Capitolo 15 • Fuoco

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SHAWN

Gradualmente, prendo l'abitudine di trascorrere le mie giornate ad intervalli alterni fra studio silenzioso e pacifico, in cui riesco a mettere in ordine i pensieri, e bar dominato da caos e viavai perpetuo. Ogni tanto faccio qualche capatina in spiaggia, per consentire alla schiuma di mare di portare freschezza alla mia psiche e, di conseguenza, ai versi delle mie canzoni.

Ne deriva un lavoro prolifico, che sa di allegria e magia dell'amore. Sotto lo sguardo complice di Noelle, tendo qualche piccolo agguato a Cami e mi diverto a provocarla tra un ordine e l'altro.

«Hai questo ciuffo ribelle oggi che mi tormenta particolarmente.» osservo, giocandoci in un momento di calma dal servizio.

Lei fissa le mie dita arrotolarsela intorno, poi mi rivolge uno sguardo piatto.

«A me lo dici? Tu non capisci cosa voglia dire svegliarsi e non sapere come gestire i propri capelli. Ah, come vorrei essere nata con i capelli lisci!»

«Non lamentarti, su. Io adoro le onde, le curve...» commento, subdolo.

Cami non tarda a cogliere l'antifona: il suo atteggiamento si fa improvvisamente provocatorio, a tratti caliente.

«Curve, dici?» scherza, girandosi per prendere il taccuino delle ordinazioni, piegandosi un po' sul banco da lavoro retrostante apposta per me.

Ammiro la visuale del suo fondoschiena pieno e tondeggiante, eccitandomi al solo pensiero di come potrebbe essere afferrarlo e stringerlo con le mani per scaricare un po' di desiderio, ma allo stesso tempo per aumentarlo.

Mi si propongono scenari a luci rosse nella testa e, onde evitare situazioni imbarazzanti, cerco di non deragliare coi pensieri. Mordo il labbro con forza e stringo i pugni, sperando che parte della tensione sessuale venga liberata.

Cami, però, decide di giocare sporco. Torna a guardarmi in faccia, controlla che non ci sia nessuno in sala e nemmeno a vista dalle finestre, dopodiché porta sensualmente una mano al seno sinistro, aggiustandosi il reggiseno, e mi rivolge un'espressione arrapata. È seria nuovamente in un battibaleno, ma quello che aveva la durata di un lapsus è bastato per provocarmi un problemino nei pantaloni.

È più forte di me: l'affondare dei denti nel labbro inferiore, su cui ancora si vede la traccia del rossetto rosso mattone, unito alla magnetica sensualità dei suoi occhi di cioccolato fuso, creano un mix di energia suadente che mi stuzzica parecchio.

Ammaliato, la osservo prepararmi un caffè e leccare il cucchiaino usato giusto per miscelare lo zucchero che ho versato in automatico, come preda di una coreografia già scritta.

«Che ne dite di ripassare la canzone che stava scrivendo Shawn? Potrebbe venirne fuori un singolo da urlo.» si intromette improvvisamente Noelle, ricordandoci che è qui con noi.

Cami si guarda attorno, poi fa spallucce, come a dire che non ha nulla di meglio da fare, in ogni caso.

«Va bene, facciamolo. Base, per cortesia.» acconsento, rivolgendomi a Noelle.

Lei mi restituisce uno sguardo confuso.

Estraggo il cellulare dalla tasca dei jeans e le faccio vedere dove pigiare.

«I love it when you call me señorita» canticchia Cami, piegandosi sul bancone per accarezzarmi il viso.

Incantato, ripenso all'altra notte, alla leggenda della sirena, alla luce eterea che la rende quasi una creatura magica, bellissima.

«Sapphire moonlight
We danced for hours in the sand» soffio piano, a voce così bassa che dubito che Noelle mi abbia sentito.

Afferro le mani di Cami e la aiuto a salire sul bancone per roteare e scendere al di qua, facendo perno sul sedere. Scivola lentamente tra le mie braccia, piccola e sinuosa com'è.

«Her body fit right in my hands, la la la» sussurro.

«It felt like ooh la la la» mormora lei, al mio orecchio.

La base, una chitarra pizzicata con suoni spagnoleggianti e schiocchi di dita alternati, diffonde una dolce melodia e io attraggo il corpo di Cami al mio, distanziandolo solamente per portarmelo poi più vicino.

Le sue iridi sfavillanti gorgogliano gioia, vivacità, vita. E le ciglia nere ne disegnano una cornice perfetta.

«I wish it wasn't so damn hard to leave you
But every touch is... ooh la la la» canticchio a bassa voce, accarezzandole la schiena.

Le sue dita vagano su e giù quasi come in risposta, dal petto all'addome e viceversa. Laddove premono con una più leggera decisione, ne sento la mancanza, che, ricolmata, genera un desiderio irrefrenabile in me.

Marchiato a fuoco da petali cutanei, refrigge scabra la brama pulsante di te, del profumo che ti porti addosso, denso, penetrante, che sa di fiori. E tu, gagliarda, non mi lasci che un sospiro all'orecchio, un soffio dal mare.

«Ooh, I should be running
Ooh, you keep me coming for ya»

Ardente, picchietti le dita sulle porte del mio cuore. Sciogli i ferri, apri i cancelli, riduci in cenere i sigilli come fossero cera d'api. E frusciano leggiadri i tuoi capelli sul cammino libero, costeggiato dalle fronde degli ostacoli che altri vedono ancora.

«Ooh, when your lips undress me»

Ti prendo per mano, il tuo dorso scivola tenero sul mio palmo.

«Hooked on your tongue» completo.

Una giravolta senza peso, un fiore senza spine.

«Ooh love, your kiss is deadly»

Mi inviti, provocatoria, a scoprire se la tua purezza nasconde un'anima peccaminosa. Come se avessi bisogno di scavare. Soltanto un abisso di lussurie vorrebbe celarsi dietro gli occhi angelici di chi adesca senza sporcarsi le mani.

«Don't stop.» concludo, lapidario e sensuale.

Camila si aggrappa al mio corpo, il suo bacino fermo grazie alla salda presa delle mie mani. L'elettricità fra noi è palpabile, scariche energetiche danzano tortuosamente dalla mia spina dorsale alle sue mani, propagandosi nel suo petto, che sento battere da dentro a ritmo assordante. E la consapevolezza di non esserle indifferente crea in me una sicurezza ferma, determinata, che ghiaccia il fuoco nella nostra bolla e taglia fuori tutto ciò che non è fenomenale, degno di memoria. Respiro  un po' di lei, restituisco indietro qualcosa che sa di me, un po' aria e un po' no. Nascono scintille, scoppietta tutto intorno, forgiano le fiamme della nostra passione gradevoli catene d'amore.

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Ciao amiche di questo mondo incasinato (ora più che mai)! Mi auguro di aver portato qualcosa di positivo nel vostro indice di letture, per potervi distrarre piacevolmente dalla disorganizzazione che governa ormai la quotidianità di tutti noi 🙈

Vi mando caldi abbracci e tanta forza, ma soprattutto un pozzo senza fondo di pazienza 😘

Besos 💖

Señorita (Shawn Mendes)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora