisto.
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Señorita (Shawn Mendes)
Teen FictionLontani da casa, Cami e Shawn si incontrano per la prima volta a Miami: lei in pausa da una vita in cui non ha scelto niente, lui prigioniero delle regole che le sue decisioni hanno portato con sé. Quanto tempo impiegheranno a scoprire che, sotto so...