New emotions

24 1 0
                                    

Gli diedi la mano. La strinsi con dolcezza. Mi fidavo ciecamente di lui, ma volevo tenerlo stretto a me il più possibile, volevo assaporare ogni istante con estrema lentezza, proprio come quando si mangia un gelato.

Era ormai sera, e un vento fresco soffiava sui nostri volti, come se ci volesse parlare. Avrei tanto voluto sapere cosa mi stava dicendo in quegli istanti.

Brian mi suggerì di togliermi le scarpe, e in men che non si dica, i nostri piedi erano posati sulla fresca e sottile sabbia della costa.

Continuammo a camminare, ma senza parlare, semplicemente perchè non ce n'era bisogno: il calore dei nostri corpi l'uno attaccato all'altro parlava per noi, i nostri occhi erano capaci di leggersi l'uno con l'altro, come se fossero dei libri aperti, e le nostre mani unite, trasmettevano delle sensazioni strane, difficili da spiegare, ma che senz'altro ti facevano contorcere lo stomaco.

La spiaggia era deserta, o per lo meno così pensavo, dato che subito dopo, notai due persone su un telo che si baciavano.

Due persone che mi sembravano familiari, due persone che mi accorsi di conoscere, due persone che non avrei voluto vedere insieme, non in quel momento. 

Arin stava baciando appassionatamente Chanel. Quella scena stava facendo nascere nel mio corpo e nel mio cervello un pò di rabbia, che cresceva pian piano.

Cotinuai a fissarli, non riuscivo a staccare gli occhi da quella scena. Potevo capire che volesse dimenticarmi, ma era un pò esagerata la velocità con cui mi aveva rimpiazzata. Sentivo di aver ragione. Arin non teneva per niente a me, amava davvero quella ragazza. Quel loro bacio era sincero. 

Quasi mi dimenticai di Brian.

"Amore, mi stai uccidendo la mano!" Mi disse in fretta lui, facendomi tornare alla realtà.

"S-scusami amore". Lo vidi guardare nella mia stessa direzione, per capire cosa mi avesse fatto innervosire. E li vide anche lui. Notai per qualche secondo una nota di tristezza nel suo volto, ma non volevo che fraintendesse. 

"Amore, non mi sono innervosita nel vederli insieme, lo sai che amo solo te, solo che mi fà quasi rabbia sapere che mi ha mentito. Perchè da quello che posso vedere, lui mi ha realmente tradito con quella pazza."

Mi guardò comprensivo e stranamente sorridente.

"Su, non ci pensare amore mio. Tanto siamo quasi arrivati." Gli sorrisi, sinceramente. Sapere di non dover vedere ancora quella scena mi fece un pò rilassare.

Eravamo vicini a degli scogli, che bruscamente interrompevano la morbida sabbia. 

Brian mi aiutò a salire, per poterli scavalcare con tranquillità. Era davvero premuroso nei miei confronti, mi sollevava, mi teneva per mano, e si preoccupava per me, e per quella piccola massa informe che c'era nel mio ventre. 

Con mio grande stupore, scoprii che dietro quella grande barricata di pietre ruvide e marroni, c'era un'altra piccola distesa di sabbia, che sembrava essere protetta dagli scogli, che la percorrevano interamente. 

Era un posto bellissimo, con una strana atmosfera. 

"Qui saremo tranquilli, e nessuno ci potrà disturbare." Aveva un tono dolce, che mi fece dimenticare ogni sentimento negativo.

Mi sdraiai al suo fianco. Lui stava guardando il cielo, pieno di stelle, mentre io mi limitavo a guardare la stella che dal cielo era caduta sulla terra, la stella che era lì affianco a me: lui. 

La sua testa si spostò, in modo che i suoi occhi potessero fissare i miei. 

"Oggi mi hai detto che mi ami, due volte." Sorrise, come un ebete. Sembrava il sorriso che riempiva il suo volto nelle foto di quando era piccolo. Io arrossii violentemente nel sentire quelle parole. 

"Mi sentivo un pò stupido a dirti che ti amavo dopo così poco tempo, ma...lo provo davvero. Dalla prima volta che ti ho vista, non ho potuto fare a meno di perdermi nei tuoi occhi, di rimanere ore a fissarti e di sorridere ogni volta che lo facevi tu."

Avrei voluto dirgli tante cose, ma un blocco alle corde vocali me lo impedì. Riusci solo ad aprire la bocca, ma senza emettere alcun suono. Decisi così di lasciar perdere le paroli, che in quegli istanti mi sembravano anche un pò futili, e decisi di passare ai gesti. 

Mi posizionai su di lui, baciandolo con foga. Almeno in quelle azioni non ero impacciata. 

Subito lui accolse e ricambiò il mio bacio, posizionando una mano tra i miei capelli e l'altra dietro il mio busto. 

Capovolse la situazione, aiutandomi con le sue forti braccia, iniziando poi a baciarmi dolcemente le clavicole, spostando la maglietta, e lasciando umidi e dolci baci fin sopra l'inizio del mio seno.

Conosceva i miei punti deboli. Io quasi ansimai al tocco delle sue labbra sulla mia pelle, e all'udire il mio forte respiro, si disegnò sul suo volto un sorriso malizioso. 

Iniziai ad accarezzargli la schiena, sollevando la maglia, fino a togliergliela. Lui fece lo stesso con me, fin quando entrambi non eravamo a petto nudo. 

Con la lingua stuzzicò i miei seni, dopo di chè passò la sua mano sulla pancia, facendomi rabbrividire. Posò la mia mano sui pantaloni, che prontamente mi tolse, lasciandomi in topless. Sentivo la sua voglia aumentare, vedevo i suoi occhi quasi oscurirsi, e non riuscivo a togliere gli occhi dalle sue labbra, che mi chiamavano, che mi imploravano di morderle. E io le accontentai all'istante.

Al mio gesto, che risultò provocatorio agli occhi di Brian, lui mi fissò dritto negli occhi, baciandomi con foga, togliendosi poi i pantaloni. 

Sentivo la sabbia raschiarmi le spalle, ma non provavo alcun dolore. Tutte le emozioni che stavo provando sopraffacevano quella fastidiosa sensazione. 

Pian piano sentii la sua erezione entrare in me, lui posizionò i suoi avambracci vicino alle mie spalle, per sorreggersi, il suo viso era poco distante dal mio. Iniziò a muoversi con una lentezza straziante.

I suoi capelli mi solleticavano il viso, il suo naso quasi mi sfiorava. La sua velocità pian piano aumentava. Iniziai a perdere il respiro, poi avvinghiai le gambe al suo busto, assecondandolo nei movimenti. 

Arrivammo al culmine del piacere, baciandoci. Il piacere che provai era diverso. Amplificato, più intenso. Per la prima volta nella mia vita non feci sesso, bensì feci l'amore. 

Non appena quel bacio finì, lui mi guardò dalla testa ai piedi. Mi sentivo in imbarazzo, e il mio viso divenne immediatamente rossissimo. Cercai di coprire le mie nudità con le mani, e con le robe, che prontamente indossai. 

Anche Syn, molto meno intimidito di me, si rivestì. 

"Non mi dire che ti vergogni di farti vedere nuda dal tuo ragazzo?" Disse accostando una risata a questa sua affermazione.

"N-no, cioè s-si.. non lo so! Non mi era mai successo!" 

"Sei dolcissima...".

Mi abbracciò improvvisamente, lasciandomi un dolce bacio sulle labbra. 

Mi sentivo sicura, mi sentivo...felice. 

Posai la mia testa sul suo petto, rannicchiandomi il più possibile vicino a lui, che mi aveva fatto scoprire sensazioni nuove, che mi stava facendo capire, che l'amore era meglio del sesso. 

Speravo solo che tutto non finisse, e che quel sogno non svanisse mai.

A little piece of heavenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora