Capitolo 12

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*Ti guardavo,
Piangevo,
Ridevo.
Eri la droga
Di cui mi facevo*


Sara pov
Musica. Cuffie sulle orecchie, lontana da tutto, lontana da tutti, lontana dal mondo, lontana dalla vita. Io, il suono, le parole che rimbombano nelle mie orecchie. La musica ci rispecchia, ascoltiamo musica, ascoltiamo parole di qualcuno che vi ha saputo colpire pur non conoscendoci. La musica è la vita. Uno sfogo, un qualcosa che ti riempe, ti riempe dentro, ti riempe il cuore, ti emoziona, ti rende vivo. Musica, melodia, suono, parole. Molte cose, troppe cose che ti emozionano, ti colpiscono, ti fanno sorridere, ti fanno piangere. La musica è fantastica, la musica è quella cosa che non si può spiegare, è come la vita, inaspettata, indescrivibile, sofferente e favolosa, magica, misteriosa, dolorosa. La musica è speranza, la speranza di sentire quelle stesse parole sparate nelle tue orecchie, pronunciate da qualcuno che hai in mente. Tu, le cuffie sulle orecchie, isolato dal mondo, circondato dal silenzio, in mezzo al buio, rannicchiato sul letto, con gli occhi chiusi, con le lacrime sul volto, con un sorriso sulle labbra e la musica, la musica e basta.

Se ti senti male, sfogati. Non lo vuoi fare con le persone. Non importa, che se ne vadano tutti a farsi fottere. Prendi un pezzo di carta, una biro, e scrivi. Fai scorrere quella penna sulla carta, incidici sopra tutto quello che provi, liberati dei tuoi demoni, bagna quel foglio con le tue lacrime represse, scrivi tutto quello che pensi, tutto quello che ti fa male, non tenerti tutto dentro, non serve a niente. Sfogati. Scrivi una canzone che ti rispecchi, canta e suona i tuoi sentimenti, sfoga tutto ciò che senti.

Liberati, poi potrai strappare il foglio, poi potrai nasconderti nuovamente, ma per una volta, sentiti bene. Sorridi, ridi, divertiti, piangi, canta, scrivi. Sentiti bene.

"Alex perchè stai piangendo?" Domando allarmata vedendo mio fratello fare il suo ingresso in sala avvicinandosi a me e papà, dopo essere stato in cucina, con gli occhi rossi ed inumiditi

"Non sto piangendo, che cosa credi? Stavo soltanto aiutando mamma a tagliare le cipolle, giuro che non lo farò mai più" spiega sfregandosi gli occhi

"Aiutavi in cucina? Tu impostore, che ne hai fatto di mio fratello?!"

"Smettila, volevo solo passare del tempo con lei. Comunque mi sono sempre chiesto perchè quando si taglia una cipolla, ci viene sempre da piangere"

"È semplice idiota. Quando le cellule di cipolla vengono tagliate, si libera un enzima che trasforma l'isoallinina, di cui è ricca la cipolla, in una nuova sostanza, chiamata acido sulfenico. In seguito un altro enzima trasforma l'acido sulfenico in propantial-S-ossido, che costituisce il fattore lacrimogeno, quindi, le sue molecole, essendo molto volatili, raggiungono i nostri occhi attivando i sensori presenti e scatenando la lacrimazione, tutto chiaro?"

Papà e il biondino mi guardano come se fossi un alieno

"Cosa c'è? Queste cose avreste dovuto studiarle in chimica"

"Diciamo che 'studiare' e 'chimica' non vanno bene nella stessa frase amore di papà" dice accarezzandomi i capelli "cerca di studiare di meno"

"Infatti non ho studiato, mi stavo annoiando quindi avevo deciso di ascoltare la lezione. È stata l'unica lezione che abbia ascoltato in verità" rispondo ricordandomi di quante volte abbia dormito a scuola e quante volte abbia mandato a fanculo i professori perchè per loro non stavo ascoltando

I professori non capiscono, niente. Non capiscono cosa proviamo, se studiamo poco, siamo dei somari, se studiamo tanto, stiamo facendo troppo per nulla. Pretendono un abbigliamento consono alla scuola, limitando le nostre personalità. Non capiscono i nostri bisogni, non capiscono quando chiediamo loro aiuto, non capiscono niente, niente di niente. I professori non ci capiscono. Talvolta pretendono troppo, più di quello che possiamo dare, pretendono che siamo perfetti, quando sono loro i primi a non esserlo, che arriviamo in perfetto orario, quando sono loro i primi a tardare, pretendono che non facciamo errori, quando sono loro i primi a sbagliare. Sbagliano tutto, tutto quanto. Affermano che siamo dei mostri, delle nullità, dei nullafacenti. Hanno ragione. Non siamo nulla, perchè nulla in questo mondo importa. Il nulla è tanto, il nulla è perfetto, è bellissimo, è lo sbaglio più giusto. Il nulla è un errore. Lo sbaglio è giusto, il giusto è sbagliato, dannatamente sbagliato. Dannazione, non possiamo fare tutto perfettamente, è impossibile. Siamo tutti imperfetti, siamo perfetti nella nostra imperfezione.

| Fairy Tail | Oggi, Domani, Per SempreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora