15. Sorpresa a Disneyland

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18 settembre

La luce irrompe insistente dalla finestra della mia camera. Apro gli occhi e tiro fuori la gamba sinistra impigliata nel lenzuolo. Accendo il telefono e tolgo la modalità aereo, notando sorpresa che sono le 8.00 di domenica 18 settembre. Di solito ho il sonno pesante e nel weekend mi sveglio molto tardi.

Rispondo ai messaggi di ieri sera e mi imbatto nella chat di Ann, che ha visualizzato e non risposto all'ultimo messaggio. Faccio finta di niente e mi alzo, infilando i piedi infreddoliti nelle ciabatte a bordo del letto. Chissà perchè mi sono svegliata a quest'ora? Effettivamente ieri sera sono andata a letto abbastanza presto perché ero molto stanca per la giornata di surf e appena ho toccato il letto mi sono addormentata.

Senza passare dal bagno, vado in cucina per controllare se la mamma è sveglia. Vedo una donna in vestaglia che con faccia assonnata e occhiaie profonde, gira per il salotto.

"Mamma, tutto ok?" chiedo io, che invece sono piuttosto riposata.
"Sì" sembra svegliarsi dal mondo dei sogni. Non mi sembra molto convinta, quindi le rivolgo un'occhiata accusatorio.

"Davvero, Lily, sono solo stanca... non ho dormito molto" continua con una faccia un po' strana.
"Ma se è domenica?!" dico contrariata.
"Sì, lo so..." continua la mamma misteriosa.
"Mamma, non fai che sbuffare. Cosa succede?"
"È che sono un po' in pensiero..."
"Per cosa?" chiedo io, curiosa e preoccupata allo stesso tempo.
"Problemi al lavoro."
Probabilmente sembro spaventata, perché la mamma si affretta ad aggiungere: "Niente di preoccupante, stai tranquilla." Non so se dovrei preoccuparmi, invece.

"Che ne dici se andiamo a fare colazione fuori?" mi distrae.
Ho proprio voglia di una bella brioches, quindi accetto con gioia.
Indosso una salopette di jeans e una maglia gialla canarino, perché qui in California c'è ancora molto caldo.
Scendo giù di nuovo e vedo la mamma che, truccata e vestita, sta mettendo le ultime cose nella sua borsa.

Dopo qualche minuto a piedi arriviamo in un bar davvero carino che avevo intravisto qualche giorno fa. Ci accomodiamo nei tavolini esterni che si affacciano sul lungomare e prendiamo entrambe un krapfen farcito con la crema.
Non facciamo nemmeno in tempo ad iniziare a parlare che un cameriere spunta davanti a noi con un vassoio in mano. Ci offre le ordinazioni e dice: "Buona colazione, signorine!"

Io e la mamma adoriamo fare colazione fuori. In Arizona ci andavamo ogni domenica, era la nostra tradizione... Solo noi due, senza papà e Justin. Era un momento per parlare di tutto e divertirci insieme. Sono veramente felice di essere qui con lei.

Dopo un quarto d'ora ci alziamo dal piccolo tavolino, paghiamo e ci dirigiamo verso casa. Non so proprio cosa fare: con i compiti sono messa benissimo, Ginger mi ha detto che è via e vedere Andrew, dopo gli ultimi avvenimenti, non mi pare una grande idea...

"Mamma, stavo pensando di andare a vedere se Luna é a casa" spiego, sperando di poter vedere la mia amica.
"NO!" dice la mamma, come se avessi detto di voler bruciare la casa, "cioè... ho bisogno di... una mano per... per le pulizie" continua titubante e per niente convinta.
"Ehm, va bene" rispondo un po' delusa.
Che strano comportamento...

Entro in casa e salgo le scale per andare in camera mia. Appena apro la porta vedo una persona di spalle. Riconoscerei quella giacca di jeans ovunque. Quando sente l'avvicinarsi dei miei passi, si gira e mi regala un sorrisone.

"Oh mio Dio, Justin!"
Non me l'aspettavo per niente. Ecco lo strano comportamento della mamma, lei lo sapeva.
Corro ad abbracciare il mio fratellone, che sta diventando sempre più alto.
"Non te l'aspettavi, é?" dice, sciogliendo l'abbraccio rompi-costole. Poi vedendo che non rispondo, continua: "Sono stato bravo o no?"
"Sì, sì, sì, sì!" e gli salto in braccio come una bambina piccola.

Questa sono io || Lety&EleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora