Negli anni, ci sono stati momenti in cui mi sono posta più volte la stessa domanda: Perché le persone sono così insensibili nei confronti del dolore degli altri?
Non ho mai capito cosa le spinga ad infierire piuttosto che ad ascoltarle.
C'è qualcosa di davvero sbagliato in questo.
Ho assistito più volte a scene simili, persone prese di mira soltanto perché diverse in qualcosa.
Che gusto c'è? Perché queste persone pensano che spingere qualcuno nel baratro sia più gratificante che tendergli la mano e aiutarlo a risalire?
Nel corso del tempo ogni persona matura e raccoglie le proprie esperienze.
Vorrei soffermarmi principalmente su un passaggio: L'adolescenza.
Un periodo che dovrebbe essere magnifico: i primi amori, le prime volte, la prima sigaretta, la prima comitiva, le prime uscite...
Ho detto "dovrebbe" perché c'è anche l'altra faccia della medaglia, quella che rovina tutte queste prime tappe, che le offusca e rende questo periodo di passaggio un vero inferno per qualcuno più di altri, perché se da una parte ci sono le emozioni forti e positive, dall'altra a volte si trova più di un mostro da combattere.
La violenza, gli scherni, i giudizi, la cattiveria gratuita...
Il bullismo è il protagonista di questo capitolo, lettori.
Per definizione, il bullismo è una forma di comportamento sociale di tipo violento e intenzionale, di natura sia fisica che psicologica, ripetuto nel tempo e attuato nei confronti di persone incapaci di difendersi.
I cosiddetti "bersagli".
Il bullismo è uno dei fenomeni più diffusi, non conosce limite o barriere.
Internet ne è pieno, così come le scuole, i posti di lavoro, le strade, è presente in qualsiasi contesto lo si voglia cercare.
L'adolescenza però, quella è la fase in cui il bullismo regna sovrano, sembra quasi che non la si possa affrontare senza andare incontro anche a questo fenomeno.
Le scuole ne sono la culla: tra le varie statistiche che ho confrontato, il bullismo è maggiormente diffuso negli adolescenti della fascia di età compresa tra i 14 e i 16 anni.
La maggior parte dei "bersagli" è vittima di prepotenze verbali, scherni, insulti.
È meno presente, invece, la violenza di natura fisica.
Sono ricorrenti le minacce, verbali, SMS, bigliettini.
Leggo queste statistiche e riesco a pensare solamente a quelle persone che ne sono vittima.
Giudicati, isolati, scherniti, denigrati, feriti, evitati...
Penso alle cattiverie che subiscono, al dolore che provano, all'incapacità di reagire e alla paura di confessare a qualcuno tutto quello che gli sta succedendo.
Poi penso agli altri, a quelli che restano a guardare mentre qualcuno viene trattato di merda, a quelli che ridono, solo perché non sono loro i diretti interessati di quelle attenzioni crudeli.
Penso, e mi chiedo perché.
Se c'è una cosa peggiore dell'essere bullo, è lo stare lì ad assistere e non fare niente.
Guardi il dolore di una persona direttamente dai suoi occhi e te ne freghi, perché sai che non devi provarlo sulla tua pelle, perché sei sicuro che non arriverà il tuo turno, ma non è così.
Prima o poi toccherà anche a te, e in quell'occasione ci saranno gli "spettatori", come te, e guarderanno te, guarderanno il tuo di dolore e non faranno niente, esattamente come hai fatto tu prima di loro.
È una ruota che gira, e allora perché farne parte e lasciare che succeda?
Perché non fermarla?
Perché non ti avvicini alla persona bullizzata, non la prendi per mano e la porti via da quell'orrendo spettacolo che il bullo ha inscenato per l'ennesima volta?
Riesci a immaginare quanto questo piccolo gesto sarebbe in grado di infondere forza alla persona che sta soffrendo?
Potresti cambiare la sua situazione, dargli coraggio per parlare...
Rifletti su questo, lettore.
I bulli ci saranno sempre, questo non potrà cambiare, ma una cosa può: il modo in cui le persone reagiscono al bullismo.
Ascolta, guardati intorno, e se ti capita di assistere ad una scena come sopra descritta, per favore, intervieni e aiuta.
Solo così può cambiare qualcosa, solo così i "bulli" perderanno il loro potere.
Quindi, mio caro lettore "Grida e non aver paura".📌 Sono Eyes Never Lie 🌼 e questo era il mio grido
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È TUTTO 𝐍𝐀𝐒𝐂𝐎𝐒𝐓𝐎 NEGLI OCCHI.
Short StoryHo sentito spesso dire che gli occhi sono lo specchio dell'anima. Se questa espressione rappresenta la realtà, allora chiunque ogni mattina dovrebbe soffermarsi qualche momento in più davanti allo specchio. A volte lo faccio, e quando guardo i miei...