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Un'opera vecchia che dura da un tot
Non trova un finale come Turandot
Poteri forti, aprono i conti ma chiudono i porti
Rubano i soldi, impossibile opporsi
La gente sorrida coi tagli sui polsi, eh

Pronto soccorso, huh, siamo già morti, ehi
Lottando in un mare di odio, affogati dai nostri rimorsi
Dio non l'ho visto ma ci conosciamo

(Per questo capitolo quando vedete la nota musicale vi consiglio troppo di ascoltare 90MIN di Salmo, fa troppo effetto🔥 Buona lettura FUOCHI🔥🔥🔥)

Lili
"Signorina Reinhart?" mi blocco vedendo David stare davanti a noi confuso con una sigaretta elettronica in mano, oddio no! Chissà cosa avrà visto! E se ora dicesse tutto ai miei genitori! No, no, no! Cole fa un passo avanti e alza un soppracciglio guardando l'uomo che sta davanti a noi "Io...vede e che..." riesco a dire cercando di trovare qualche scusa plausibile, lui sorride e si avvicina. "Oh ma ti prego! Dammi del tu" mette una mano sulla mia spalla sorridendomi, probabilmente non ha visto niente, almeno lo spero. Sorrido nervosamente mentre annuisco "Che ci fai qui fuori?" mi chiede accendendo la sigaretta e portandosela alle labbra, spalanco gli occhi non sapendo cosa rispondere. "Ecco io...non avevo voglia di stare dentro e sono venuta a fargli compania" è la prima scusa che mi passa per la testa mentre indico Cole che non mi era accorta che ci sta guardando in cagnesco. David ridacchia facendo uscire una piccola nuvoletta di fumo dalle sue labbra "Anche a me non piacciono le cene eleganti e serie, preferisco qualcosa di più semplice, non è così?" mi sorride alzando le spalle, annuisco ridacchiando, sembra simpatico.
Si gira verso di Cole e gli porge la mano "Non ci siamo ancora conosciuti noi due" dice tenendo la mano a mezz'aria, Cole lo guarda senza muoversi, cavolo perchè fa così? Cerco di cambiare argomento "Lei da dove viene?" gli chiedo cercando di sorridere, si gira verso di me e sbuffa un'altra nuvola di fumo "Prima di tutto, dammi del tu perfavore e comunque io vengo dalla lontana Boston" sorride ampiamente, lui invece e come se avesse molti bei ricordi di Boston, non come era triste e malinconico il mio Cole. "Beh la distanza è molta, cosa ti ha fatto venire nel Nord Carolina?" è la prima volta che riesco a fare una conversazione con qualcuno che non sia Kj, Camila o Cole. Lui sorride vedendo che gli ho dato del tu "Qualsiasi cosa sia stata non mi ero immaginato minimamente di incontrare un angelo come te" sorride avvicinandosi, abbasso lo sguardo arrossendo leggermente, "Sei bellissima" dice avvicinandosi ancora di più a me, alzo lo sguardo incontrando i suoi occhi azzurri, resto ferma a fissarli, ma sono solo belli, non mi fanno bruciare. Sussurro un timido grazie "Amica, verresti un'attimo ad aiutarmi con alcune cose in giardino?" mi chiede la sua voce, deglutisco girandomi completamente verso di lui che è arrabbiato, infuriato, incazzato, inbestialito, insomma, ha lo sguardo di fuoco. "A dopo allora, angelo" mi dice David davanti a me, gli sorrido e poi mi incammino con Cole "Perchè cazzo lo stavi facendo?" mi urla girandosi verso di me, lo guardo confusa non capendo cosa intende "Cosa?" ridacchia amaramente e poi continua a camminare non degnandomi del suo sguardo, cosa che mi fa morire. "Potevate pure scoparvi davanti a me eh! Con comodo" dice continuando ad avere la voce alta, sbuffo incrociando le braccia sotto il seno. "Perchè sei così geloso?" stavolta ad urlare sono io, ma lui si ferma di scatto prendendo il mio braccio e stringendolo fino a farmi un male cane, faccio una smorfia di dolore.

🎶

"Perchè ti stava scopando con gli occhi, quello non ha buone intenzioni, Pauline" ringhia guardandomi negli occhi, il suo sguardo non è quello del mio Cole, non c'è quel verde che mi ha fatto sempre perdere la testa, ora c'è il fuoco, solo quello. Stringo i denti guardandolo male, come fa a pensare questo? Sento il mio sangue ribollire come il magma di un vulcano attivo, sto scoppiando. Alterno il mio sguardo dalla sua presa a lui continuando a guardarlo male, quasi con odio che non provo veramente, ma questo momento me lo sta facendo odiare. Mi avvicino alla sua faccia sentendo un forte senso di rabbia e fastidio farsi spazio dentro di me in un modo incredibile, vorrei tirargli un pugno su quel bel faccino. "Sembrava come se tu non a avessi mai fatto nulla con me, ti comportavi da troia" sputa acidamente non staccando il suo sguardo dal mio, rimango spiazzata, come cazzo mi ha chiamata? Scanso velocemente il mio braccio dalla sua presa del cazzo, lo guardo nuotando nei suoi occhi pieni di odio. È come se non si stesse pentendo di come mi ha chiamata, è come se volesse ferirmi come io probabilmente ho ferito lui prima, è uno stronzo. Stringo i pugni e anche i denti il più che posso, ma la rabbia non si può controllare sempre, come ora. Il mio pugno parte sulla sua faccia colpendolo dritto lì, si gira di lato mentre gli scende del sangue dallo zigomo sinistro, anche la sua rabbia è incontrollabile "Ma vaffanculo va! Troia la chiami a qualche tua puttana, non a me!" gli urlo in faccia, lui si gira verso di me guardandomi in cagnesco "Qualsiasi fottuta cosa si fosse creata in mezzo a noi due, DIMENTICA" urla dritto nei miei occhi, deglutisco spalancando gli occhi non sapendo cosa dire, sta davvero succedendo tutto questo? Il mio cuore esce dal petto e il mio sangue è diventando puro magma, respiro velocemente mentre guardo i suoi occhi rossi dalla rabbia, alzo un soppraciglio, cosa mi sta succendo? Perchè sono una stronza così? "Grazie" dico allontanandomi velocemente da lui, come un razzo. Che si vada a fottere, devo sbollire da qualche parte, ho bisogno di picchiare qualcuno, ho bisogno di urlare come una pazza, di rompere qualcosa. Mi metto a correre respirando velocemente, corro, corro, e corro. Riesco a fare solo questo, mi sento volare dalla rabbia che mi fa impazzire seriamente, mi ha chiamata troia! Mi ha fottutamente chiamata troia! E io che cinque minuti fa stavo per dirgli quelle due fottute parole! Come una cogliona! Corro sentendo il vento attraversarmi il corpo violentemente, sarei in grado di uccidere qualcuno.
Mi fermo per riprendere fiato, poggio le mani sulle ginocchia e guardo un punto fisso davanti a me, cerco di farmi ritornare il respiro normale, ma è come se fosse impossibile. Ma decido di fare una cosa...alzo lo sguardo verso il cielo, degno le stelle del mio sguardo pieno di rabbia e odio, le guardo ma sembra che non stessero splendendo, sono spente.

È finita.





***Spazio Autrice***
Heyyy...
Oops, cos'è appena successo?🤷‍♀️
RABBIA, ma non odio.

Io non ho niente da aggiungere se non dire che ho provato della vera rabbia scrivendo questo capitolo.
Ora vado a sbollire.

Spero vi sia piaciuto
Ci vediamo nel prossimo capitolo e scopriremo cosa succederà
I LOVE YOU
bYe

PERSO DI TE// Sprousehart StoryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora