Shit show

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"Haz, mi dispiace così tanto, non volevo dirlo davvero lo giuro, sono stato preso dal momento ed ero arrabbiato e-"

Louis si stava scusando da quando avevano lasciato il palco. Si sentiva malissimo anche solo per aver suggerito di lasciarsi, perché ora si rendeva conto che se Harry non si fidava della loro relazione la cosa peggiore era lasciarsi per un problema minuscolo.

"Lou, devi smetterla. Ti ho sentito chiedere scusa circa mille volte, non ce n'è bisogno. Se fossi arrabbiato  con te, non avrei nemmeno preso in considerazione l'idea di cantare di fronte a tutte quelle persone. È finito adesso, dimentichiamolo e andiamo avanti "rispose Harry con tono severo ma morbido, tenendo Louis per le spalle.

"Lo so, ma non avrei dovuto lasciarti non appena abbiamo avuto un malinteso, mostra solo la mia mancanza di sforzo in questa relazione e mi odio per questo. Non te lo meriti" Louis disse con tristezza intrecciata nel suo tono, guardando il pavimento per la vergogna.

"Come ho detto, ora è finita. Non ha senso ripensare alla stessa cosa quando abbiamo già risolto. Stiamo bene ora, sì?" Harry continuò, sollevando il mento di Louis in modo che i loro occhi potessero finalmente incontrarsi.

"Certo che stiamo bene, non mi fa sentire meno schifoso però" sussurrò Louis praticamente.

"Tesoro, era una situazione tesa, va bene. Probabilmente non sapevi cosa fare e sei saltato alla prima soluzione, anche se era una merda. Ma questo non cambia il modo in cui mi sento su di te, né lo fa influenzare o farmi desiderare di porre fine alla nostra relazione. Ti amo e ciò non cambierà "ripeté Harry, sospirando alla fine, ma sperando che Louis capisse.

"Va bene, anche io ti amo" Louis alla fine cedette e lasciò cadere l'argomento con un sospiro pesante.

Louis affondò ulteriormente nella poltrona, o nel petto di Harry, mentre l'uomo più alto lo avvicinava, ponendogli un lieve bacio sulla testa con un sorriso spalancato sul viso.Erano seduti nello spogliatoio/salotto dietro le quinte e potevano ancora sentire debolmente le urla dei fan mentre lasciavano lo stadio. I ragazzi erano seduti attorno a loro  e sorridevano affettuosi ai due ragazzi che si erano ritrovati.

Sapevano che l'avrebbero fatto, era inevitabile. Ma provavano ancora una grande gioia quando li vedevano sorridere, guardarsi, condividere baci ogni tanto. Un drastico contrasto rispetto agli inizi  quando urlavano, litigavano e piangevano.

Liam si sentì invidioso di quello che i due condividevano. Mentre li guardava aggrappati l'un l'altro per la vita, nel loro piccolo mondo contenti l'uno dell'altro, gli fece ricordare che una volta anche lui era così, ma ora non più.

Non aveva ancora capito cosa fossero lui e Zayn. La loro piccola avventura in passato era stata interrotta bruscamente quando Zayn dichiarò che era confuso e non sapeva se lo amasse veramente. Per quanto fosse bello tra i due, Zayn era confuso per la sua sessualità e spesso si ritrovava a trascinare gli occhi sui corpi delle donne invece che sul suo fidanzato. Alla fine non aveva  funzionato.

Ma ora che la band era tornata insieme,  Liam non poteva fare a meno di chiedersi come sarebbe stato se avesse funzionato. E se Zayn fosse rimasto? E se fosse bisessuale? E se avesse davvero amato Liam come affermava di fare all'inizio. C'erano troppe possibilità che gli passavano per la testa e con il modo in cui andavano le cose in quel momento, aveva un disperato bisogno di risposte.

Era quasi come se Zayn stesse giocando indirettamente con le sue emozioni. Le piccole azioni, le parole che lasciavano la sua bocca, i gesti, le osservazioni sarcastiche, i suggerimenti, le strizzatine d'occhio, i tocchi. Questo era all'ordine del giorno ormai. Era normale ormai che ogni giorno Zayn avrebbe fatto qualcosa che avrebbe fatto battere forte il cuore di Liam, ma poi avrebbe fatto male quando si sarebbe reso conto che tutto era un gioco.

Reunion (l.s.)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora