Era una sensazione magnifica, non avere segreti, essere liberi, non dover mentire alle persone che più amavo.
"Come ti senti?" Mi chiese Emma, eravamo di nuovo in quella spiaggia ad ammirare il tramonto
"Bene" per la prima volta dopo tanto tempo, quel 'bene' era sincero, avevo Emma e avevo la mia famiglia a sostenermi, stavo davvero bene.
"Non è magnifico tutto questo?" Le chiesi ammirando il panorama
"Mmm...c'è qualcosa di ancora più spettacolare qui, davanti a me" disse spostandomi una ciocca di capelli dal volto, per poi accarezzarlo dolcemente.
"A si...e cosa?" Mi misi a cavalcioni sopra di lei, che era stesa sul telo da mare, le presi il viso con le mani e le accarezzai le labbra con il pollice, erano così belle, soffici.
"Ti voglio" le sussurrai all'orecchio, sentii un sussulto da parte sua, come se faticasse a trattenersi. Mi voleva anche lei, voleva sentire il mio sapore, lo sentivo, era diventata rigida come un tronco di legno, ma tutti i tronchi si possono spezzare, basta un po' di impegno. La baciai all'angolo delle labbra, salendo poi sulla bocca, le morsi il labbro inferiore e lei gemette, sorrisi a quel suono, ma non mi farmai, scesi giù sul mento e poi sul collo
"Non ti azzardare" la sentii sussurrare a stento, il mio fiato caldo sul suo corpo le faceva perdere la testa, non era più capace di connettere. Scesi ancora e ancora, fino ad arrivare al suo reggiseno bagnato di acqua marina, lo spostai con i denti, era salato, ma allo stesso tempo sapeva di lei. Le tolsi la parte di sopra del costume, e iniziai a baciarle il seno, e dei piccoli mugolii di piacere, sfuggirono al suo controllo. Posai le mani sui suoi fianchi e continuai a scendere con piccoli baci delicati, arrivai agli slip, gli abbassai leggermente per poter spargere baci sui fianchi, poi arrivai sull'orlo del costume e lo presi con i denti, provai ad abbassarlo piano ma lei mi fermò immediatamente.
"Ti prego...ferma" mi disse, quasi implorandomi di non continuare quella dolce tortura. Ma io volevo osare, superare il limite consentito, non mi fermai, abbassai sempre di più gli slip, aiutandomi anche con le mani,
"Tu mi hai vista nuda, ora tocca a te" esclamai mentre finivo di toglierle il costume
"Si ma non...mmm" mugolò inarcando la schiena, le mie labbra avevano invaso la sua parte più intima, all'improvviso però, si alzò di scatto, era riuscita a resistermi.
"Dai andiamo, ti accompagno a casa" si rivestì in pochi secondi e raccolse le nostre cose dalla sabbia
"Ei" le presi il mento tentando di guardarla negli occhi, ma lei si scansò e si avviò verso la sua moto. Durante tutto il viaggio ci fu un'aria tesa e distaccata, ne un fiato, ne una parola, niente. Quella sera mi riaccompagnò davvero a casa, provai a baciarla, ma il mio bacio finì perso nel vuoto. La guardai andare via, bella come sempre, ma in più aveva qualcosa di misterioso che non riuscivo a capire.
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voglio solo te
Lãng mạnSe non ti avessi conosciuta sarebbe stato tutto più semplice e normale ma anche molto più brutto e terribilmente noioso