Capitolo 13

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13 marzo
Erano passati due mesi e qualche giorno da quando ero arrivata qui a Beacon Hills. Ed è passato quasi un mese da quando io e Isaac ci frequentiamo... mi suona ancora strano... all'inizio Derek non l'ha presa affatto bene e anche Peter si è impuntato perché trovassi qualcuno di "meno sfigato", sue parole. Derek poi ha capito ed è stato felice per me, mentre Peter pensa ancora che qualcuno meno sfigato sarebbe meglio.
Continuo a star male e a perdere sangue a volte, ma ora ho imparato a nasconderlo a tutti, ma non significa che io stia bene, è meglio se tutti credono così.

Non mi sono mai piaciuti i miei compleanni perché non avevo nessuno con cui passarlo e il mio 18esimo mi ha sempre spaventa perché sarei diventata legalmente un'adulta. Non che non fossi stata costretta a diventarlo molti anni prima, ma esserlo per davvero mi terrorizzava perché non avrei più potuto essere anche una normale adolescente, anche se di normale non ho mai avuto nulla.
Così ora che mancavano solo tre giorni al mio compleanno, speravo che nessuno lo sapesse o se lo ricordasse così da poterlo passare come un normalissimo giorno.

Derek mi accompagnava a scuola ogni giorno per assicurarsi che io stessi bene e sembrava convinto di ciò, non che non fosse un bravo fratello premuroso, ma io sono molto brava a nascondere le cose.

POV ESTERNO
«Okay, Victoria sta nascondendo qualcosa e noi dobbiamo scoprire cos'è anche se io ho già i miei sospetti.» Stiles aveva dei momenti lucidi e dei momenti in cui era intrattabile, ma non smetteva mai di essere preoccupato per la sorella che non aveva mai avuto. Lei non se ne rendeva conto, ma più persone di quante pensasse tenevano a lei.
«Ah sì? E che cosa?» Peter, beh... Peter era il solito Peter anche se stava mostrando un po' d'affetto per quella ragazza nonostante lo nascondesse.
«Tra tre giorni è il suo diciottesimo compleanno e lei odia letteralmente festeggiare il compleanno, pensate il diciottesimo!» esclamò Stiles con uno tono di voce che non aveva mai usato.
Derek lo guardò esterrefatto.
Isaac e Scott si scambiarono un'occhiata.
«Secondo me vuole nascondere il fatto che non è come noi, ma riesce a trasformarsi completamente. Io continuo a sognare lei che si trasforma, anche se non ne ho la certezza.» ribatté Isaac.
Derek era sempre più scioccato.
«Ma che razza di amici, e ragazzo» aggiunse lanciando uno sguardo ad Isaac «siete! Non vi state accorgendo che sta male ogni giorno, ma lo nasconde che le sue labbra sono più rosse del normale?»
«Derek, questo è incesto.» s'intromise Peter.
«Ma cosa avete capito tutti? Voi adolescenti sempre attaccati al cellulare non avete letto i messaggi?!» un silenzio imbarazzante cadde nella stanza e se fossero stati all'aperto le cicale avrebbero fatto da sottofondo.
«Il primo giorno che è stata qui è svenuta, la luna piena successiva la sua pelle è andata a fuoco, dopo aver trovato gli artigli di nostra madre è svenuta prendendo una botta alla testa da sanguinare, sangue nero e le macchie sulla maglia o sulle maniche con cui si pulisce le labbra? Seriamente non avete notato nulla di strano?» Derek chiuse gli occhi e respirò a fondo per calmarsi e quando li riaprì non era ancora del tutto calmo.
«Io non posso, lei continua a nascondermelo perché non vuole che mi preoccupi e lo capisco. Deaton è impegnato con la clinica e Peter... non ti vuole proprio vedere, ma anche te! Dovevi andare da lei sempre dopo gli allenamenti? Dentro lo spogliatoio? E poi sarei io quello che compie incesto!» Peter sbuffò e continuò a starsene in disparte.
«Ragazzi, con noi non si apre, lo sapete dovete riuscirci voi, il più in fretta possibile.» Derek non era mai stato così preoccupato nemmeno per il resto della famiglia.
«Con noi parla, ma solo per farci sapere che ci rispetta e che non ci ruba il ragazzo, ma non è aperta con noi.» intervenne Allison indicando Lydia.
«Beh, il resto del branco finge che non esista e con noi finge di aprirsi solo perché ha desiderato tanto rivederci, ma le cose sono cambiate per tutti e lei non vuole farcelo pesare.» continuò Scott guardando Stiles che aveva iniziato a giocare con un gomitolo preso da chissà dove.
Tutti gli occhi si puntarono su Isaac.
«Seriamente? Un mese fa ho rischiato che mi uccidesse perché non l'avevo aspettata in auto, ma ero salito per darle una mano e ora dovrei scoprire qualcosa che nasconde?» Isaac era terrorizzato da Victoria, ma allo stesso tempo ne era talmente innamorato che il loro rapporto era davvero qualcosa di strano e raro.
«Senti, io non so se sia per qualche forma di strozzalupo che non conosco o per un'infezione da argento, so solo che continuando così rischia seriamente... e tra quattro giorni c'è la luna piena continuando di questo passo non so se la supererà. Quindi a te la scelta: o ti uccido o tu scopri qualcosa.» Derek tirò fuori gli artigli e nonostante Victoria era più spaventosa di suo fratello, Isaac sapeva bene che non era come trattare con del burro per questo annuì soltanto mentre deglutiva piuttosto rumorosamente.

Lucas era comodamente seduto a letto con la schiena poggiata alla testata di questo (del letto) mentre "Drea" era a cavalcioni su di lui che lo baciava e tentava di slacciare i bottoni della camicia. Ad interromperli, però, fu lo squillo di un cellulare, quello di Lucas da una persona in particolare.
«Come sta andando?»
«La miscela ha funzionato.» rispose soltanto Lucas.
«Nessun imprevisto, questa volta, vero?»
«No, nessuno» e la chiamata venne chiusa.
«Ti avevo detto che l'avrebbe chiesto! Mi hai fatto mentire al capo! Sai che significa?»
«Che mi dovrò far perdonare!» e così dopo che Drea ebbe lanciato uno sguardo malizioso al suo ragazzo si abbassò.

Ritorno a Beacon HillsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora