CAMI
Mi guarda con occhi diversi stasera.
Non saprei spiegarlo... È come se volesse sviscerarmi l'essenza, cogliere qualcosa ad una tale profondità in cui nemmeno io conosco me stessa. Sarà questo il segreto del suo successo? Ricercare cose che gli altri nemmeno vedono o di cui non sono a conoscenza? Caparbio, affonda la piccozza in fragili rupi, sgretola il pendio roccioso.
Distolgo lo sguardo e torno da mia cugina Ines, che festeggia il suo compleanno, e gli altri invitati. Ha scelto di venire qui perché si è innamorata dell'atmosfera del locale: era destino che mi trovassi qui ora.
Shawn mi segue con gli occhi, ma viene trattenuto da un piccolo pubblico che si è formato davanti a sé e decide di accontentare le loro richieste cantando una canzone dopo l'altra. Bravo è bravo, anche se una parte di me è convinta che faccia l'esibizionista per dimostrarmi quanto vale.
«Io non so come dirtelo, Cami: quel ragazzo ha occhi soltanto per te. Smettila di fare la sostenuta.» sussurra Ines.
Indispettita, reagisco con prontezza.
«Non sto facendo la sostenuta! Sto semplicemente preservando la mia libertà. Sai bene che voglio godermi ogni singolo momento qui a Miami e un legame sentimentale mi terrebbe ancorata con il cuore e con la testa. Non è quello che voglio in questo momento.» chiarisco.
«Quanto la fai complicata... Mica ti ha chiesto di sposarlo. Potete consumare una relazione breve ma intensa e poi prendere due strade separate. Tu non rinuncerai alla tua libertà del piffero e lui andrà in giro per il mondo cantando con la chitarra in mano. Ogni tanto penserai a lui, lui dedicherà qualche canzone a te e, grazie alla sua fama, diventerai la ragazza più invidiata dell'anno. Cosa vuoi di più dalla vita?»
«Un po' di pace e serenità.» replico, seccata.
Ines mi lancia un'occhiata che vale più di mille parole.
«Sai quanta serenità ti dona del buon sesso? La mia vita è cambiata grazie a Rafael...»
«Sì, risparmiami i dettagli, grazie.» taglio corto. «E, a parte questo, sai bene che non funziona. Per loro che scindono il piacere fisico dalla connessione mentale i giochi sono più semplici, io sono certa che ci cascherò con tutte le scarpe. Come tutte le protagoniste dei romanzi rosa eretti su queste disastrose premesse. Ne hai mai letto uno?»
Mia cugina scuote la testa. Evito di ricordarle che gliene ho regalati a bizzeffe tra Natale, Pasqua e compleanni e volo dritta al punto: preannunciano unicamente catastrofi. Quella che ci rimane male più dei due è la protagonista femminile, naturalmente, quindi non c'è nemmeno da chiedersi perché io sia tanto ostile all'idea.
«Bene, io sì. E voglio dimostrare di aver imparato l'unica cosa utile che possono insegnare anche i più dozzinali racconti di questo tipo: mai e poi mai invischiarsi in una relazione di quel tipo. Noi ragazze non siamo fatte per non provare sentimenti.»
Lei silenzia l'obiezione che bussa alla porta delle sue labbra, insistendo per venire allo scoperto: alcune ragazze ne sono capaci, le eccezioni esistono e bisognerebbe provare. Conosco queste convinzioni a memoria.
«Pensa: magari lui si innamora di te, tu pure e sarete felici e contenti! Hai mai contemplato questa possibilità?» ipotizza invece.
Scoppio in una risata fragorosa.
«No.» sentenzio, non appena riesco a tornare seria.
«Vedi? Sei pessimista per scelta. Devi dare all'amore la possibilità di sbocciare. Come quando pianti i semi per far nascere una pianta: serve la temperatura ottimale, un buon terreno e tanta cura.»
Incrocio le braccia al petto.
«Rafael ti ha proprio dato fuoco al cervello, lasciatelo dire. E te lo dico nonostante tutto l'affetto che provo per te, che è molto grande. Credimi.» sottolineo.
Ines alza gli occhi al cielo e finalmente desiste.
«Dai, mangiamo qualcosa che è sempre un'ottima idea.» mi esorta.
I miei fianchi in espansione non sono totalmente d'accordo con questa affermazione, ma non mi sembra il caso di fare il soldatino della salute, quindi prendo parte alla festa.
La torta di compleanno è qualcosa di paradisiaco. Credo che sia l'unico motivo per cui ancora mi va di partecipare ai compleanni. Fragrante pastafrolla di base, cheesecake allo yogurt sopra e un'infinità di marmellata ai mirtilli a coronare il tutto: la beatitudine del palato.
Vengo incaricata di portare via piattini e bicchieri, così li raccolgo in un sacco nero dell'immondizia che trascino fuori facendomi spazio tra le persone.
Ed eccolo lì, jeans chiaro e maglietta bianca perfettamente aderente all'ampio petto, una giacca di pelle nera a difenderlo dall'arietta notturna e a donargli un velo di fascino in più. Come se ne avesse bisogno...
«Mi chiedevo quando saresti uscita.» sorride.
Cos'è che lo rende così magnetico, di preciso? Forse sono gli occhi. Sì, devono essere gli occhi. Il modo in cui mi guarda... È come se fossi l'oggetto più interessante dell'universo, come se valesse la pena studiarmi da ogni angolazione, in ogni dettaglio. Mi fa sentire speciale.
«E io... Be', io mi chiedo perché sono qui, a dire il vero.» ridacchio.
«Non riesci a starmi lontana, ammettilo.» mi fa l'occhiolino, scherzoso.
Alzo gli occhi al cielo, ma senza riuscire a trattenere un sorriso.
«Fidati, riesco benissimo a stare lontana dagli arroganti come te.» replico.
Qualcuno apre una finestra proprio accanto a noi e la musica che suonano all'interno del locale si diffonde qui fuori, tra noi, come polline in primavera.
Shawn coglie l'occasione per posarmi le mani sui fianchi e muoverli, spingendomi a ballare a ritmo. È tutto un incrocio di piedi con le sue mani immobili e le mie allacciate al suo collo, il fiato corto.
Le sue dita iniziano ad accarezzarmi i fianchi, su e giù, finché poi non si spostano di scatto a tenermi la schiena dal retro.
Sollevo lo sguardo un po' tremante, avvertendo il pericolo quando le sue labbra si tengono troppo vicine. Dischiuse, invitanti, dalla parvenza di velluto. Un campanello d'allarme squillante.
«Ne sei proprio sicura?» domanda, talmente piano che capisco a stento.
Non riesco a fare altro che deglutire, più in difficoltà di quanto avessi mai pensato.
Cullami, sì che il vento fiati nel mio spirito la voglia di cercarti fra i sogni, tracciando un sentiero di stelle che ti conduce da me.
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Rieccomi dopo un mesetto di assenza 🙈
Ho avuto problemi tecnici con la storia e sto tutt'ora cercando di risolverli, ma sono riuscita almeno a sistemare questo capitolo. Il prossimo non tarderà altrettanto, lo prometto!
Besos 💖
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Señorita (Shawn Mendes)
Fiksi RemajaLontani da casa, Cami e Shawn si incontrano per la prima volta a Miami: lei in pausa da una vita in cui non ha scelto niente, lui prigioniero delle regole che le sue decisioni hanno portato con sé. Quanto tempo impiegheranno a scoprire che, sotto so...