pensieri strazianti

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CONTENUTI RIFERIMENTI SESSUALI ⚠️⚠️⚠️
Passarono le ore, i giorni, le settimane e ogni momento passato senza di lei mi sembrava durare un'eternità. Aumentavano le sue chiamate senza una mia risposta, così come aumentavano le mie lacrime ogni volta che il suo nome compariva sullo schermo del mio cellulare. Nonostante tutto ero determinata ad aspettare, non volevo crollare di nuovo, non volevo affogare nelle mie emozioni come la prima volta, avevo bisogno di capire, e per capire dovevo starle lontana, lontana dai suoi baci, dal suo amore, lontana da lei.
Le sue continue ricerche durarono per tre lunghe settimane, poi, all'improvviso, terminano. Piansi, piansi davvero tanto quando per un intera giornata non ricevetti sue chiamate o messaggi, passò dal cercarmi dalla mattina alla sera allo sparire completamente. Quella sera mille pensieri raffiorarono nella mia mente: starà cercando di dimenticarmi, penserà che non la voglia più, mi odia, non vorrà avere più niente a che fare con me. Queste paure torturavano la mia anima, avevo bisogno di capire, ma allo stesso tempo non la volevo perdere. E così, tormentata da strazianti pensieri, mi addormentai.
La mattina dopo uno squillo assordante ruppe il silenzio, che fino ad allora vigeva sulla casa, facendomi alzare di colpo, mi ci vollero alcuni secondi per capire cosa avesse provocato quel suono, poi, non ancora del tutto sveglia, scesi al piano terra per aprire la porta.
Era lei, Emma, bella come sempre, illuminata dal primo sole della giornata, i capelli le scendevano lunghi sulla schiena, mossi da un leggero alito di vento, indossava una maglia bianca che copriva ben poco, e un pantaloncino jeans nero, che esaltava ogni sua perfetta curva. Rimasi lì a guardarla, affascinata dal suo aspetto quanto stupita dalla sua presenza, quella notte aveva fatto particolarmente caldo, e io indossavo perciò solamente una canottiera bianca abbastanza consumata e per ciò del tutto trasparente, e ovviamente gli slip. Quella mattina ero sola in casa, i miei genitori erano partiti per il Weekend, e mia sorella aveva passato la notte a casa del suo ragazzo, perciò non pensavo che qualcuno mi avrebbe vista in quelle condizioni, quantomeno lei.
"Posso entrare?" Esclama con tono dolce, facendomi tornare alla realtà
"S-si" non penso minimamente alla mia risposta, ne alle sue conseguenze e la invito ad entrare. Lei si siede sul divano ed inizia a squadrarmi dalla testa ai piedi, soffermando lo sguardo su un particolare punto del tutto visibile... Io mi rendo conto solo all'ora di come sono e vestita e subito mi copro le parti più scoperte, lei sorride e distoglie lo sguardo.
"C-che ci fai qui?" Dico mentre mi siedo anche io sul divano, ma tenendo sempre una certa distanza dal suo corpo.
"Non mi rispondi al telefono, così ho deciso di venire di persona..." esclama, del tutto sicura di se stessa. "So di aver sbagliato, e mi dispiace, ma so anche che non è per questo che ti sei allontanata tanto da me" aveva ragione, ma proprio non riuscivo a dirle la vera motivazione del mio così brusco allontanamento, non ero sicura che avrebbe capito.
"So di piacerti, e so che fai fatica a starmi lontana" dice con tono molto più sensuale, avvicinandosi piano  a me
"E cosa te lo fa credere?" Non so neanche da dove mi siano uscite quelle parole, dato che ormai sono paralizzata dalla paura del contatto con lei
"Il tuo corpo, tu puoi mentire a te stessa quanto vuoi, ma il tuo corpo sarà sempre sincero" afferma lei guardando il mio seno coperto dalla canottiera trasparente. Cerco di capire a cosa si stia riferendo, e subito mi rendo conto che i miei capezzoli sono ormai diventati duri come pietre e lei se n'è accorta.

voglio solo teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora