Passo troppo tempo a guardarmi allo specchio. A correggermi la postura. A tenere pancia in dentro, petto e culo in fuori, ma non troppo. A non camminare a papera. A non camminare sulle punte. A stare dritta. A non incurvare troppo la schiena o a non inarcarla esageratamente. Mi guardo il viso. Punti neri, brufoli. Smorfie. Sorrisi. Sorriso troppo aperti, sorrisi a malapena accennati. Mi guardo i capelli. Sulla spalla destra. O sulla spalla sinistra. Dove stanno meglio? All'indietro. Con la frangia che copre metà occhio sinistro. Con la frangia indietro. Con le punte piastrate o leggermente ondulate al naturale. Passo ore a fissarmi, a cercare il lato giusto. La posizione perfetta. Il sorriso fantastico. Ore ed ore. E poi mi distruggo in così pochi secondi. Mi basta guardare un mio video dove dei sorrisi davanti allo specchio non ce n'è neanche uno. Dove la mia schiena è curva e dove i miei capelli sono tutti aggrovigliati. Per non parlare delle mie amiche. Loro sono perfette sempre. Davanti allo specchio. Nei video. E nella realtà. Loro lo sono, perfette. Io no. Non sono brava in niente. Niente.
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• Il diario di una psicopatica •
Novela JuvenilMa cosa si fa quando ti piace ciò che sei diventata ma allo stesso tempo vorresti essere diversa?