~Capitolo 29~

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Apro lentamente gli occhi, guardando la sveglia che segna l'orario, le otto del mattino.
Scuoto lentamente Roger per farlo svegliare
"Mhm" Mugonisce lui, ancora dormendo
"Roger dobbiamo andare, è tardi" Sussurro dolcemente
"No ancora cinque minuti..." si lamenta
"Ma Roger-"
"Per favore, solo cinque minuti... Ho sonno... "
"Va bene..."
Chino di nuovo il capo sul cuscino, mentre Roger mi stringe forte a sé.
"Occhi azzurri mi dispiace ma sono già passati cinque minuti, dobbiamo andare"
Faccio un battito con le mani e mi alzo dal letto
"Ma dove dobbiamo andare di così importante?" Chiede Roger scombussolato, alzandosi leggermente con la schiena
"A casa"
"Ma che devi fare a casa?!? Poi è ancora presto...Vieni qua e dormi"
Roger si riggetta sul letto, nascondendo il viso nel cuscino
"Freddie sarà preoccupato per noi"
"Dopo quello che ti ha fatto, ancora a lui pensi?"
"Beh, in fin dei conti è pur sempre mio fratello..."
Sbuffando, Roger si alza dal letto e si dirige difronte lo specchio, posizionandosi affianco a me, intenta ad indossare i miei orecchini e la mia collana preferita.
Mentre io sciolgo la coda ai miei capelli per poterli pettinare, lui rimane a guardare il nostro riflesso allo specchio
"Vuoi una mano?" Mi chiede Roger, mentre prendo in mano la spazzola
Esito un attimo a rispondere a causa del imbarazzo
"Mh, magari..." Rispondo come per dire 'si'
Roger mi prende la spazzola dalla mano e si posiziona dietro di me, iniziando a pettinare i miei folti capelli lentamente
"Vuoi un codino, una traccia...?" Mi chiede dopo aver finito di spazzolare
"Mh...Una treccia!"
Roger inizia a dividere i miei capelli in tre ciocch intrecciandole fra di loro.
Una volta finito gli passo l'elastico e lui chiude la treccia
"Finito!" Esclama lui
Rimango a guardare i miei capelli allo specchio
"È bellissima!"
"Come te"
A quelle parole arrosisco violentemente e gli do un bacio sulla guancia.
Per una sfilza di secondi rimaniamo a guardarci negli occhi.
Senza rendercene conto, ci avviciniamo sempre di più, il cuore mi batte fortissimo nel petto, riesco a sentire il suo respiro, i nostri nasi si sfiorano ripetutamente.
Lui mi prende una ciocca di capelli e me la sposta dietro le orecchie, io chiudo gli occhi mentre lui poggia le mani dietro il mio collo.
Ma sono costretta ad riaprire gli occhi quando qualcuno bussa alla porta
"Siete svegli? Posso entrare?" Chiede la voce dietro la porta.
Con tanti momenti proprio adesso dovevi arrivare Glory eh?!?
"Si, entra" Rispondo allontanandomi dal biondo
"Ciao Glory" Saluto la mia amica
"Ciao amò"
"Ciao" Saluta Roger, con un tono di delusione nella voce
"Appena svegliato, biondo?" Chiede ironicamente Glory
"Beh in realtà si.
Perché avete tutta questa fretta di tornare a casa?!?"
"Eh sapessi" Risponde Glory ridacchiando, per poi lanciarmi uno sguardo d'intesa
"Ok...Cosa mi state nascondendo voi due?"
'"Nulla... Più o meno" Rispondo ridacchiando
"Mh... Vabbe... Brian dov'è?" Chiede Roger a Glory
"In cucina"
"Grazie"
Roger esce dalla stanza e si dirige dal suo amico, lasciando me e Glory da sole
Chiudo la porta della camera in modo che nessuno ci possa sentire
"Quindi???" Mi chiede Glory entusiasta
"Ha provato di nuovo a baciarmi"
"E poi???"
"E poi sei arrivata tu"
"Ah-"
Mi lascio sfuggire una risatina alla reazione della mia amica
"Comunque... Tu sei pronta?" Chiedo cambiando discorso
"Si, tu?"
"Si. Roger neanche voleva svegliarsi invece..."
"Beh, lui non sa che a pranzo verranno Ringo e Paul"
"Dici che riusciremo a cucinare qualcosa di decente?"
"Almeno ci avremo provato" Risponde ironicamente la mia amica
"Ho paura per come la possa prendere Freddie..."
"Lui ti ha mai avvertito ogni volta che Mary viene a casa?"
"No..."
"E allora, che te frega?!"
"Se lo dici tu..."
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Roger's pov
Non può essere successo, non un'altra volta.
È la seconda volta che cerco di baciare Fabiana e qualcuno viene sempre ad interromperci.
Devo trovare il momento giusto, quando saremo soli...
Ma quando?
Già ho il terrore di un suo possibile rifiuto, poi veniamo sempre interrotti... Prima o poi dovrò pur riuscire a dirle quanto la amo...
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Fabiana's pov
Usciamo dalla stanza e ci dirigiamo in cucina dove troviamo solamente Brian, Roger è in bagno a prepararsi
"Ciao Bri"
"Ciao Fabi"
"Grazie mille per l'ospitalità, davvero... Ultimamente le cose fra me e Freddie non stanno andando molto bene..."
"Per ogni cosa, io sono qua pronto ad aiutarvi, vale sia per te sia per Roger"
"Grazie mille Bri, davvero..."
"E per me non vale?" Chiede ironicamente Glory al riccio
"Ovvio ché si cretina"
"Gne gne"
"Ma quanto siete carini!!!" Commento io facendo ridacchiare la coppia.
Intanto, anche Roger arriva in cucina ancora mezzo addormentato
"Buonanotte bel principe" Lo prendo in giro io quando mette un cucchiaino di zucchero nel caffè ma facendo cadere a terra.
Salutiamo Brian ed io, Glory e Roger andiamo in macchina, dirigendoci verso casa.
Questa volta a guidare però è Glory dato che Roger ha troppo sonno.
Ci posizioniamo tutti e due ai sedili posteriori, visto che in realtà anche io ho molto sonno; poggio la mia testa sulla spalla di Roger e lui poggia la sua testa sul finestrino e subito ci addormentiamo.
Ci svegliamo appena sentiamo la macchina fermarsi.
Arriviamo davanti la porta e, mentre giro le chiavi nella serratuta, un brivido mi percorre la schiena. Immaginando già la scenata che da qui a poco Freddie potrebbe fare.
Faccio l'ultimo giro con la chiave e apro la porta, lasciando entrare prima i miei amici, poi per ultima me.
Richiudo la porta ed entro in casa.
Glory è subito scappata in cucina, mentre Roger si è sigillato in camera sua per poter dormire un altro po'.
Io vado in salotto dove subito vedo Freddie addormentato a pancia in sù sul divano, con sopra la pancia il suo cellulare.
Mi siedo affianco a lui e rimango a guardarlo, e a pensare.
Anche se ultimamente si è davvero comportato da schifo con me, io continuo a volergli un bene del anima.
È mio fratello, solo noi sappiamo quante ne abbiamo combinate insieme e quante ne abbiamo passate insieme, nè ora nè mai potrei mai odiarlo; Freddie è tutta la mia vita.
Il mio sguardo ricade sul suo cellulare che lampeggia a causa di una notifica.
Qualcosa mi dice di prenderlo, qualcos'altro mi dice che facendo cosi rischierei soltanto di peggiorare la situazione.
Ma il primo pensiero è il più forte, quindi prendo lentamente il cellulare e lo accendo, notando un messaggio da parte di John.
Apro la chat e inizio a leggere i messaggi

You & I • Roger TaylorDove le storie prendono vita. Scoprilo ora