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Oh, lo so che questo amore è dolore
Ma non possiamo toglierlo da queste vene, senza
Così, io spegnerò le luci e tu chiuderai le porte
Noi non lasceremo questa stanza fino a quando non avremo rotto gli schemi
Non andartene, non alzare gli occhi al cielo
Dicono che l’amore è dolore, bene cara, facciamoci del male stasera

Quando, quando sei tornata a casa
Sfinita
Mi sono detto, “questo potrebbe diventare difficile

(Per questo capitolo vi consiglierei di ascoltare "Let's hurt tonight" dei One Republic, rende l'atmosfera. Buona lettura💝)

Lili
"Perchè ti sto bloccando la vita" sussurra flebilmente, scuoto subito la testa capendo cosa intende. "No, tu la stai solo migliorando" dico mettendo le mani attorno al suo collo e lo attiro a me e vedo i suoi occhi lucidi sciogliersi come ghiacciai, sento anche i miei occhi pizziccare.
"Voglio che vivere sia la tua priorità, non aspettarmi" un tuffo al cuore, il mondo crolla. Non aspettarlo? E come respirerei sennò?
Scivola lentamente sul muro fino a sedersi e mi fa segno di sedermi sulle sue gambe, lo faccio subito. Attacco la mia schiena al suo petto e lui mi avvolge con le braccia, sospiro chiudendo gli occhi. "Hai mai visto Manhattan?" mi chiede e aggrotto le soppracciglia confusa, ma non apro gli occhi, non voglio guardare le stelle, non adesso. "No" rispondo solamente, e poi cosa c'entra Manhattan ora? Lo sento sospirare e mi stringe a se "Lì ci sono i grattacieli di New York, la mia città" dice baciandomi la testa, il mio cuore batte forte e riapro gli occhi guardando verso l'erba, ho paura di degnare le stelle del mio sguardo. "La tua città?" gli chiedo e sento il suo cuore impazzire, come se troppo dolore l'avesse attraversato, annuisce dandomi un'altro bacio in testa. "E perchè non sei tornato dalla tua famiglia?" continuo a tenere lo sguardo basso, prende un respiro seguito dai singhiozzi "Perchè loro...vedi...sono morti" risponde stringendomi fortemente, chiudo gli occhi stringendo le sue mani, quanto mi dispiace, non riesco ad immaginarmi la vita senza i miei. "Com'è successo?" gli chiedo con gli occhi chiusi "Un'incendio" risponde e sento il suo petto alzarsi e abbassarsi troppo velocemente, come se fosse sull'orlo di un attacco di panico, si sta aprendo troppo con me, tutto questo è troppo per lui. "Sei rimasto solo?" le lacrime mi cadono a dirotto.
Scuote la testa "No, non ero solo" dice piegando le gambe e mi stringe ancora di più, mi lascio andare a lui.

🎶





"Chi era lei?" gli chiedo sentendo un senso strano dentro di me, non so spiegarlo. Ridacchia leggermente "Non era una lei" dice dandomi l'ennesimo bacio in testa, spalanco gli occhi non capendo. "Era lui, Dylan Sprouse, il mio fratello gemello" dice con tutta la fatica di questo mondo, aveva un gemello? Perchè ha detto era? Cosa gli è successo? Rimango scioccata non riuscendo a dire niente "Siamo andati in guerra insieme" scoppia a piangere e si alza velocemente, mi alzo anche io e mi avvicino a lui poggiando una mano sulla sua guancia e lo costringo a guardarmi negli occhi, non voglio vederlo così. "Cosa gli è successo, Cole?" gli chiedo mentre le lacrime scendono dai nostri occhi, strizza fortemente gli occhi scuotendo la testa "Io...lui mi ha salvato la vita, mi ha fottutamente salvato la vita. Io non mi meritavo di vivere, lui invece si" non riesce a respirare e piange, piange fortemente, come se stesse morendo, le sue lacrime cadono sulle mie guancie. Lo abbraccio senza dire niente, vorrei risucchiare tutto il dolore che sta provando, vorrei renderlo felice, non so come ci si sente nel perdere il proprio gemello e credo che non riuscirò mai a capire quel legame, ma voglio solo farlo sentire amato. "Ei, guardami" gli ordino mentre mi stacco, mi guarda e vedo quel vuoto, quel buoio, l'essenza di non provare ogni minima emozione, proprio come quando ci siamo conosciuti. "È stata tutta colpa mia, Lili. Per i miei genitori, per Dylan, perfino per te" sussurra con tutto il dolore di questo mondo, solo lui riesce a trasmettermi le sue emozioni attraverso le parole. Scuoto la testa, non è colpa sua, lui non ha fatto niente di male, si colpevolizza inutilmente "Non devi sentirti in colpa, e non ti dirò che ti capisco oppure un semplice mi dispiace, no, io non ti dirò questo" mi guarda con insistenza, i suoi occhi si illuminano di nuovo, ecco gli occhi dei quali ho perso la testa. Deglutisce sorridendo leggermente, incredibile come lui sia cambiato radicalmente in così poche settimane, è completamente un'altra persona, non ci avrei mai creduto, non avrei mai creduto di incontrarlo.
Appoggia delicatamente le sue mani suoi miei fianchi risucchiando i miei occhi come un vortice, respiro pesantamente "Cosa mi dirai?" si avvicina ancora di più fino a far sfiorare i nostri nasi, i nostri respiri si mischiano come aria fredda e calda, formando così un'enorme tempesta dentro di noi. Sorrido sentendo uno zoo dentro la mia pancia, e come se il mio stomaco si fosse ribaltato all'incontrario, appoggio una mano sulla sua guancia accarezzandola dolcemente e avvicino il suo viso al mio ancora di più, ora le nostre labbra si sfiorano. Solo al pensiero che quelle sue labbra erano su di me un giorno fa mi viene da svenire, perchè è questo quello che mi fa lui, svenire e scoppiare al suo sguardo, figuriamoci al suo tocco....
Mi abbraccia di nuovo mentre mi stringe con tutta la forza che ha in corpo, questo è il suo modo per dimostrarmi che darà la vita per me, ormai lo conosco troppo bene.
Nasconde la sua testa nell'incavo del mio collo e poi lo bacia con lentezza "Cosa mi dirai?" ripete mentre continua a baciarmi, come se fossi l'unica ragione di vita che ha, forse lo sono, come lui è la mia. Entrambi sappiamo cosa voglio dirgli, entrambi lo vogliamo ma allo stesso tempo preghiamo di non dirlo, perchè se fosse così, ci distruggeremo a vicenda, si andrebbe direttamente nel purgatorio. "Io...io ti dirò solo che..." dico a bassa voce recuperando il coraggio necessario per dire i miei sentimenti, che ormai vorrei urlare, vorrei urlare tutto quello che provo, vorrei dire al mondo che è mio, solo mio. Mi stacco prendendo il suo viso in mano e una forte velata di vento passa attraverso i nostri corpi, mille brividi mi trascorrono la schiena, ma non per il vento. "Io ti a..." vengo interrotta da una voce bassa e maschile da dietro le mie spalle "Signorina Reinhart?"




***Spazio Autrice***
Heyyy

Esattamente 1000 parole, non mi era mai successo, erano o di più o di meno😂

Ero partita con l'intenzione di fare questo capitolo profondo e triste, ma alla fine ho deciso di farlo un po' più leggero💟

Chi sarà quell'uomo che ha interrotto un momento così importante per la loro storia?

Ci vediamo nel prossimo capitolo!
I love you❤
Bye stars🌌

PERSO DI TE// Sprousehart StoryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora