Capitolo 19

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Io e Isaac abbiamo saltato le restanti lezioni insieme a Lydia e, ovviamente, a Stiles; Scott ed Allison sono arrivati soltanto più tardi.
Stiles peggiorava, a momenti non ci riconosceva, perdeva sangue dal naso e la testa continuava a girargli facendogli perdere i sensi.

Il sole era tramontato da poco e Stiles sembrava stare meglio, ma iniziava a trasformarsi, di nuovo.
La sua coda nera si schiarì e si allungò, un piumino biondo comparve all'estremità. I suoi capelli diventarono biondi e gli coprirono l'intero viso che diventò un muso felino. Cadde dalla panca su cui era steso, a quattro zampe, letteralmente, coperte della stessa peluria bionda che aveva sul resto del corpo. Quando alzò il muso, prima rivolto a terra, era diventato un leone, aprì le fauci come per ruggire, ma tutto quello che ne uscì fu un soffice miao.
Scoppiammo tutti a ridere e la tensione lasciò le nostre spalle, Stiles si contorse e tornò umano, si infilò una maglietta e dei pantaloncini presi dal suo armadietto.
«Non è stato poi così terribile!» esclamò Stiles con un sospiro di sollievo.
«Dubito fortemente che sia finita qui. Credo sia meglio se torni a casa e se Lydia e Scott rimangono con te tutta la notte.» risposi. I tre annuirono e uscirono seguiti da Allison.

Stavamo per uscire anche noi, io e Isaac, quando mi trovai, senza ricordare come, sostenuta dalle braccia del mio ragazzo.
«Sono svenuta, vero?» in risposta Isaac annuì e mi lasciò un caldo e morbido bacio casto sulle labbra.
«Le siringhe sono finite.» disse prima che potessi aprir bocca.
«Mi preoccupi, non diventare una drogata in astinenza.» aggiunse. Mi voltai verso di lui e mi rannicchiai contro il suo petto.
«Posso venire da te? Derek e zio Alan non torneranno prima di domani.» sorrise, un sorriso caldo, mi strinse a sé e poi mi prese in braccio a mo' di sposa mentre mi portava in macchina, gli lasciai baci umidi sul collo.

Arrivati a casa sua mi buttai subito sul suo comodo letto e Isaac mi seguì ridendo.
«Come va? Tutto a posto?» il suo sguardo da divertito diventò preoccupato.
«Tranquillo, sto bene, davvero, mi gira solo un po' la t-» più nulla, solo buio.

POV ESTERNO
Deaton stava lavorando da diverse ore mescolando cose e filtrandone altre... nulla che Derek capisse. Il tempo passava e lui era sempre più preoccupato per la sua sorellina.

«Lei è molto preziosa, è rara, o sai bene che capita solo una volta ogni duecentocinquanta anni, va allontanata per il suo bene.»
«Non puoi farlo! La sua casa è qui!»
«Lo dici solo per i tuoi sporchi interessi!» Derek sentiva sua madre parlare con un uomo, ormai tutti i giorni avevano le stesse discussioni sugli stessi argomenti.
La nuova sorella, per un qualche motivo, era talmente speciale da dover essere mandata via per il suo bene. Derek non voleva che venisse mandata via, ci si era talmente affezionato, ma capiva che se era meglio mandarla via per farla stare bene, avrebbe accettato. Non capiva, però, il perché, continuava a non capire, era solo un bambino e Peter, di qualche anno più grande, aveva capito, ma per un qualche motivo non gli voleva dir nulla.
«La darò ad una famiglia di druidi, ex druidi, hanno già accettato sebbene siano spaventati.»
«Non puoi e lo sai, se il suo branco o la sua famiglia la trovassero o ci trovassero sarebbe la fine, per tutti.»
«Non ho altra scelta! Sai quanto è forte, ma sai anche che se la trovano possono spingerla alla morte. E ricorda che è solo una bambina.»
Derek non sapeva tutto, Peter non gli aveva fatto ascoltare tutte le conversazioni, ma lui sapeva tutto. Lo faceva solo per proteggerlo, Derek era troppo affezionato a quella bambina.
Peter no, aveva capito come stavano le cose,perché affezionarsi?

«Credo di esserci arrivato!» esclamò Deaton ad un certo punto.
Era tarda notte, la luna era alta nel cielo.
«Allora?»
«Hai presente che Victoria è stata male, si è ripresa e sembrava guarita; passato del tempo è tornata a stare male e si è ripresa, ma poi è stata di nuovo ma-» Deaton venne interrotto da Derek.
«Vai al punto.» Derek continuava a non capire.
«È un loop, sta male e si riprende, sta male di nuovo e si riprende, poi di nu-»
«Deaton questo l'avevo notato anch'io, dimmi cos'hai scoperto.»
«Ogni volta la cura è l'antidoto di uno strozzalupo. Se si fa una miscela di diverse specie di strozzalupo per curarti basta l'antidoto dello strozzalupo più forte o una miscela di antidoti. Questo però non funzionerebbe con lei...»
«Perché?»
«Perché se sei un licantropo di fuoco i diversi tipi di strozzalupo agiscono uno alla volta.» ci fu un gran silenzio.
«Credo sia il nostro caso e se non mi sbaglio è in grave pericolo.»
Qualcuno applaudì, ma né Derek né Deaton si erano mossi.

Il branco era debole: Stiles doveva affrontare la trasformazione, Victoria aveva problemi a controllarsi e continuava a stare male, Deaton e Derek non sarebbero tornati presto... era il momento che loro stavano aspettando, il momento giusto per approfittarne, il momento che avevano creato per facilitarsi il lavoro.
Avrebbero agito presto, di lì a qualche giorno sarebbe fatta.

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