q u i n d i c i

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Il libro non è mio ma di anxious_bee

Complicato

"Se non volevi venire, potevamo benissimo starcene a casa"
Mormorò Flug, mentre lui e Black Hat si avvicinavano al gigantesco maniero già gremito di ospiti.
Il demone lanciò uno sguardo torvo alla struttura, mugugnando con tono irritato:"Sai che figura ci farei? Ho una reputazione da mantenere io, dottore". L'altro si limitò a sospirare; non ebbe tempo di ribattere poiché subito i due vennero accolti da un paio di maggiordomi a cui diedero i propri cappotti. Attorno a loro decine e decine di criminali passeggiavano, facevano salotto e chiacchieravano amorevolmente; una tra i tanti poi, con un sorriso raggiante, venne ad accogliere i suoi due nuovi ospiti.

"Oh Black Hat caro! Che bello averti qui!" Disse la signora Fault con tutta la gioia di questo mondo, unendo le mani all'altezza del bacino; il vestito che indossava era nerissimo e provvisto di strascico. Nonostante il demone fosse visibilmente irritato, riuscì ad assumere un tono calmo e quasi rilassato:"Signora Fault, ne è passato di tempo".

"Oh non mi dire! E Dottor Flug, lei non è cambiato di una virgola". Rispose lei in quell'irritante maniera provocatoria e civettuola mentre con la mano guantata carezzava leggermente la spalla del professore. Egli ridacchiò, ma quando diede per sbaglio, di sfuggita, un'occhiata al suo capo; si accorse di come il demone stesse serrando un pugno dietro la schiena.
"Comunque!" Mrs Fault sbottò, come rianimatasi "Vi devo assolutamente presentare ad un mio amico. Lui e sua sorella sono una coppia davvero interessante!"

Black Hat si rilassò un minimo nel momento il cui la donna lasciò la spalla di Flug, e fece loro segno di seguirla tra la folla. Mentre camminavano, il dottore si mise sottobraccio al demone con nonchalance, e gli si avvicinò fino a potergli sussurrare con un certo tono:"Si vede che sei geloso".

L'altro, preso di sorpresa e volendo mantenere un minimo di dignità, non fece altro che roteare il suo occhio buono; al dottore scappò una risatina sinceramente divertita. I due non ebbero alcun problema nel tenere il passo, dimostrando senza problemi di sapersi muovere tra la folla.

Fault si fermò davanti ad un tale con gli occhi bendati, riccioli rossi e corti, gote rosee e lentiggini; accanto a lui c'era una ragazza dalle fattezze simili intenta a leggere un libro.

Con cautela, la padrona di casa toccò l'uomo sul braccio per renderlo partecipe della propria presenza. Subito egli sorrise: un sorriso largo e stranamente solare per un cattivo. "Se non è la nostra Mrs!" anche il suo tono era abbastanza allegro "Allora, chi mi presenti 'sta volta?"

Black Hat e Flug si lanciarono sguardi dubbiosi per un attimo prima di tornare a guardare il dinamic duo davanti a loro. "B" Mrs Fault iniziò a parlare. "Questi sono Black Hat e il suo scienziato, il dottor Flug".

B tese la mano in avanti "B. Gin. È un piacere incontrare i due criminali di cui Fault ama tanto parlare"

Flug subito ricambiò la stretta di mano; fu poi il turno del suo capo che però lo fece a malincuore. L'uomo sorridente indicò poi la ragazza accanto a sé:"Lei è Valerie, mia sorella. Non parla molto".

Quest'ultima, appena interpellata scattò alzando la testa; accennò un sorriso pacato quanto quello del fratello, salutò con la mano e tornò subito alla  propria lettura.

Nel mentre Flug aveva avuto il tempo necessario ad analizzare il proprio interlocutore. "Mi scusi" inclinò leggermente la testa di lato in segno di confusione. "Perché quella benda?"

"Ecco, vede dottore... io no" rise alla propria battuta "sono completamente cieco" continuò a sorridere mentre si aggiustava la giacca; in quel momento Black Hat decise che quel tale B. Gin. non rappresentasse un pericolo nei confronti della sua azienda; tuttavia non l'avrebbe perso d'occhio, non ancora. "Ora che siamo in tema" l'uomo di nuovo ruppe il silenzio. "Perché indossa quella busta di carta, dottore?"

Claimed [Paperhat translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora